Caffè

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<3



Era da un po' di tempo che Louis non si ritagliava uno spazio tutto suo per concedersi di fare le cose che più amava, anche quelle più semplici, come godersi una tazza di caffè nel suo bar preferito.

Il fatto che provasse una certa simpatia per una persona in particolare che lavorava come barista proprio lì magari c'entrava con questa sua preferenza.

Oggi era uno di quei giorni in cui i pianeti si erano allineati proprio per concedere un po' di pausa al liscio che, alle prese con il suo primo lavoro, era inondato di responsabilità, quasi come avessero pietà di lui.

Il giorno prima c'era stato un problema con le tubature nella struttura dove lavorava, e il suo capo aveva permesso a lui e a suoi colleghi due giorni di pausa, periodo di tempo che poteva variare a seconda della gravità dei danni.

La prima cosa che fece appena svegliatosi fu prepararsi per uscire, indossando i vestiti che aveva accuratamente selezionato la sera prima tra le miriadi di magliette a riga e bretelle che aveva nell'armadio, alla fine aveva optato per una semplice camicia a quadri marrone e dei jeans blu scuro.

Ci mise esattamente dieci minuti per prepararsi, cosa che non riusciva a fare neanche quando doveva andare a lavorare e ragione per cui doveva mettere la sveglia almeno un'ora prima.

Impiegò altrettanto poco per raggiungere il bar che distava giusto una decina di minuti dal suo appartamento; a metà strada si mise addirittura a correre, non riuscendo a contenere il suo desiderio di vedere quella persona che tanto aveva infestato i suoi pensieri per quel mese che avevano passato lontano

"Hey straniero!"

Sentire quella voce che tanto gli era mancata e vedere quei riccioli disordinati che il proprietario cercava tanto disperatamente di nascondere sotto a una bandana blu gli fece saltare un battito, facendo fermare il cuore nella sua cassa toracica per una manciata di secondi, e il rivedere quei occhi glielo fece battere solamente più velocemente.

Ma prima ancora che il suo cervello potesse decidere di fare un passo verso quella voce, un'altra persona si avvicino frettolosamente e lo abbracciò, giusto per qualche secondo.

"Oh Louis, finalmente sei tornato, non riuscivo più a sopportare le lamentele di quello li" A parlare fu Il ragazzo che con il tempo Louis aveva imparato si chiamasse Liam.

Si fermò un secondo per poi ricominciare a parlare cercando d'imitare la voce di Harry.

"Liam, secondo te verrà oggi?"

"Mi manca la sua voce"

"Secondo te si può rintracciare un numero di telefono attraverso una carta di credito?"

Ormai Liam era un fiume in piena, incurante dell'imbarazzo che stava procurando al collega e amico.

"Per non è parlare di tutte le volte che l'ho beccato imbambolato mentre fissava la porta d'ingresso; fai un favore all'umanità ti prego, non allontanarti mai più da lui."

 "È proprio quella la mia intenzione"

Louis  era quasi tentato d'introdursi di nascosto nel posto dove lavorava per rompere lui stesso le tubature per mantenere quella promessa.



Non c'entra niente ma penso di essermi innamorata di questo tipo di libro; cioè guardate, è mini :')

Non c'entra niente ma penso di essermi innamorata di questo tipo di libro; cioè guardate, è mini :')

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Raccolta One-shot ~ Larry Stylinson ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora