Capitolo 6 Revisionato

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Pov's Kyle

Più passano gli anni e più sono certo di non riuscire mai a capire il mondo femminile.
Soprattutto Lola, la mia "coinquilina".

Subito dopo la nostra conversazione sono uscito di casa e al mio rientro
Sono l'una e mezza di notte.

Apro la porta e un silenzio tombale mi si presenta subito.
Un tempo vivevo da solo ed ero abituato a questa solitudine, ma sapere di avere un altra persona in casa non mi rende tranquillo.
Spesso sono in ansia, e a volte mi chiedo come dovrei comportarmi. Lei però mi sta rendendo il gioco facile, non prova mai a fare un passo nei miei confronti, dandomi i miei spazzi.
Quasi mai ci ritroviamo a parlare, e magari si starà chiedendo con che tipo di stronzo sta vivendo.

Le luci di casa sono tutte spente, un chiaro segno che lei sia andata a dormire.. meglio così, almeno non vede lo stato pessimo in cui sono ridotto.
Salgo le scale lentamente, e mi dirigo nella nostra camera da letto.
Apro la porta ma ciò che mi si presenta hai miei occhi mi fa sussultare, Lola è sveglia.

<<Cazzo, mi hai spaventato a morte.>> Dico guardandola.

Lei alza lo sguardo su di me per niente sorpresa e poi lo riposa sul suo cellulare, che in questo momento sta tenendo in mano.

<<Non pensavo di essere così brutta da far spaventare le persone.>> alza gli occhi al cielo, senza neanche guardarmi.

<<Brutta no, ma inquietante si. Che ci fai a quest'ora sveglia?>> oso chiederle anche se da come mi comporto con lei, non merito una risposta.

<<Suppongo non sia tu a decidere quando le persone devono andare a dormire.>>

<<E voglio puntualizzare una cosa, si dà il caso che questa è la mia stanza.>>

Vorrei non arrossire ma mi sento un po' imbarazzato per questa gaffa appena fatta.
Sono così dolorante che non ho trovato nemmeno la mia stanza.

Poi alza gli occhi sulla mia figura e un piccolo sussulta la pervade.

<<Cos'hai fatto alla faccia..ti hanno picchiato?>>chiede leggermente agitata, alzandosi dal letto.

<<Sto bene, niente che possa uccidermi.>> Successivamente mi si soffoca il respiro, e deglutisco notando che è incanotta e pantaloncini stretti.

Cazzo.

Non ho mai avuto pensieri sporchi su di lei, spesso non l'ho neanche guardata in faccia.
Ma adesso, vedendola così vicina non capisco più niente.

Si avvicina a me e noto le sue mani, piccolissime, cercare di prendermi il viso per approfondire i miei tagli e gonfiori.

<<Non toccarmi.>> Dico severo.

Spalanca leggermente gli occhi, forse un po' scossa per il mio tono burbero.

<<Posso almeno provare a disinfettarti un po'? Sembri esser messo davvero male..>>

<<Perché dovresti aiutarmi?>> chiedo incuriosito.

Non ho fatto altro che ignorarla, in queste settimane. E ora prova a essere gentile?

<<Si dà il caso che non tutti sono maleducati e stronzi come te.>> mi punzecchia sorridendo un po'.
Mi mordicchio un labbro, esasperato dalla sua sfrontezza. Subito dopo sospiro per il male.

<<Sconfitto e affondato.>> alzo le mani in aria e ridacchia leggermente.

Va in bagno per prendere cotone e disinfettante e poi ritorna da me.

Potrei benissimo disinfettarmi da solo, se solo volessi.
Ma Lola mi incuriosisce, anche se non sembra.
Diamine ho proprio voglia di vedere cosa fa.

<<Dovresti sederti, sei troppo alto per me>> dice sbruffando un po'.

Ed è proprio adesso che non riesco a non pensare che nonostante tutto lei sia stupenda.
È stupenda anche nel suo metro e cinquanta.

Mi siedo su uno sgabello e lei si avvicina maggiormente al mio viso, siamo ancora più vicini di prima e il mio cuore non smette neanche un secondo di battere forte.
Fa cadere un po' di disinfettante sul cotone e subito dopo lo preme sul mio labbro.
Sospiro per il bruciore, ma resisto. Ho passato momenti peggiori di questo.

<<Scusa, deve fare un po' male immagino.>>
<<Non è la prima volta che mi merito un bel pugno in faccia.>> smorzo un po' la situazione imbarazzante creatasi.

<<Fidati, ci credo eccome.>>

<<Vorresti tirarmi anche tu un pugno in faccia, piccoletta?>> sorrido sinceramente.
<<Un po' te lo meriteresti, ma non voglio abbassarmi ai tuoi livelli. Sei già pietoso in questo stato.>> evita di guardarmi negli occhi e adesso preme il cotone accanto al mio occhio.
Sento tutto il viso pesante e sono sicuro domani sarò pieno di lividi.

<<Non mi chiedi come mai sono conciato in questo modo?>>

<<No.>> sputa sinceramente.

<<Sei una tipa stramba, lo sai?>>

<<Sono stramba.. sono una nana.. me ne stai dicendo di ogni in questi giorni.>> ridacchia leggermente.

<<Una cosa la voglio sapere però, come ci sei finito nella mia stanza?>>

<<Puoi anche non credermi ma con il viso in queste condizioni e il buio nelle stanze ho fatto confusione.>>

<<Sai Kyle, esistono alcune cose chiamate.. luci.>> mi prende in giro.
<<Stai insinuando qualcosa per caso?>>

<<Io non insinuo niente tesoro.>> E adesso scoppio in una risata.
Non deve esserle andato giù questo nomignolo.

<<Stasera mi stai prendendo un po' troppo in giro, te lo sto solo lasciando fare.>> la avverto.
<<Te l'ho detto Kyle, non ti renderò il gioco facile.>>

Continua per un po' a disinfettarmi ovunque il viso, e appena finisce butta il cotone sporco di sangue nel cestino.

<<Bene, adesso puoi andare nella tua stanza principe.>>

<<Posso almeno dirti grazie prima di esser cacciato?>>

<<Non mi sembri il tipo che ringrazia.. però sarebbe gentile da parte tua.>>

<<È vero, non sono il tipo che ringrazia. Ma posso farlo in tanti modi.>> ghigno maliziosamente.

E inevitabilmente, vedo del rossore comparire sulle sue guance.
Cazzo.. com'è bella.

<<Buonanotte Kyle.>> mi ammonisce.

E con un sorriso, me ne ritorno nella mia stanza.

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