CAPITOLO 21

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POV'S ALICE

Tesoro mio solamente altri dieci minuti di pazienza e poi sarai la benvenuta. Non che tu in questo momento non lo sia, ma per una volta voglia averla vinta io con tuo padre e affinché ciò accada ho bisogno che tu stia dalla mia parte, almeno finché non incrocerai il suo sguardo e ne verrai stregata, io lo so; non può essere altrimenti.

"Alice, tutto bene?" mi domanda Claudio per l'ennesima volta nell'arco delle ultime sei ore destandomi dai miei pensieri.

Oggi è il ventitré di dicembre e dopo un lungo e faticato lavoro di convincimento degno dei migliori maestri di persuasione oggi pomeriggio ero riuscita a trascinare Claudio a comprare i regali di Natale per amici e parenti, per Matteo mi ero portata avanti settimane fa. Ho come la sensazione, però, che nostra figlia sia insofferente al Natale come il papà perché, proprio durante un'intensa sessione di shopping natalizio ha deciso che il tempo per palesarsi in tutto il suo essere era ormai giunto. È stato tutto talmente veloce e improvviso che proprio aldilà della porta c'è ancora Matteo che dorme accoccolato alla nonna o almeno era così sino ad un'ora fa, forse tre. La verità è che ho perso la cognizione del tempo trascorso in questa stanza asettica ma che poco più di un anno fa mi ha regalato una gioia immensa proprio come sta per accadere adesso. Nonostante tutto, però, di una cosa sono sicura, ossia che sono le 23 e 53 minuti e quindi fra pochissimo sarà il 24 dicembre, la vigilia di Natale.

"Sto bene" farfuglio cercando di essere convincente, ma la verità è che provo tanto ma tanto dolore e l'unica cosa che mi fa sopportare tutto questo è la consapevolezza che fra poco Aurora sarà con noi e potrò ammirarla e non solo immaginarla, cosa che ho fatto dal primo istante in cui ho avuto consapevolezza della sua esistenza.

"Alice, tesoro, credo sia arrivato il momento" mi dice l'ostetrica cercando di risultare il più rassicurante possibile, per quanto un'ostetrica lo possa essere in una situazione di questo tipo. Claudio un pò frastornato da ciò che sta accadendo e un pò troppo emozionato ci impiega più tempo del solito a captare i miei pensieri, ma non appena i suoi occhi si incastrano ai miei mi sento in trappola come può esserlo solo la peggiore delle bugiarde.

"Alice non ti permettere!" è il suo avvertimento.

"A fare che?" domando un pò ingenuamente fra una contrazione e l'altra. Ma non ha nemmeno il tempo di ribattere che un Ci siamo richiama entrambi alla realtà.











"Mezzanotte e un minuto" annuncia l'infermiera incaricata di compilare tutti i documenti.

Aurora Conforti è venuta al mondo a mezzanotte e un minuto del 24 dicembre esaudendo le mie preghiere degli ultimi giorni.

"Alla fine ti ha fatto contenta a metà" dice Claudio mentre osserva con attenzione il suo capolavoro al quadrato che riposa tranquilla tra le sue braccia, le labbra socchiuse e la stessa espressione beata di Matteo quando dorme profondamente.

"In realtà io speravo proprio che nascesse la vigilia. Se fosse nata il 25 il suo compleanno sarebbe sempre passato in secondo piano. La vigilia invece è... il giorno perfetto" gli confesso lasciandolo un pò interdetto. A volte anch'io riservo sorprese.

"Senti Claudio" lo richiamo mentre lui continua a passeggiare per la stanza "ma posso tenerla un pò io?" gli domando e sul suo volto si disegna un sorriso tanto tenero da farmi sciogliere il cuore "e mi porti anche Matteo?" aggiungo infine.

Non appena adagia delicatamente fra le mie braccia la nostra bambina non posso che sentirmi felice, stanca ma estremamente felice. Lui, poi, che mi rivolge quello sguardo così innamorato che riserva solo a me e ai nostri figli ed io mi nutro di questo stato di gioia immensa dimenticandomi per un pò di tutto, soprattutto dello sconforto che mi attanaglia le viscere da mesi ormai.

UN CUORE PREZIOSISSIMO [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora