Cap Dieci. Realtà In Faccia

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Durante la notte, Angela si lamentava nel sonno

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Durante la notte, Angela si lamentava nel sonno.
Il suo corpo tremava e le sue mani cercavano sicurezza.
La stringevo a me e sembrava calmarsi a tratti.

Ci vorrà tempo per sottrarre quello che le è successo.

Ed è così che mi sono svegliato.
Intrecciato al suo corpo, con la sua testa conficcata fra il collo e la spalla e cosa più bella, quando ho aperto gli occhi e ho visto la ragazza più bella di questo brutto mondo.

Troppo bella per vivere in un mondo nero.
Troppo bella per meritare così poco.
Merita di essere felice e non sono sicuro di poterla rendere felice, non ora almeno.

Con calma cerco di alzarmi senza disturbarle il suo sonno e dopo esserci riuscito, esco dalla stanza.
Raggiungo la cucina dove c'è Florenza alle prese con la colazione, degna direi, visto che sulla tavola ci sono le mie amate brioche col tuppo.

<Bon jornu Can, vèni a pigghiari u cafè>
(Buongiorno Can vieni a prendere il caffè) mi dice con sorriso
<Buongiorno a te. Prendo del caffè volentieri, ma ascolta, Luciano si è svegliato? >
<Avi già fattu colazione> (Ha già fatto colazione ) dice e mi indica l'esterno.
<Perfetto > dico mentre riempio il mio dannato stomaco con caffè e brioche
<Comu sta a carusa?> (Come sta la ragazza?) chiede, mentre si siede di fianco
<Non sta bene. Non sarà facile per lei ora, ma cercherò di esserle vicino! >
<Comu farai cu to' patri? Cùosa gli dirai du picciuottu?> (Come farai con tuo padre? Cosa gli dirai del picciotto? >
<Avrà sicuramente saputo tutto. Mi sono ingarbugliato con le mie stesse mani >

Solo a parlarci, sento lo stomaco smuoversi.

Non dovevo sparare.
Mi maledico ogni santo minuto

<Can! > dice Luciano rientrando
<Ehi! >
<Vengo con te > dice mentre sistema l'arma del pantalone
<No Luciano! Resta con Angela >
<Ci pensa la Signora Florenza ad Angela. Non ti lascerò solo, potrebbero farti secco in qualsiasi momento >

Ha ragione.

<Anche qui c'è bisogno di te > affermo mentre mi alzo e sfilo una sigaretta dal pacchetto
<Can, a la carusa ci penso iu> (Can alla ragazza ci penso io) dice Florenza, dandomi una pacca sulla spalla

Sospiro e dico a Luciano di andare pure.
Mentre sto per uscire, vedo Angela camminare lentamente verso di me
<Dove vai? > dice nervosamente
<Te lo avevo detto durante la notte. Mi devo vedere con un amico che mi aiuterà a salvare tuo padre >

Luciano comincia ad uscire e rimaniamo io e lei soli

<Mi nascondi qualcosa? > dice puntando gli occhi nei miei
<Capisco la tua non fiducia nei miei confronti, ma ti sto dicendo la verità... Inoltre dopo aver parlato con Trescore, andrò a liberare tuo padre >

È scettica ma nello stesso tempo le brillano gli occhi.

<Come sta mio padre? Gli hanno fatto qualcosa? >
<L'ultima volta era tutto nella norma... Ti prego non farmele alcune domande>

𝐏𝐢𝐮̀ 𝐈𝐧 𝐀𝐥𝐭𝐨 𝐃𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚 [1 e 2 Volume] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora