𝐏𝐢𝐮̀ 𝐈𝐧 𝐀𝐥𝐭𝐨 𝐃𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚 [1 e 2 Volume]

Cap Quindici . Destinazione Tunisia

Mi sono addormentata subito, non appena mi sono messa a letto.

Quando mi sveglio mi rendo conto di essere fra le braccia del mio Can, che mi stringe debolmente visto che sta dormendo.

Improvvisamente mi ricordo che non ho ancora scritto una lettera per i miei genitori e mi alzo subito, cercando di non disturbare il suo sonno.

Dove trovo un foglio e una penna?
Ma cazzo.

Prendo la mia borsa e sbircio all'interno, sperando di trovare qualcosa

<Angela che combini? > dice Can quasi sottovoce, sollevando il capo dal cuscino e guardarmi
<Cerco una penna e un foglio... Scusami se ti ho disturbato> dico dispiaciuta
<Non mi hai svegliato tu... Semplicemente i miei occhi si aprono alle cinque del mattino >

Mi avvicino e mi sorride.
Lo spingo con la mano e lo faccio sdraiare nuovamente, mettendomi su di lui a cavalcioni

<Buongiorno amore > dico poggiando le mie labbra su di lui

<Che vuoi fare bambolina? > dice maliziosamente

Quella parola mi ha fatta rabbrividire.

Cala il silenzio.

<Che ti succede? > dice preoccupato
<Potresti non chiamarmi così? >
<Bambolina dici? Perché no? Chi ti chiamava così? Il tuo ex? > domanda a raffica

Magari fosse stato il mio ex a chiamarmi così.

<No Can> dico nervosamente
<Allora perché? >
<Poluzzo mi chiamava così quella sera > dico chiudendo gli occhi e cacciare dalla mente quelle maledette immagini che si proiettano nella mia mente ogni volta
<Scusa Angela... Non lo sapevo! Non era mia intenzione > dice mortificato mentre mi accarezza il viso
<Lo so Can... > dico tremolante e apro gli occhi

Lui ha la mascella serrata.

Voglio chiedergli di Poluzzo ma ho paura di una sua risposta.

Non voglio pensar Can che abbia la forza di uccidere qualcuno.

Anche se quel qualcuno è un diavolo.

<Ehi! > mi richiama e poso gli occhi su di lui.

Lo guardo e mi convinco che con lui posso stare tranquilla

<Vieni qui > dice e mi tira nelle sue braccia, dandomi un bacio.

Sentiamo un rumore e subito mi alzo, sistemandomi velocemente.

Insomma nell'altra stanza c'è Luciano, non voglio metterlo in imbarazzo

Anche Can si alza e prende un biglietto dall'interno del suo borsello e in più una penna

<Tieni! > mi passa tutto e lo ringrazio.

Scrivo velocemente due parole per spiegare ai miei genitori adottivi che sto bene e di non preoccuparsi per me.