Capodanno (parte finale)

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Sentendo il suo cuore battere in modo sconclusionato e veloce, strappò letteralmente la carta, troppo emozionato per contenersi.

Nel momento in cui le sua dita toccarono una scatoletta di velluto, sentì le mani di Louis che gli coprivano gli occhi, mentre con voce tremolante gli diceva

"Chiudi gli occhi per favore, devo fare una cosa".

L'unico rumore che Harry riusciva a sentire era quello dei sospiri che Louis ritmicamente emetteva, come se stesse cercando coraggio per fare qualcosa.

Dopo un paio di secondi sentì un rumore di tessuti che strusciavano tra di loro, Harry presumette che Louis si fosse spostato.

Quando sentì la voce leggera del compagno chiamarlo "Amore" aprì subito gli occhi, spaventato dal fatto di non sentire più la sua mano che prima era appoggiata sopra il suo ginocchio.

Harry ci mise un paio di secondi per mettere a fuoco la stanza, e un altro paio di secondi per capire che Louis non era più seduto davanti a lui; ma bensì in ginocchio sul pavimento, con uno appoggiato per terra e l'altro alzato.

Riuscì a malapena sentire quello che Louis gli disse da quante emozioni stava provando. Riusciva solo sentire il suo cuore rimbombare nelle orecchie.

"Sei riuscito a rubare il mio cuore tanto tempo fa e, per questo, la mia anima appartiene solo a te. Ora saresti pronto a rubare anche il mio cognome sposandomi?"

Harry sapeva quando fosse difficile per il liscio esternare qualsiasi emozione, in questo momento riusciva a vedere quanto si stava sforzando, anche se aveva detto solo un paio di frasi.

Riuscì a vedere una piccola gocciolina di sudore che scendeva dalla tempia vicino all'attaccatura dei capelli lungo il viso.

Louis era più un amante che dimostrava con i piccoli gesti quanto ti amasse, non sempre lo faceva con le parole.

Harry nei primi mesi della loro frequentazione era arrivato addirittura a pensare che non lo amasse abbastanza, e che per lui era più un passatempo; dopo essersi tenuto dentro questi pensieri per un paio di settimane alla fine era esploso, gridandoglielo in faccia nel bel mezzo di una litigata.

Louis rimase scioccato da quella rivelazioni, ma poi dopo averlo calmato gli rivelò che per lui non era semplice esternare i suoi sentimenti, di quanto il divorzio dei genitori da giovane e l'assenza di una figura paterna l'avessero condizionato.

Un secondo

"Mi ha veramente chiesto di sposarlo?" Si chiese Harry

Due secondi

"Non sta scherzando vero?"

Tre secondi

"Cazzo devo rispondergli"

Quattro secondi

"Cazzo sì, certo che ti voglio sposare"

Quella frase fu come una boccata di aria fresca per Louis; se il suo cuore si era bloccato per quattro lunghi secondi, ora batteva più veloce di un cavallo in corsa.

In meno di un secondo Louis si ritrovò le braccia di Harry allacciate dietro al suo collo.

Si abbracciarono per vari minuti, entrambi sul pavimento, l'uno cullato tra le braccia dell'altro.

Dopo che si staccarono Louis disse.

"Questo ovviamente non era il discorso che volevo fare, volevo che fosse qualcosa di speciale e unic-"

Harry non gli diede neanche il tempo di finire la frase che si buttò letteralmente sulle sue labbra, un po' violentemente ma comunque con una dolcezza smisurata.

"Come puoi anche solo pensare che non ti voglio sposare zuccone, sei perfetto per me e questo non lo cambierà una litigata" disse tutto questo ancorando i suoi occhi a quelli blu mare del maggiore.

Per la seconda volta quel giorno Harry vide Louis cercare di trattenere le lacrime.

Nella stanza riecheggiavano ancora i botti fatti dai vicini e dalla finestra risplendeva mille coriandoli colorati in aria.

Guarda caso scoppiarono due fuochi d'artificio.

Uno verde e uno blu.




Raccolta One-shot ~ Larry Stylinson ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora