POV'S ALICE"Non ce la faccio più! Ma che ha?" mi chiede un Claudio sull'orlo di una crisi di nervi.
Sono le quattro del mattino e da quando siamo arrivati a casa, ormai sette ore fa, Matteo piange ininterrottamente e in modo disperato. Devo ammettere che sto iniziando a preoccuparmi; non aveva mai fatto così prima d'ora.
"Non lo so..." piagnucolo io in tutta risposta "però inizio a preoccuparmi. Se fossero state le coliche sarebbero passate con le gocce, no?!"
"Vieni da papà, su!" dice Claudio ignorandomi e cercando di prendere Matteo in braccio, ma lui non glielo permette; appena Claudio si avvicina inizia a strillare ancora più forte e si stringe a me.
"Sai che c'è?! Vuole te, sta con te. Io torno a dormire, anzi, per meglio dire, vado a chiudere occhio per la prima volta in questa lunga notte. I suoi sono solamente capricci" conclude seccato e forse ancor di più ferito nell'orgoglio e mi lascia in balia di un bambino piangente e inconsolabile.
"Mi sa che papà è un pò geloso" dico io a Matteo e lui in risposta si stringe ancora di più a me, come se solo fosse possibile.
"Oddio che faccia!"
È così che mi saluta Lara non appeno entro in istituto.
"Buongiorno anche a te, Lara" ribatto non mascherando un'ironico fastidio. Non è colpa sua, ma sfido chiunque ad essere simpatica a frizzante dopo una notte senza chiudere occhio.
"Scusa, ma hai una faccia stamattina. Ma ieri Conforti che ti ha fatto?" continua a prendermi in giro ben sapendo che in fondo con me se lo può permettere.
"Dipende a quale Conforti fai riferimento" dico io reggendole il gioco "perché se ti riferisci a Claudio devo ammettere che è impeccabile ultimamente, o quasi. Il problema sono le tendenze narcisistiche che a quanto pare sono parte consistente del patrimonio genetico dei maschi alpha Conforti" aggiungo lasciandomi fuggire un sospiro di frustrazione.
"Oddio, non credevo la situazione fosse così tragica con Matteo. È sempre stato così tranquillo" si lascia sfuggire lei.
"Hai detto bene, è sempre stato tranquillo fino ad ieri sera, momento in cui ha deciso che vuole essere il mio piccolo koala personale. Ha voluto passare tutta la notte solamente in braccio a me e stamattina la situazione non era tanto differente. Ho dovuto aspettare che si addormentasse per uscire da casa" concludo tirandomi indietro i capelli per rendermi almeno un pò presentabile.
"Piuttosto hai visto il mio cellulare? L'altro ieri devo averlo dimenticato qui" chiedo controllando sotto la confusione che governa la mia scrivania. Devo decidermi a mettere in ordine.
"Secondo cassetto della scrivania. L'ho conservato io" mi dice e io in pochi secondi ho già l'aggeggio in mano ma subito mi rendo conto che è completamente morto.
"Hai un caricabatterie?" chiedo e Lara si avvicina alla mia scrivania e mi porge il suo caricatore "Tieni" dice rivolgendomi un sorriso di intesa che io ricambio.
"Ma Alice che fine hai fatto ieri? Ti ho chiamata almeno dieci volte, ma si attaccava sempre la segreteria" mi dice Silvia appena scorge la mia figura alle macchinette intenta ad aspettare il mio caffè.
"Ho capito che oggi salutare non va a nessuno" dico ironica.
"Che vuoi dire?" Mi chiede, per poi pensarci su "Lascia stare" aggiunge enfatizzando ciò che ha appena detto con il movimento delle mani "Piuttosto devo dirti una cosa" mi dice infine con tono molto più serio.
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UN CUORE PREZIOSISSIMO [IN REVISIONE]
FanfictionCosa è successo dopo quel 18 maggio? Com'è continuata la vita di Alice, Claudio e di tutti gli altri? Proviamo ad immaginare...