POV'S ALICE
"L'ho trovata ieri sera nella cassetta della posta" mi informa mentre io leggo quelle parole tanto cariche d'astio e di odio, sentimenti tutti riservati a me.
"Perché non me l'hai data subito?" gli domando alzando lo sguardo dalla lettera "Claudio?!" mi tocca richiamarlo perché sembra proprio non avere intenzione di rispondermi.
"Dopo tantissimo ti ho visto sorridere. Non ho avuto il coraggio di farti vedere questa due ore dopo..." mi confessa prima di alzarsi per andare a recuperare qualcosa dal primo cassetto del mobile dietro la sua scrivania, ma non ho idea cosa. I miei dubbi, però, vengono subito eliminati; si tratta di una richiesta di protezione per me e i miei figli.
"Silvia ed io abbiamo pensato fosse necessario stavolta" dice per poi risedersi alla sua postazione.
"Cioè io sarò sotto controllo costante e tu e quell'altra sciagurata non avete avuto la decenza di dirmi nulla?!" domando retorica e anche un pò, anzi molto, incollerita "Da quanto siete migliori amici voi due?" gli chiedo poi, più per provocazione che per altro. Claudio non ci prova nemmeno a dissimulare il fastidio che prova nei confronti del mio comportamento dell'ultimo periodo e lo concentra tutto nella risposta che mi fornisce senza troppi giri di parole.
"Da quando tu hai deciso di escluderci dalla tua vita" sputa fuori con fin troppa enfasi per poi pentirsene subito tanto che si alza da dove si era da poco accomodato e inizia a camminare avanti e indietro per lo studio.
"È per questo che hai cancellato il volo che avevi fra tre giorni?" gli domando cercando di svincolare le sue recriminazioni.
"Esatto" è la sua risposta secca. Io mi sento molto confusa e frastornata. Tutte queste informazioni insieme mi destabilizzano."Però non mi spiego perché hai acconsentito subito alla proposta appena io ti ho espresso il desiderio di partire con te" gli dico.
"Non aspetto altro" mi dice, ma la sua confessione suscita ancora più dubbi in me e lui deve comprenderlo dal mio sguardo confuso.
"Andiamo dall'altra parte del mondo Alice. Per quanto possa avercela con te dubito ti segua sino a Washington solo per rischiare la prigione" aggiunge poi finalmente sfiorando le mie dita con le sue.
"Promettimi solo che mi aiuterai ad essere la migliore versione di me, quella che non sono più da un pò e ti giuro che io verrò ovunque con te" gli confesso infine.
"Certo che te lo prometto Alice. Farei di tutto per renderti felice, ma sopratutto per saperti al sicuro".
Claudio forse non te lo dimostro più abbastanza, ma ti amo tanto, tantissimo e spero che nonostante in questo istante io non riesca a dirtelo a parole tu lo capisca dal mio sguardo.
Cerco di non pensare che fra qualche ora, dopo che sarà stata presentata e sicuramente accettata la richiesta di protezione, non sarò nemmeno libera di poter fare una passeggiata al parco con i miei figli come adesso, ma in fondo sono solo pochi giorni quelli che mi separano dalla partenza per Washington.
"E quindi tesoro fra poco ve ne andate?" domanda la nonna mentre copre con la copertina la manina di Aurora, manina che lei prontamente ritira fuori per l'ennesima volta.
"Diciamo anche immediatamente" le rispondo mentre mi lascio trascinare verso le altalene da Matteo "Si tesoro andiamo, ma con calma" gli dico ma lui piuttosto mi lascia la mano per accaparrarsi l'altalena rossa evitando che un altro bambino, anche lui intento a trascinare la mamma o forse la babysitter data la giovane età, la raggiunga per primo.
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UN CUORE PREZIOSISSIMO [IN REVISIONE]
FanfictionCosa è successo dopo quel 18 maggio? Com'è continuata la vita di Alice, Claudio e di tutti gli altri? Proviamo ad immaginare...