Cap Due. Com'è Piccolo Il Mondo

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Tre anni dopo

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Tre anni dopo

Come ogni giorno la mia sveglia mi ricorda che ho dei lavori da compiere, anche se preferisco stare a dormire per tutto il giorno.

Tipo oggi mi devo vedere con Gaetano, il mio ragazzo.

Torna finalmente dal suo viaggio d'affari e non vedo l'ora di vederlo.

Mi alzo sbadigliando e raggiungo mia madre in cucina, alle prese con il pranzo.

Ha l'abitudine di preparare il pranzo la mattina presto.

Entro di colpo in cucina, facendola sobbalzare.

Lo faccio sempre in realtà.

<Angela qualche giorno sono sicura che morirò per le tue entrate improvvise> dice ridendo e intanto mi concentro a cercare una brioche nel cassetto
<Non succederà! Non ti lascerò andare così facilmente> intanto scarto la brioche e mi siedo di fianco a lei, guardando come con cura pela le patate
<Che impegni hai oggi? > chiede
<Voglio trovare un lavoretto estivo in realtà e poi finalmente, mi vedrò con Gaetano>
<Che bello, sono contenta stia tornando... E comuque, riguardo al lavoro, tuo padre non te lo permetterà! > dice categorica

Ma quale padre?

Ok ora vi spiego.

Ho due mamme e due papà.
Questo vi farà ridere sicuramente, ma da ridere c'è ben poco.

I miei genitori biologici non sono quelli con cui condivido la mia vita ormai da vent'anni, ma sono due carissime persone che mi hanno cresciuta come se fossi la loro figlia.

In realtà mi stanno proteggendo dal mondo cattivo di cui è circondato mio padre biologico.
Mia madre Melina non appena mi ha messo al mondo, ha capito da subito che era pericoloso tenermi con loro, quindi hanno fatto ricerche affinché trovassero una coppia senza figli, di sani principi ovviamente, che mi potessero crescere senza farmi mancare l'affetto

In fatto economico, hanno sempre sostenuto loro le mie spese e aperto un conto corrente personale, dove ne faccio uso ormai dalla maggiore età.

Ma tutto questo lo conservo come uno dei più grandi segreti.

Nessuno sa dei miei veri genitori, altrimenti succederebbe una catastrofe e potrei diventare mangime per cani.

Ogni giorno vivo con la paura che scoprissero di me e che per un'assurda ragione, mi facciano pagare per i peccati di mio padre.
Non sono fifona.
Non ho paura di loro.
Sarei persino capace di sputare sulle loro facce, ma la realtà è che nei loro loschi e luridi affari non voglio entrare in merito

<Angela tutto bene? > chiede mamma Anna

Per distinguerle, le chiamo mamma Anna e Mamma Melina

<Tutto bene tranquilla > cenno un sorriso
<Hai capito cosa ti ho detto? >
<Riguardo al lavoro dici? >
<Esatto, tuo padre Claudio non te lo permetterà >

𝐏𝐢𝐮̀ 𝐈𝐧 𝐀𝐥𝐭𝐨 𝐃𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚 [1 e 2 Volume] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora