POV's Alice
Il fratello di Becky ha una forte presenza e, come la sorella, un fisico allenato - anche se lei lo fa per lavoro, forse lui pratica qualche sport particolare...mi ricorda il fisico di mio fratello. Farà kick boxing anche lui? Da quello che ho capito, è poco più grande di me ma non ho scoperto ancora il nome anche se conosco il bellissimo soprannome: Ryry. Ripensandoci, mi scappa un risolino. Sono seduta sullo sgabello mentre osservo come si destreggia Becky ai fornelli e notando la difficoltà constato che non deve cucinare molto spesso. Phil spalanca la porta della cucina che da sul giardino e sorridendo, esclama: "Ciambelle! Oh, ciao Alice! Dormito un po'?"
"Abbastanza. Grazie dell'interessamento, signor White"
"Signor White?! Ora si gonfierà come un gallo!" si lamenta Becky mentre Phil sorride orgoglioso.
"Ahhh. Era da secoli che qualcuno non mi chiamava per cognome. Comunque...dovè finito Ryan? Non l'avete ucciso, vero?". Ecco come si chiama, Ryan, un bel nome.
"No, no. È andato a vestirsi" risponde Becky ridendo. Sicuramente sta pensando a cosa ha detto prima Ryry. E come se si fosse sentito invocare, Ryan appare sulla soglia e si lancia sulle spalle di Phil che sbianca.
"Ryan! Lo sai che non sei più così piccolo" tossisce.
"Uffa! Stai invecchiando e io crescendo. È solo gelosia!" parla come un bambino facendomi ridere. In questo modo però attiro la sua attenzione, mi osserva e torna immediatamente serio.
"Allora bonne appétit!" Phil interrompe il momento imbarazzante e io fisso desiderosa quelle prelibatezze. Mangio felicemente il mio bombolone alla crema sentendomi puntati due occhi di falco. "Per caso lo volevi tu?" chiedo a Ryan senza ricevere risposta. Allora scruto Becky e Phil: saranno anche migliori amici ma secondo me dovrebbero mettersi insieme. "Alice. Dobbiamo dirti alcuni episodi che sono avvenuti durante la tua assenza" mi dice Becky seria come non mai.
"Certo" rispondo pronta al peggio.
"Ryan" si rivolge al fratello che si alza e va verso il corridoio seguito da Phil. Siamo solo io e Becky.
Dopo un respiro inizia: "Sei scomparsa due settimane fa"
"A quanto pare sì, ma non ricordo nulla di ciò che è successo"
"Okay. Ora arriva la parte difficile. Tre giorni fa sono stati ritrovati due corpi identificati come Tommaso Villa e Sofia Rossi" e il mondo si ferma. Becky continua a parlare tuttavia non la sento. Mamma, Tom...NO! Non può essere. Ti prego, fai che sia una bugia.
"Al momento, tuo padre, Gabriele Villa, è scomparso. Secondo te potrebbe essere stato lui?"
"Mio padre è burbero e conosce il peso delle parole ma non potrebbe mai uccidere suo figlio. Su mia madre, non posso confermare però so che non lo farebbe perché non lo vorremmo più vedere"
"Okay. Vieni qui" mi abbraccia e lacrime silenziose mi rigano le guance.
Dopo minuti interminabili, Becky mi lascia e mi informa che deve andare alla centrale e chiama Phil. Quando Phil entra, c'è anche Ryan che non mi guarda e saluta la sorella mentre Phil mi stritola portandomi alla memoria come il mio fratellone mi prendeva e portava in giro per il mondo - il nostro giardino.
Sono appena usciti quando Ryan si posiziona davanti a me e dice: "Guardo un film. Vuoi unirti?"
"No, grazie. Posso andare a riposare?"
"Vai pure in camera mia se vuoi"
"Grazie" mi alzo e mi trascino fino alla porta della stanza. Entro e cado di peso sul letto. Non piango. Non riesco a chiudere occhio. Le persone più importanti della mia vita non ci sono più e ora sono completamente sola.
STAI LEGGENDO
Il nostro universo
ChickLitAlice è una normalissima sedicenne italiana che ha vissuto una vita semplice e felice tranne per un piccolo particolare: un giorno si risveglia in un posto sconosciuto e non riesce a ricordare nulla delle due settimane precedenti. Scoprirà di essere...