Makari saltò gli allenamenti per una settimana filata, per il dispiacere di Gomaki e il mal di testa permanente di Senguuji. Da quanto Yukimura e, stranamente, Hakuryuu riuscirono a raccontare, si era beccato una febbre molto alta e non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto senza crollare per terra qualche secondo dopo. L'idea di andare a trovarlo fu proprio di Namikawa, il quale era arrivato quella mattina al campo da calcio con tre o quattro scatole in plastica piene di quello che sembrava zuppa di miso, riso, udon e takoyaki, ancora caldi a giudicare dal vapore e le mani bollenti del ragazzo.
In molti gli chiesero se sua madre avesse cucinato così tanto la sera prima proprio per portare qualcosa al ragazzo, ma lui negò e, fiero di sé stesso, affermò di essere stato lui stesso ad essersi alzato prima per preparare tutto!
-Dubito voi mangiate roba molto sana, in quel dormitorio, perciò mi sono incaricato di prepararvi qualcosa per un paio di giorni!- Esclamò lui vivacemente, con un bel sorriso in faccia, mentre Hakuryuu gli dava una mano a portare il sacchetto pieno zeppo di cibo fatto in casa.
A quanto pare aveva fatto ben più di tre scatole.
-Un giorno possiamo trovarci tutti insieme e provare a fare la shuba shuba, anche per passare il tempo.- Disse Kita, già perso nei propri pensieri e con l'acquolina in bocca. Molti dei presenti annuirono e poi si avviarono in direzione del dormitorio, provando il più possibile a non far cadere nulla.
La stanza di Makari e Yukimura si trovava, fortunatamente, solo al secondo piano, due stanze più a destra di quella di Hakuryuu. Dopo aver fatto un piccolo pit stop (Namikawa, Minamisawa e Hakuryuu nella cucina comune per preparare il vassoio destinato a Makari, tutti gli altri in bagno a fare pipì o semplicemente chiacchierare) entrarono in camera del malato in silenzio, per non disturbarlo.
Makari sembrava addormentato, a primo impatto, però si destò solamente un paio di minuti dopo, come se si fosse reso conto che qualcuno era entrato nella sua stanza. Aveva i capelli tirati indietro con varie mollette e la sua sciarpa era piegata con cura sulla scrivania, dando l'opportunità di far vedere il proprio viso a tutti i presenti.
-Buongiorno bell' addormentato, sono le nove e mezza.- Disse Hakuryuu, mentre Yukimura gli dava una mano a tirarsi a sedere e posare il vassoio con il cibo ancora magicamente bollente sulle sue gambe.
-Ma cosa ci fate qua?- Chiese lui senza voce, tossendo più a più volte mentre sembrava persino avere il fiatone. Gomaki non si era mai sentito così tanto in colpa nella sua misera esistenza. Il ragazzo su cui aveva un'enorme cotta si era beccato la febbre perché lo aveva aspettato al freddo tutta la notte, mentre lui ronfava comodo sotto le coperte.
Si ripromise di parlargli, non appena tutti se ne fossero andati.
-Siamo venuti a trovarti, la tua mancanza si sente, ma gli allenatori rompono perché siamo solo in dieci.- Borbottò Minamisawa, accavallando le gambe mentre se ne stava seduto sulla scrivania. –E, se rompono, dobbiamo allenarci persino più duramente, sai cosa significa? Non poter vedere il mio adorato Norihito dopo scuola, incredibile!- E strinse persino le braccia al petto, offeso come non mai.
Nessuno lo calcolò più di tanto, erano giorni interi che continuava a lamentarsi ed erano ormai tutti desensibilizzati.
-Il tuo Norihito, da come dici tu, non mi sembra tutto questo granché. Se ti ama tanto, perché non è mai venuto a nessun nostro allenamento? Dai, la tizia di Mahoro non si è fatta troppi problemi a farci perfino dei braccialetti!- Gli rispose contro il capitano della Kaiou, posando il piede sulla scrivania su cui era seduto Minamisawa e mostrandogli il braccialetto che portava con così tanto onore sul polso.
-Ohi, lasceresti Yukie fuori dai vostri battibecchi? Grazie.- Li fermò il ragazzo dai capelli rossi, per poi girarsi nuovamente verso Makari per continuare la loro pacata discussione. Namikawa sbuffò solamente e Minamisawa considerò la sua reazione come una vittoria.
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Oasis - Cosa fa la Resistance quando non è in campo?
HumorIn preparazione al loro futuro scontro con la Inazuma Japan nel Galaxy, come hanno vissuto questi undici ragazzi a stretto contatto l'uno con l'altro? La loro quiete sarà distrutta dall'arrivo di quattro allenatori, teste calde esattamente come loro...