Capitolo 26

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Pov's Lola.

Sono passate due settimane.

E le acque sono tranquille.

Nel senso che non ci rivolgiamo la parola, neanche per lo stretto necessario.

Io credevo e speravo che più il tempo passava e meno lo amavo.

Mi sbagliavo.. mi sbagliavo talmente tanto.

Lo amo, non ho mai smesso. E mi manca.

Mi manca ridere insieme, e mi mancano le sue braccia che avvolgono i miei fianchi a volte con doppi sensi e a volte semplicemente per il piacere di farlo.

Mi manca dormire con lui, e non svegliarmi con il suo fiato sul collo e la sua presa forte.

Mi manca tutto.

Però evidentemente doveva andare così..

Sento di dover andare in bagno perciò mi incammino con un po' di ansia.
Perché non so se è in casa, come non so se è uscito. Non so praticamente niente di ciò che lo riguarda.

Raggiungo il bagno e faccio ciò che devo fare.

Mi sento un po' 'sporca', anche se solo due giorni fa mi sono lavata.

Decido di farmi una doccia veloce, giusto per togliere questa sensazione.

Mi libero dei miei vestiti, e raccolgo i capelli ancora puliti in una ""coda"" disordinata.

L'acqua calda comincia a scorrermi sul corpo, e piano il nervosismo si allevia.

Dopo passati credo venti minuti mi asciugo ed esco dal bagno.

Entro nella nostra stanza e sento il cellulare squillare.

Non riesco a definirla come mia stanza, perché qui dentro abbiamo passato molte cose.

Rispondo alla chiamata senza controllare chi fosse.

<<Pronto?>>

<<Hey ciao Lola.>>

Spalanco gli occhi non appena riconosco la voce.

<<Oddio, Emma ciao!>>

<<Sorpresa?>> Chiede lei ridacchiando.

<<Molto! Mi fa piacere che mi hai chiamata.>> Ammetto.

<<Menomale, mi chiedevo se potessimo vederci per qualche chiacchiera.>>

<<Certamente, guarda sono appena uscita dalla doccia, un oretta e ci incontriamo.>>

<<Sisi, perfetto. Ti va al parco? Penso sia il luogo più calmo e rilassante qui.>>

<<Ottimo, a dopo>>

La telefonata viene chiusa e sospiro.

Mai mi sarei aspettata che lei mi chiamasse.

Non abbiamo un rapporto forte e solido, ma ci possiamo etichettare come conoscienti.

Anche se non mi dispiacerebbe un amico in più oltre Travis e Cedric.

Sto per sfilarmi di dosso l'asciugamano quando sono costretta a fermarmi, notando una presenza alle mie spalle.

<<Dio mio, da quanto tempo sei lì?>>

<<Da abbastanza.>> Risponde.

La sua presenza mi sta agitando, e stringo con forza l'asciugamano sperando con tutta me stessa che non mi scivoli.

Matrimonio CombinatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora