POV's Ryan
Alice è scomparsa dietro la porta della mia camera. È là dentro da quasi 3 ore. Non ho la più pallida idea di che cosa dovrei fare. Consolarla? Ma se non la conosco neanche. Vedere se è ancora viva? Si potrebbe fare. Chiederle se vuole da mangiare o qualcosa da bere? Anche. D'accordo. Andiamo! Deciso, apro la porta della mia stanza e osservo il letto: c'è solamente un gruppo di coperte appallottolate. Forse è scappata? Becky mi caverà gli occhi. Sistemo le coperte e la trovo lì, tranquilla che dorme anche se ha le gambe strette al petto. Lentamente, la prendo e la sistemo meglio sul letto ma si aggrappa e mi tira giù. Mi stritola un braccio e respira affannosamente: sta avendo un incubo. Non so cosa fare. Proviamo a staccarla? Ma non si muove. Le accarezzo la testa? Sembra solo infastidita. L'abbraccio? Oh! Questo funziona! Sembra che si sia calmata ma non so per quanto possa durare e soprattutto non mi molla più. Lasciamo perdere e riposiamoci un po'.
Passiamo almeno due ore in questa posizione: io che l'abbraccio e lei che dorme beatamente con la testa appoggiata al mio petto. Mi risveglio prima io ma non ho nessuna intenzione di svegliarla visto che ora sembra dormire veramente. I suoi capelli profumano dello shampoo alla vaniglia che mi avevano regalato Phil e Becky per Natale. Almeno qualcuno lo ha usato.
Ho metà del corpo addormentata quindi vorrei tirarmi su...Dai tanto dorme da ore! Mi alzo ma la trascino con me perché la tengo stretta fra le braccia e anche se protesta non la mollo, anzi le faccio mettere le gambe intorno al mio busto e le braccia al collo e usciamo da quella stanza piena di aria stantia.
"Mhmh.. Tom voglio dormire ancora un po'" chi è Tom?
"Ho freddo. Mi metti una coperta" e socchiude gli occhi. Quando vede che si sta muovendo e non è più nel letto bensì attaccata al mio petto, salta facendomi perdere l'equilibrio e cadere perfettamente sul sedere.
"Ahia! Stai ferma che ti porto sul divano" urlo in maniera burbera.
"Scusa...ma perché?". Già. Perché la sto portando sul mio divano, nel mio regno? Non ho ancora voglia di connettere i due neurone carbonizzati che mi ritrovo quindi sto zitto e lei non replica.
"Vuoi qualcosa?" chiedo indicando la cucina.
"È ancora disponibile l'offerta per un po' di latte?"
"Tazzona o bicchierino?"
"Barile" mi guarda serissima.
"Arriva" e metto la tazza più grande che abbiamo a scaldare nel microonde.
"Possiamo vedere un film?"
"Certo" sono tentato di dare buca a Jake. Le porto il latte e vedo il modo in cui le brillano gli occhi ma solo per un secondo come se fosse passata una cometa.
"Cosa guardiamo? Tra poco dovrebbe arrivare mia sorella e io devo scappare altrimenti mi vengono a prendere con la forza" ridacchio per alleggerire la tensione. Stasera c'è un incontro tuttavia per la prima volta da quando ho iniziato vorrei rimanere a casa. Non a fare granché anzi vorrei solo dormire ancora un po'. Awww.
"Okay. Allora visto che devi andare via scegli pure tu?"
"Non saprei...Ci guardiamo un cartone animato?"
"Qualche proposta?"
"Mmm...che ne dici dei Looney Tunes? Adoro Duffy" dico ripensando a come ridevo da bambino ogni volta che si prendeva un colpo in testa.
"D'accordo. Io preferisco Bugs Bunny. È furbo e frega tutti" dice lei tutta sorridente.
"È vero ma che divertimento c'è? È più divertente quando Duffy se le prende"
"Manesco!" mi guarda con sguardo di sdegno e anche se lo fa per prendermi in giro so che ha ragione. Quanta ne ha! E il bello è che neanche mi conosce.
"Non volevo offerti" mi osserva studiandomi.
"Non mi hai offeso"
"Se lo dici tu. Comunque si vede lontano un miglio che pratichi uno sport di lotta. Cosa fai?". È così facile da capire?
"Kick boxing"
"Ah. Anche mio fratello la faceva"
"Perché ha smesso?" chiedo all'oscuro dell'intera faccenda.
"...È stato ucciso" e mi mordo la lingua. Non sono mai stato un chiacchierone e non mi importava praticamente niente degli altri ma se Becky la faceva stare con noi c'era un motivo preciso e a quanto pare lo trovato.
"Stasera ho un incontro. Vuoi venire?". Sto impazzendo per caso?
"Ci sarà anche Becky?" chiede titubante. Cosa gli rispondo ora? Prendo a pugni gente illegalmente tanto per divertirmi. Ah, no, lo faccio per proteggere quella incosciente di mia sorella che sarebbe stata uccisa già da tempo se non fosse per il nome che mi sono fatto con tanto sudore, ossa rotte e sangue. Secondo te Becky mi guarderebbe ancora in faccia?
"No" rispondo secco.
"Posso stare in un posto sicuro? Non vorrei essere schiacciata"
"Okay. Allora andiamo?"
"E i Looney Tunes?" mi fa gli occhioni.
"Stasera facciamo una maratona" e salta in piedi e si chiude in bagno.
"Che fai?"
"Mi do una ripulita. Andiamo a piedi?"
"No. In moto".
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Il nostro universo
ChickLitAlice è una normalissima sedicenne italiana che ha vissuto una vita semplice e felice tranne per un piccolo particolare: un giorno si risveglia in un posto sconosciuto e non riesce a ricordare nulla delle due settimane precedenti. Scoprirà di essere...