POV'S ALICE
Mi hanno sempre detto che chi tace acconsente e Claudio non solo ha taciuto ma è anche sparito. Infatti, dopo interminabili minuti di silenzio in cui, con quel suo sguardo di ghiaccio, mi ha scrutato fin dentro l'anima cercando di capire se fossi seria si è rimesso la giacca ed è sparito. Oggi sono esattamente due giorni che non lo vedo. Sta ben attento a tornare a casa per una doccia o anche solo per un cambio quando è sicuro che io non sia nei paraggi e l'unica traccia del suo passaggio è l'inconfondibile scia di Déclaration che io ho sempre amato, ma che ultimamente mi provoca solo lacrime.
Chi tace acconsente e una parte di me sta iniziando a credere che sia così; in fondo non mi ha dato nemmeno un solo motivo per pensare il contrario, anzi il suo comportamento porta a rafforzare quella tesi tanto macabra elaborata dalla mia mente.
Esiste, però, una parte di me che lo conosce bene, quella che lo ama incondizionatamente e che non riesce a convincersi che lui abbia potuto fare una cosa del genere, a me poi. Nella mia testa si fa largo, fra la miriade di dubbi e timori, quella consapevolezza per cui quando Claudio non risponde fondamentalmente è perché la domanda non la merita una risposta; troppo stupida e campata sul nulla.
Io lo spero tanto che sia così.
Alla fine i giorni di mutua me li sono presa davvero, sto veramente molto male e poi vederlo ogni giorno in istituto mi avrebbe solamente sconfortato ancora di più, almeno a casa ho Matteo. Ho anche deciso di non scappare a Sacrofano; non è necessario che mi dia alla macchia, ci pensa già lui ad evitarmi abbastanza per tutti e due.
"Ti vedo triste cognatina" mi dice un Giacomo che, dopo aver passato l'ultimo mese in Brasile, non vedeva l'ora di tornare dai suoi affetti, primi fra tutti Andrea e Matteo. Quest'ultimo, completamente soggiogato dallo zio simpatico, sta in braccio a lui a bearsi di tutte le coccole arretrate.
"Sono semplicemente un pò stanca" dico cercando di non far trapelare troppo, ma lui pare capire comunque perché incomincia il suo sproloquio di rimproveri al fratello mentre continua a riempire di attenzioni il suo nipotino preferito. Matteo dal suo canto è felicissimo e non so se perché gli era mancato davvero tanto lo zio o semplicemente perché da troppi giorni l'unica che gli concede attenzioni sono solo io e lui, egocentrico per natura, ha bisogno di sentirsi il centro dell'universo di chiunque faccia parte della sua, ad oggi breve ma frizzante, vita.
"Giacomo?" richiamo la sua attenzione ad un certo punto.
Non riesco più ad andare avanti con questo grande dubbio che mi toglie il sonno e visto che il diretto interessato ha iniziato lo sciopero del silenzio nei miei confronti io devo pur sempre cercare di capire cosa stia succedendo alla mia vita: cosa sta succedendo a mio marito.
"Posso farti una domanda? Riguarda Claudio" dico.
Lui sembra spiazzato da questa mia richiesta ma subito mi fa cenno di continuare. Prendo il coraggio a due mani e gli faccio la domanda che mi tengo dentro da ormai troppo tempo "Sai dove sta Claudio?" lui mi guarda un pò confuso, così mi sento di dover specificare "Dove sta nel senso dove dorme"
Lui rimane spiazzato dalla mia domanda e per qualche secondo cerca di elaborare ciò che gli ho appena chiesto, un pò perché non immaginava che la situazione fosse tanto critica fra noi e un pò perché non sa se essere sincero con me o cercare un modo per tutelare il fratello. Io, però, intuendo gli evito l'imbarazzo di rispondere "Non ti preoccupare, ho capito! Chiedevo solamente" e un sorriso triste e malinconico mi si dipinge sulle labbra.
"Alice?" mi richiama lui, appena fuori dal locale "Mi dispiace!" e non ho bisogno di chiedergli il perché, lo so già da me, devo solamente accettarlo. Io in tutta risposta gli stampo un bacio sulla guancia prima di afferrare il passeggino e dirigermi verso quella che non so nemmeno più se sia corretto definire casa nostra.
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UN CUORE PREZIOSISSIMO [IN REVISIONE]
FanfictionCosa è successo dopo quel 18 maggio? Com'è continuata la vita di Alice, Claudio e di tutti gli altri? Proviamo ad immaginare...