𝐏𝐢𝐮̀ 𝐈𝐧 𝐀𝐥𝐭𝐨 𝐃𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚 [1 e 2 Volume]

Cap Otto. Mi Prendo Cura Di Te

Buona sera.
Ad un certo punto troverete dialoghi fatti con una donna siciliana.
Troverete traduzioni per chi non capisce la lingua siciliana. La caratteristica di quel personaggio è che non sa parlare italiano. Conosce solo la lingua siciliana

Ho accordato con Trescore di vederci al mattino.

Sono sicuro che mi aiuterà.
Dopotutto mi deve un favore.

Rimetto la mia scheda nel telefono e dopo vari minuti, ricevo un messaggio lasciato in segreteria perché ovviamente non era raggiungibile.

Ascolto il messaggio di Luciano e subito vado in tilt.

Il bastardo di Poluzzo si è chiuso nella stanza con Angela e sta approfittando di lei.

Prendo le chiavi della macchina e come un matto seguo la posizione che Luciano mi ha inviato.

Fanculo a chi mi vede.

Fanculo tutti.

Tra sgommate e semafori rossi non rispettati, arrivo a destinazione.
Mentre corro verso il capannone orribile, sento mancarmi l'aria.

Spero di essere arrivato in tempo.

<Capo! > dice Luciano e non capisco più un cazzo

Uso tutta la rabbia per fracassare la porta.

<Bastardo! Hai segnato la tua fine > dico e non alla prima, ma alla seconda spallata la porta si piega in due.

Fortuna è un materiale scadente.

Prendo la pistola e la punto su Poluzzo, in piedi davanti a me con le mani in alto e Angela priva di sensi, seminuda sul letto

<Coprila> dico a Luciano e mi concentro sul bastardo

Carico la pistola e la rimetto in direzione della sua testa

<Non ti vergogni maiale? Ha solo vent'anni e te ne stavi abusando come se nulla fosse. I cazzi si tengono nelle mutande lo sai? > dico urlando mentre si sta lacerando il cuore.

Potrei non rispondere delle mie stessi azioni.
Non doveva toccare Angela.

<Mi dispiace... Ho bevuto e ubriacato totalmente quando ho visto una ragazza così bella> prova a giustificarsi mentre nasconde un sorriso Malefico
<Capo non sparate!  > interviene Luciano.

Lui tiene davvero a me.
Sa di che pasta sono fatto, ma quello di stasera non sono io

<Fatti da parte > gli dico urlando
<Tu sei un fottuto traditore > dice Poluzzo rivolgendosi a Luciano per poi sputare a terra

Non ha sospettato minimamente che Luciano é stato sempre dalla mia parte.

Mai da quella di mio padre.