POV's Alex
C'è una cosa che proprio non ho capito. Come ha fatto una ragazzina - non che io sia tanto più grande - a conquistare il mio cuore, quello di Derek e soprattutto di Ryan in meno di un mese? So di essere un chiacchierone e faccio amicizia velocemente però Ryan e Derek sono peggio dei muri, anzi loro mi risponderebbero. Credo che quest'estate farò un viaggio in Italia, magari trovo un bel ragazzone toscano. Basta fantasticare! Devo prepararmi per tre lunghissime ore di matematica. "Che vita triste!" esclamo pensando di essere solo nei corridoi ma improvvisamente compare Camille con indosso la tuta delle cheerleader.
"Fammi indovinare...Hai i corsi pomeridiani di matematica?"
"Già" piagnucolo.
"Aly sta bene?"
"Sì. Quella testa di rapa ieri ha dimenticato di guardare il cellulare"
"Appena torna le farò una bella ramanzina" esclama comportandosi come una professoressa del pleistocene.
"La tartasseremo...deve pentirsi per avermi fatto perdere anni di vita che avrei potuto spendere in modi migliori"
"Ahi! Devo scappare altrimenti mi buttano fuori dalla squadra"
"Ma se sei il vicecapitano!"
"Appunto! Devo mantenere alta la mia reputazione! Ciao!" e scappa in cortile. Beata lei che può godersi questa bellissima giornata solare. Visto che sono un "genio" hanno deciso di aggiungermi dei corsi e indovinate un po'? Sono l'insegnante del corso di recupero di matematica dove ci sono solo galline e stupidi giocatori di football - non voglio essere frainteso, faccio anch'io parte della squadra ma il 90% dei giocatori, è davvero stupido.
A passo lento e sfogliato, mi dirigo davanti all'aula di informatica - Gentilmente offerta dal professor Sapientone per recuperare la sua odiosa materia. Mi fermo, sorrido e spalanco la porta: "'Giorno! Siete pronti a tre infinite ore di matematica?"
"State scherzando? Neanche il nostro tutor vorrebbe essere qui! Che bell'inizio..." sbuffa un ragazzo seduto in prima fila. Sicuramente è arrivato ultimo quindi ha dovuto accontentarsi.
"Zitto, tu! Mettiamo in chiaro alcune cose: nessuna interruzione, ci saranno tre pause per ora e poi le domande solo alla fine. Per vostra fortuna, non ho nessuna intenzione di darvi compiti tuttavia vi obbligo a fare almeno un esercizio per argomento, giusto per vedere se avete capito. Dalle prossime lezioni, mi direte voi l'argomento in dubbio. Oggi per la vostra felicità, facciamo un bel test. Nessun voto ma lo correggo e metto un punteggio così vediamo quanto siete messi male. Vi lascio due ore e per chi ne avesse bisogno, anche tre. Dopo aver fatto il compito potete andare. Dovete compilare più dei tre quarti del test e non provate a mettere risposte a caso perché lo capirò e passerete il resto dei vostri pomeriggi a pulire le aule. Avete capito?" urlo in modo temerario come ho visto fare ai generale verso le piccole reclute. Loro mi guardano male però annuiscono. "Bene! Tu, in prima fila, dimmi il nome poi consegna queste"
"Brian Coulson"
"Perfetto. Ho beccato il meno stupido del corso. Mi sembra un ottimo. Mentre Coulson vi da la verifica, facciamo un giro veloce di nomi per evitare di dire cavolate alla preside" e così comincia il "trenino dei nomi" e scopro che nella nostra scuola ci sono un sacco di cognomi fantastici: Adam Killer - ha un grande futuro davanti a sé -, Sofia Russo - la nemica numero uno degli USA -, Edward Thursday - scommetto che è nato di giovedì -, Rossella Rose - ma che? Pure uno scioglilingua? -, Theresa Dark - futura attrice di Dark Crime -, e così via...gli altri sono ancora più pazzi ma non ci faccio troppo caso. L'importante è avere un nome collegato a una faccia.
Scrivo un messaggio ad Alice per sapere come ha passato la giornata visto che Ryan mi ha avvisato che sarebbero rimasti a casa per oggi. Appoggio il cellulare sulla cattedra, distendo le gambe adagiando i miei piedini - numero 45, ragazzi! - e apro il libro che quella topina mi ha imprestato, Un capitano di quindici anni di Jules Verne, e parto alla lettura. Stranamente, nessuno fiata e dopo un'ora e quarantacinque minuti cominciano a consegnare. Allo scoccare della terza ora rimane solo una ragazza che sta ricontrollando, se non sbaglio - e io non sbaglio mai - è Sofia Russo. "Ecco! Prof!" grida felice per il risultato. "Per caso vuole venire con me a prendere qualcosa da mangiare?" ride mentre continua a darmi del lei.
"No, Russo. Chiamami per cognome e dammi del tu. Buona giornata" ed esco sbattendo la porta. Sono finalmente libero! Halleluja! Salgo in auto e vado a casa di Ryan per mangiare con tutto il gruppo e festeggiare l'arrivo di Alice.
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Il nostro universo
Romanzi rosa / ChickLitAlice è una normalissima sedicenne italiana che ha vissuto una vita semplice e felice tranne per un piccolo particolare: un giorno si risveglia in un posto sconosciuto e non riesce a ricordare nulla delle due settimane precedenti. Scoprirà di essere...