POV'S ALICE
Salgo le scale fuori dall'istituto praticamente con il cuore in gola. Stavolta non ci sono dubbi, il messaggio è indirizzato proprio a me.
"Dottoressa Allevi sarà un piacere rivederla dopo tutto questo tempo e soprattutto conoscere la sua progenie. Per me sarà, senza ombra di dubbio, un'esperienza molto soddisfacente."
Devo avere un'espressione sconvolta perché non appena metto piede dentro mi viene incontro Lara. "Alice, capisco che ti eri abituata a fare la donna di casa, ma addirittura così stravolta per dover trascorrere qualche ora a lavorare mi sembra troppo" dice cercando di ironizzare, ma subito dopo corregge il tiro intuendo che forse la questione è più seria di quanto potesse pensare.
"Alice?! Tutto bene? È successo qualcosa grave?" mi chiede realmente preoccupata, infatti. Io, però, non riesco ad articolare una risposta di senso compiuto; l'unica cosa che riesco a chiederle in poco più che un sussurro è "Claudio?".
Lei mi scruta come a cercare di capire cosa possa mai essermi successo di tanto sconvolgente prima di avvisarmi che in questo momento, il più brillante e temuto dei medici legali, è impegnato in un'importante esercitazione che non finirà prima di due ore e, per quanto urgente possa essere ciò che devo comunicargli, non posso irrompere e portarmi via il docente durante una lezione.
Decido così di chiamare Silvia la quale, convintissima della sua teoria, si era concentrata sul caso che sta seguendo accantonando le ricerche che mi aveva promesso di fare.
"Tranquilla Alice, ti do la mia parola che me ne occuperò personalmente e sarò rapidissima" risponde al mio sospiro di sconforto misto a terrore "Che poi io mi chiedo come tu possa metterti nei guai anche mentre fai la mamma a tempo pieno..." prova a smorzare la tensione, ma la verità è che non riesco ad immaginare perché qualcuno possa avercela con me; sono mesi che non seguo indagini, mesi che oltre a pediatri e farmacie non frequento altri posti. Non ho idea di che cosa io possa aver fatto questa volta per essere nel mirino vendicativo di qualcuno, qualcuno che mi conosce e sa di Matteo, oltretutto.
Dopo la conversazione con Silvia e il suo goffo tentativo di tranquillizzarmi aspetto che Claudio si liberi dedicandomi alla pila di documenti che campeggia sulla mia scrivania, sicuramente regalo di benvenuto da parte della Manes. Saremo anche, in un certo senso, imparentate ma lei continua ad essere il solito capo inflessibile e autoritario e forse io l'ammiro sempre più proprio questo.
Appena vedo tutti gli specializzandi ritornare alle loro scrivanie mi dirigo con passo spedito verso il laboratorio.
"Claudio devo parlati e non posso aspettare stasera, è una questione impor..." mi interrompo non appena noto che non è solo. "Amanda ti presento la dottoressa Alice Allevi, mia moglie" mi introduce alla stangona bionda che gli sta forse fin troppo vicino, la quale di rimando mi tende la mano "dottoressa Amanda Sorrensini, sono la referente del progetto di ricerca che dirige Claudio."
C'è un qualcosa che mi infastidisce particolarmente nel modo in cui pronuncia il suo nome: gelosia, pura gelosia la definirebbe la mia nonnina e ahimè mi tocca concordare. Sono irrimediabilmente gelosa di Claudio.
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UN CUORE PREZIOSISSIMO [IN REVISIONE]
FanfictionCosa è successo dopo quel 18 maggio? Com'è continuata la vita di Alice, Claudio e di tutti gli altri? Proviamo ad immaginare...