Roma, 16 Agosto 2000
Sono le otto del mattino. La finestrella proietta sul pavimento un quadrato di debole luce bianca. Luca, seduto su una scomoda sedia di plastica, ha appena appoggiato la testa su un lettino e ha chiuso gli occhi per il sonno. La porta della stanza si spalanca con un colpo secco. L'agente Pinchelli lo risveglia bruscamente.
I due non si sopportano dal primo giorno in cui si sono conosciuti in ospedale, da quel primo abbozzato interrogatorio. Il poliziotto vede in Luca un pervertito, un deviato, un criminale. Luca non sopporta che quell'individuo ottuso e insensibile debba disturbare il sonno di Eddie con le sue recriminazioni e i suoi sospetti.
Adesso sembra davvero che il ragazzo stia dormendo. Solo che ha gli occhi chiusi da più di un mese. Il suo corpo recupera in fretta. Le operazioni sono andate a buon fine, così come i trapianti. Quasi tutte le ossa sono sulla buona strada per saldarsi, tranne quelle della gamba sinistra, che ancora danno qualche problema.
Ma Edoardo non riesce a riemergere. I medici ora assicurano che ci sono buone possibilità, dato che il ragazzo non manca di muovere le dita della mano e di socchiudere la bocca, a volte. Eppure finché non si sarà risvegliato non ci saranno certezze della sua sopravvivenza.
"È ridicolo che lo lascino stare qui", attacca Pinchelli rivolto all'ispettrice Randi, che lo segue subito nella stanza.
La donna gli rivolge un'occhiataccia e si avvicina a Luca. "Abbiamo bisogno di farle qualche altra domanda", afferma tranquilla, sedendosi accanto al letto di Eddie.
"Certo", annuisce Luca obbediente, gli occhi segnaati da profonde occhiaie.
Non dorme bene la notte. Non è riuscito a trovare una casa, anche perché i pochi soldi che aveva, quelli che Eddie aveva messo da parte, li ha consegnati alla polizia.
E per fortuna non li ha usati! In quel modo si è risparmiato l'accusa più grave, quella di sfruttamento della prostituzione.
Solo che non a ha potuto pagarsi un alloggio. D'altronde è rimasto per quasi tutto il tempo a dormire in ospedale, aiutato da qualche infermiera che gli ha concesso uno strappo alla regola sugli orari dei visitatori. Quando non ci è riuscito ha dormito in corridoio o in macchina nel parcheggio dell'edificio. Solo da una settimana circa gli hanno assegnato un letto, in modo che gli agenti potessero piantonare la stanza.
"Lo avete trovato?", chiede Luca, prima che la Randi possa iniziare.
Quella scuote la testa. "No, sono scomparsi. Ma gli altri stanno bene"
Luca fissa lo sguardo a terra. Il senso di colpa si fa sempre più opprimente. Circa una settimana prima ha avuto luogo il blitz: l'Antimafia ha fatto irruzione nella villa e nel capannone durante un'operazione combinata. Per non mettere in pericolo i gigolò e le prostitute si è scelto di portarli via quando Sam e Rodolfo non c'erano. È stata una mossa intelligente, ma in questo modo due criminali sono riusciti a fuggire con i loro uomini. Sono state arrestati solo tre scagnozzi.
Ma non era stata questa la grande pecca di quella strategia: alcuni dei ragazzi erano nelle case dei clienti, al momento del blitz. I poliziotti avevano cercato di rintracciarli prima che lo facesse Sam, che li avrebbe portati con sé nella fuga o più probabilmente eliminati nel tentativo di cancellare le prove.
Non si trovava il ragazzino, Giacomo, l'amico di Edoardo. Per tre giorni Luca ha vissuto uno stato di angoscia amplificato. Tuttavia anche il quindicenne alla fine era stato lasciato andar via dal cliente, stufo di aspettare che la banda se lo venisse a riprendere.
A poco a poco sono stati ritrovati e messi in salvo tutti i ragazzi. Eccetto uno, a quanto testimoniano gli uomini usciti dal giro: il più vecchio, Federico, è scomparso. Una volta identificato il cliente che avrebbe dovuto visitare quella notte, gli inquirenti lo hanno interrogato per scoprire che l'uomo era stato portato via alcuni giorni prima.
Alcuni suppongono che sia fuggito con Sam, dal momento che gli era fedele, ma Luca, che davvero non capisce come si potesse essere affezionati e desiderare di scappare con quel criminale, pensa che debba essere morto. E la colpa è sua.
L'ispettrice lo ha consolato cercando di convincerlo che sarebbero morti tutti a breve, se non ci fosse stato lui. E quegli uomini sono stati in grado di dare agli ispettori informazioni molto più precise riguardo all'organizzazione criminale che li ha sfruttati per anni. E allora perché adesso Randi vuole di nuovo interrogare Luca?
"Vede, si tratta della sua posizione. Lei era a conoscenza dell'organizzazione, sapeva che il suo... che Edoardo veniva costretto a prostituirsi, eppure non ha denunciato per mesi e anzi ha continuato a frequentarlo come cliente e a pagarlo."
Luca la guarda senza capire dove voglia andare a parare, sebbene non si aspetti nulla di buono. "Quello che voglio dire è", spiega lei spazientita, "è che se Edoardo non potrà confermare il suo consenso, lei ha confessato di aver consapevolmente avuto rapporti sessuali con una persona che veniva costretta."
Luca rimane a bocca aperta. Perché, dopo tutto quello che ha fatto, continuano a non fidarsi di lui?
"E poi, lei stesso non nega di aver procurato clienti a Edoardo. Questo si chiama favoreggiamento, e non conta che il ragazzo fosse consenziente"
Luca scuote la testa. "D'accordo, ma deve pur contare qualcosa il fatto che stavo cercando di aiutarlo a scappare. E poi, lui i clienti li avrebbe trovati comunque, io lo aiutavo solo a tenere per sé i soldi"
"Soldi che però trattenevi tu", rimarca Pinchelli.
"Non erano miei quei soldi, e infatti non li ho usati. Potete chiederlo a Eddie, quando si sveglia", ribatte Luca, seccato.
"E se non dovesse svegliarsi?", insinua Pinchelli. "Tu saresti sicuramente incriminato. E noi avremmo lasciato un criminale a piede libero", termina rivolgendosi all'ispettrice Randi.
"Credi davvero che scapperà? Ha parlato spontaneamente, è venuto qui da solo rispondendo al nostro appello, è qui da un mese e non si è mai allontanato..."
Ma Luca non la sta a sentire. Guarda il volto di Eddie con insistenza. Non può non svegliarsi. Non è possibile. Non dopo tutto quello che i medici hanno fatto per salvarlo. Non ora che potrebbe essere finalmente libero e felice.
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Storia di un amore squallido
RomanceContenuti violenti e sessualmente espliciti Roma, 1999 Luca è un uomo triste. Fa l'operaio e vive in un monolocale in periferia da solo, determinato a nascondere a tutti la propria omosessualità, spaventato dai pregiudizi delle persone. La sua unic...