POV'S ALICE"Ma ben tornata cara cognata" asserisce Lara non appena entro nell'ormai ex-sala specializzandi ed ora a tutti gli effetti il nostro ufficio da dottorandi.
"Vedo che siamo allegri stamattina" rispondo cercando di capire il perché di tanta euforia alle 9 del mattino.
"Tu allegra lo sei sicuramente, io lo sarei di più se tua nipote stanotte mi avesse fatto chiudere occhio".
Sorvolo la sua allusione che riesco a cogliere perché ormai sono anni che ne vengo minata e prontamente cerco di capire cosa possa disturbare il sonno della mia adorata nipotina.
"Ma nulla di grave, si tratta dei dentini. Credo che impazzirò se non chiudo occhio per un'altra notte. Ma veniamo a noi.." e dalla sua espressione mi giocherei la fede nuziale che allude alla decisione mia e di Claudio di prolungare la luna di miele, ed infatti...
"Due settimane in Australia, al congresso non ci avete messo neanche naso e come lo sono venuta a sapere è un segreto, ritornate, non vi fate vedere in istituto e dopo due giorni ripartite per un weekend rigenerante a Verona. Che avete visto di bello oltre la camera da letto?"
"LARAAA, shhh" mimo con l'indice della mano destra di fare silenzio mentre con lo sguardo indico Sandro e Giulia che non troppo distante stanno parlando di un'esercitazione imperdibile che farà oggi Claudio, il quale si è premurato di ricordarlo agli specializzandi con largo anticipo qualche giorno fa tramite un whatsapp soltanto per tenerli sulle spine.
"Suvvia, non ho detto nulla di sconcertante. Allora racconta" dice mentre io la scorto verso l'area relax lontano da occhi indiscreti.
"L'Australia è molto...bella. Si, molto bella" A questa mia affermazione lei alza un sopracciglio e mi fa cenno di continuare "A Verona siamo andati perché Claudio doveva incontrare una persona e ne abbiamo approfittato per visitare la città. Tutto qui."
"Visitare la città. Tutto qui. Quindi avete visitato molto."
"Abbastanza si".
Sono sicura che se non fosse per l'arrivo della Manes continuerebbe il suo sproloquio di insinuazioni, ma tant'è che accenna un saluto cordiale alla direttrice e torna alla sua postazione facendomi ben capire che la nostra conversazione non può ritenersi conclusa.
"Buongiorno professoressa!"
"Buongiorno Alice. Mi ha detto Claudio che non avete fatto in tempo a partecipare al congresso. Mi dispiace, mi avrebbe fatto piacere la relazione che ti avevo chiesto. Sarebbe stato un'ottima pubblicazione per la rivista dell'istituto. Vorrà dire che ci accontenteremo di altri articoli."
"Ecco, vede professoressa, il congresso è iniziato proprio il giorno in cui siamo arrivati e tra una cosa e l'altra non ci è sembrato il caso di partecipare solo in un secondo momento..."
"Tranquilla Alice, nessun problema. Piuttosto vorrei che completassi quel lavoro che ti avevo affidato prima che succedesse... tutto ciò che è successo con Giacomo" conclude sbrigativa non soffermandosi a descrivere quello che per tutti noi è stato un vero incubo "Puoi?"
"Certo che posso. Lo finirò il prima possibile."
"Perfetto. Buona giornata, allora." e così si dilegua con il solito charm che la contraddistingue dal resto del mondo.
"È ora della pausa pranzo, moglie!" È così che Claudio fa il suo ingresso in laboratorio dove Sandro ed io stiamo effettuando delle analisi.
"Ciao Billy, continua tu qui che Alice mi serve." Detto ciò mi trascina letteralmente fuori senza darmi il tempo né di controbattere, né di salutare.
"Forza veloce. Su, su!"
"Ma si può sapere il perché di tutta questa fretta?" chiedo una volta che siamo in auto ancora sconcertata per la scena a cui ho assistito. Claudio mi ha praticamente trascinata di peso fuori dall'istituto perché deve portami in un posto che a detta sua mi lascerà senza parole. Che poi io ancora ignori quale sia il posto a cui allude non lo turba, anzi sembra proprio che la situazione lo stia divertendo. Se non si trattasse di Claudio penserei persino che mi abbia organizzato un pranzo romantico in riva al mare, ma se così fosse dovrei iniziare a preoccuparmi.
"Diciamo che si tratta di una sorpresa. Ma adesso zitta e godiamoci un pò di musica" taglia corto aumentando il volume della radio.
"Eccoci arrivati!" sentenzia lui dopo una manciata di minuti. Io mi guardo intorno cercando di capire.
"Claudio per caso mi hai relegato delle lezioni di guida perché ancora non ti fidi delle mie capacità da guidatrice?" rispondo inebetita davanti ad un'enorme insegna di una scuola guida.
"Sarebbe un'ottima idea per il regalo di natale, ma no sciocchina. Scendi!" scendo dall'auto ancora intontita e non capendo che cosa stia accadendo fin quando lui non mi cinge le spalle e mi conduce verso un cancello bellissimo, entrata principale di un palazzo raffinato. Ad un certo punto mi indica, tra la sfilza di campanelli, la targhetta del primo campanello in alto a destra, il campanello che dovrebbe corrispondere all'attico.
"Famiglia Conforti-Allevi. Claudio che vuol dire?" domando mentre nella mia mente un'idea, tanto magnifica quanto surreale, si fa largo.
"Alice, questa è casa nostra!"
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UN CUORE PREZIOSISSIMO [IN REVISIONE]
FanfictionCosa è successo dopo quel 18 maggio? Com'è continuata la vita di Alice, Claudio e di tutti gli altri? Proviamo ad immaginare...