POV's Becky
Avevo passato tutto il giorno a compilare scartoffie, discutere su varie strategie e cercare di convincere il mio capo di poter prendermi cura di Alice finché non fosse diventata maggiorenne, in poche parole diventare il suo tutore. Non ero riuscita a fare molto però se Alice avesse desiderato di rimanere con me, la giuria non avrebbe contestato visto che ormai era completamente sola. Povera cucciola.
Mi sto trascinando verso il vialetto di casa e noto le luce del soggiorno ancora accese. Staranno guardando un film? Ryan è sempre stato un tipo scontroso con gli sconosciuti; con Alice si comportava come se fosse unintrusa nel suo ambiente anche se più che cacciarla, la stava stava studiando. Era uno strano comportamento per lui. Anzi incomprensibile come al suo solito.
Varco lingresso e vado a vedere che cosa stanno guardando alle due di notte. Cosa? Si sono addormentati. Ryan la sta abbracciando?! Il piccolo e scorbutico Ryan sta abbracciando una sconosciuta come se nulla fosse! E guarda come dorme. Da quando i nostri genitori sono morti, 12 anni fa, faceva incubi quasi ogni notte; quando era piccolo veniva a piangere da me ma da quando è cresciuto a sopportato tutto da solo anche se sentivo le grida durante la notte, non avevo il coraggio di andare da lui e vederlo sconvolto come da bambino. Invece adesso sembra un angelo, anche se Alice è il vero angelo qui. Anche lei sorride rilassata abbracciando il mio fratellino come se fossero fidanzati da sempre. Non è che è successo qualcosa mentre ero via? Spero che Alice voglia davvero stare con noi altrimenti finirà in un orfanotrofio.
Mentre li guardo, Ryan socchiude gli occhi ancora assonnato. Osserva Alice avvinghiata a lui e sorride, sorride come se fosse una stella sola in un cielo immenso e oscuro, e poi si accorge di me. "Hey"
"Ciao. Vai a letto"
"Si si" si alza, prende Alice e si dirige verso la sua camera.
"Dove la porti?" chiedo dubbiosa.
"A letto con me...tanto non si stacca" e vedo come Alice si sia trasformata in un piccolo koala.
"Mi raccomando"
,"Aw. Tranquilla. Tanto non ho neanche la forza di fargli qualcosa se volessi. Buona notte". Mi aveva augurato la buona notte! Ryan non laveva mai fatto perché sapeva che non sarebbe mai stata una notte clemente con lui. Ancora sbigottita lo saluto e chiamo immediatamente Phil.
"Non sei ancora a letto?" mi chiede assonnato.
"Adesso vado ma volevo dirti che Ryan mi ha augurato la buona notte"
"Cosaaaaa! Ryan? Sei sicura che non fosse Alice?"
"Stavano dormendo insieme abbracciati sul divano e adesso Ryan è andato a letto con lei attaccata come una cozza allo scoglio. Mi devo preoccupare?"
"Sembrava stanco?"
" Si. Non l'ho mai visto così sereno mentre dormiva come l'ho visto oggi"
"Allora stai tranquilla, dormirà come un ghiro. Ti consiglio di fargli una foto perché non è detto che tu riesca a rivederlo così pacifico ancora. Ci vediamo tra qualche ora"
"Notte" e attacco. Pian piano mi dirigo alla porta della camera di Ryan ed entro dentro. Gli scatto una foto e scappo a gambe levate in camera mia. Tranquillizzandomi, osservo la foto appena fatta: Alice continua ad abbracciare Ryan, stringendolo forte mentre lui la porta ancora più verso di lui e appoggia la sua testa su quella di lei. Non credo che devo temere per l'incolumità di Alice. Che cosa hanno fatto oggi per finire così? Domani mi dovranno delle spiegazioni, anzi tra poche ore. Ahhh, che sonno! Mi butto sulle coperte senza cambiarmi e mi addormento immediatamente.
Vengo svegliata dall'odore di pancakes che arriva dalla cucina. Ryan è un mito ai fornelli ma non ha mai fatto i pancake perché gli ricordavano troppo i nostri genitori. Magari li sta facendo Alice. Andiamo a dare un'occhiata ma prima diamoci una ripulita.
Dopo aver indossato una tuta, vado di sotto a vedere che cosa combinano. Mi fermo sconvolta da quello che vedo: Alice mangia di gusto i pancake mentre Ryan ride alla faccia di goduria estrema di lei.
"Giorno!" esclama Alice risvegliandomi da quella scena che sembra proprio di una famiglia felice.
"Ciao! Dormito bene?" domando e Alice e Ryry si scambiano un sorriso complice.
"Sì" dicono insieme scoppiando poi a ridere.
"Cosa mi state nascondendo?" dico divertita.
"Diciamo che Ryry mi ha stritolata come si fa con un orsacchiotto ma io non sono stata da meno" e scoppiano di nuovo a ridere coinvolgendo anche me.
"Fammi assaggiare" urlo mentre rubo una forchettata dal piatto di Ryan che ride ancora e non se ne accorge ma quando vede che cosa ho fatto si riprende la forchetta e mi minaccia: "Se ci riprovi ti blocco la mano con questa forchetta e lo sai che non scherzo mai con il cibo"
"Uffa. Aly tu me ne daresti un pezzettino?"
"Non so...sono così buoni" e Ryan sorride compiaciuto.
"Voi due siete complici! E va beh. Ora vado a correre un po. Ci vediamo tra poco"
"D'accordo. Cerca di non farti investire" dice Ryry beccandosi una gomitata da Alice.
Sembrano volersi bene. Chissà se Alice accetterà di rimanere con noi. Quando torno glielo chiedo.
Appena entro in casa, dopo un'ora di corsa, vado in cucina per bere almeno tre litri d'acqua. Che sete! Dal soggiorno arrivano risate continue e sento anche quella di Philip.
"Ciao!" saluto tutti e scompiglio i capelli di Phil.
"Ah! Ora sei più alta e ti vendichi di tutte le volte che ti toccavo i capelli. Sei vendicativa"
"Già. Alice puoi venire solo un attimo di là?" e sentendo il suo nome, perde il sorriso all'istante. Come darle torto, l'ultima volta che abbiamo parlato solo io e lei, era una notizia terribile.
"Se vuoi può venire anche Ryan" e si rilassa. Lo prende per mano e mi segue in cucina.
"Iniziamo dicendo che...Come siete diventati così amici voi due? Mi devo preoccupare?"
"No, diciamo che è di ottima compagnia se hai bisogno di essere tirata su di morale" dice Alice facendomi nascere un sorriso.
"Ah, che bello sentire una ragazza a cui piace la presenza di Ryan invece di doverla consolare perché non a lui interessa minimamente" e Ryan mi fulmina.
"Comunque quello che ti devo chiedere oggi centra anche Ryan. Ti piacerebbe stare con noi? Almeno finché non compi diciotto anni"
"Mi farebbe molto piacere" e inizia a piangere. Ryan l'abbraccia e mi guarda intensamente. Mi lancia uno sguardo che dice 'Dovevi parlarne prima con me' ma anche 'Hai fatto bene'.
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Il nostro universo
ChickLitAlice è una normalissima sedicenne italiana che ha vissuto una vita semplice e felice tranne per un piccolo particolare: un giorno si risveglia in un posto sconosciuto e non riesce a ricordare nulla delle due settimane precedenti. Scoprirà di essere...