Cap Diciassette. Prendimi Ora

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Prendo Angela per mano e saliamo le scale ripide, che ci portano sul ponte della nave

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Prendo Angela per mano e saliamo le scale ripide, che ci portano sul ponte della nave

Luciano si siede sulla panchina e guarda tutto ciò che ci circonda.

Angela si affaccia per guardare l'Italia allontanarsi piano. Chiude gli occhi e gli riapre di nuovo

<Che pensi? > dico mentre la fisso
<Penso che avevo bisogno di tutto questo > dice con mezzo sorriso
<Poi penso alla realtà e... > aggiunge, fermandosi e togliere subito quel sorriso
<Angela... Abbiamo tante cose da dirci ma non lo faremo in questi giorni... Prendiamo questa cosa, in maniera diversa >
<Che stai dicendo Can?> mi guarda dritto negli occhi
<Dobbiamo parlare invece... Ho bisogno di sapere cosa vi siete detti con tuo padre >
<Non posso Angela... Per qualche giorno possiamo pensare un pó a noi due? > dico prendendo la mano

<Non siamo in vacanza, ma va bene hai ragione. Ho dimenticato di avere vent'anni > sostiene ridendo amaramente
<É un modo per staccare... Davvero sono stremato e anche tu hai bisogno di un pó di svago>

Mi affaccio come lei per ammirare il mare

Angela non ha idea di cosa potrebbe succedere ora.

Stanno continuando a cercare suo padre.

Mio padre vuole consegnare Ekin.

Mi sento così impotente.
Non so che fare.
Ho solo paura di sbagliare.

Ho paura di ferirla.

Come le dirò che non posso proteggere suo padre?

Forse lei è solo troppo giovane per rendersi conto di quanto quell'uomo fosse pericoloso.

Non risparmierebbe nemmeno Ekin, figuriamoci se deve credere a suo padre.

Per il momento, lui è l'unico che è stato avvistato in quel luogo.

Non abbiamo altre prove.

La mia idea è amarci follemente in questi giorni.
Cancellare per un momento il marcio delle nostre vite.

Ma ho una gran paura di farle del male.

Potrei sconvolgerla.

Ma non posso abbandonare mio padre e la mia famiglia.

Don Ubaldo sarebbe capace di fare fuori tutti.

<Can! > mi richiama

Non me ne sono accorto di esser stato inghiottito dai pensieri

<Posso sapere che hai? > chiede con insistenza

Distolgo lo sguardo e mi capita di vedere Luciano, addormentato sulla panca.

<Allora? > continua a dire
<Vieni con me > dico e la porto in un posto riservato.

Non dovrebbe passare nessuno di qui. Spero.

𝐏𝐢𝐮̀ 𝐈𝐧 𝐀𝐥𝐭𝐨 𝐃𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚 [1 e 2 Volume] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora