Capitolo 24~

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<A: dai svegliati cogliona> mi tira un cuscino in faccia tanto per essere accurato e delicato.
<V: non potevi darmi buongiorno migliore>
<A: oh buongiorno amore mio della mia vita ,stellina e bocciolo bellissimo> ironizza e mi salta addosso cominciando a mordicchiarmi.
<V: ahia ma sei idiota>
<A: che hai sognato sta volta?>
<V: in realtà..niente, cioè non ricordo>
<A: ah allora sei stronza di natura>
<V: si come te tesoro > gli do una pacca sulla spalla per poi alzarmi delicatamente dal letto come una specie di lottatore giapponese.

<V: cazzo mi sono dimenticata di Mary>
<A: che cosa?>
<V: dovevo..vederla ieri, mio Dio sarà incazzata nera> ritorno velocemente in camera e afferro dei vestiti per poi correre in bagno e prepararmi più presto possibile.

<V: torno fra poco, dì a mamma che sono da Mary e ..basta, a dopo> gli do un veloce bacio a stampo e velocizzo il passo non appena uscita da casa.

<V: ciao..Mary è in casa?>
<F: si ..cioè è uscita da poco ha detto che doveva andare da una certa Veronica>
<V: bene ..sono io Veronica, ci vediamo>

<V: che due palle e ora dov'è>
<V: Mary! Eccoti qua>
<M: Veronica..>
<V: mi dispiace,davvero tantissimo per ieri, non so come farmi perdonare io->
<M: non c'è bisogno che cominci a fare la ramanzina..tranquilla..V io penso di finirla qua, è una pagliacciata >
<V: che..che vuol dire?>
<M: insomma,non siamo più come prima, io ho trovato dei nuovi amici che..mi vogliono bene e stanno con me,ma lo capisco hai un ragazzo. Ci hai abbandonati da quando lui è arrivato..
Mi dispiace ma doveva andare a finire così, nulla è per sempre.
Ti volevo comunque ringraziare per tutto..sei stata una vera amica, ma non riesco più a vivere con questo peso>
<V: ..io..mi dispiace Mary..> sussurro mentre una lacrima scende per la mia guancia.
<M: non devi essere dispiaciuta, è meglio per entrambe ok? Abbi cura di te, ti ho voluto veramente bene > mi abbraccia per poi allontanarsi sempre di più da me, lasciandomi..pietrificata.
Ma la cosa che mi ha ferito di più è la tranquillità con cui mi ha riferito quelle parole, lasciandosi alle spalle tutti gli anni passati insieme.
Ritorno a casa, fissando per tutto il tragitto un punto preciso, non perchè ci fosse qualcosa, ma non lo so nemmeno io sono troppo pensierosa per accorgermene.

Entro in casa molto silenziosa ancora scioccata per quello che ho appena sentito, poi senza nemmeno rendermene conto mi siedo sulla sedia e fisso per circa 5 minuti un punto non ben definito.

<A: cazzo> salta in aria non appena mi vede.
<A: mi fai prendere gli infarti così..>
<A: ...Ronnie?>
<A: Veronica?> mi passa una mano davanti agli occhi ma il mio corpo in questo momento non riesce a rispondere, sono letteralmente pietrificata e quelle parole mi rimbombano nella testa come se nessun altro suono fosse presente.
<A: oh, piccola che hai?>
<V:..nulla>
<A: che stronzata è questa, stai fissando il vuoto da dieci minuti pietrificata e muta, non reagisci a nulla e mi vieni a dire che non hai nulla?  Interessante>
<V: e che cazzo Aidan, se ti dico che non ho nulla! Sei veramente l'ultima persona in questo mondo con cui ne parlerei, ok?!> sputo fuori acida e nervosa come non mai, come se mi avessero trafficato un coltello al cuore, così mi svuoto scacciando anche "qualche" goccia dagli occhi.

Da quelle parole resta immobile a fissarmi piangere, deluso e probabilmente impietrito.

Mi abbraccia.

<V: togliti, spostati, vai via> comincio a dargli dei pugnetti sulla schiena cercando di scollarlo, ma lui oppone forza e non ha intenzione di muoversi.
Così mi lascio andare, ancora piangendo dolore, tanto dolore, cerco di non singhiozzare ma è più forte di me.

Restiamo abbracciati. Ormai da più di 15 minuti. In silenzio, o almeno lui.

<A: non me ne vado.>
<V: lei mi ha abbandonata, mi abbandonano tutti>
<V: e ha pure ragione, la cosa che mi fa più male è la tranquillità con cui se ne è andata, che io sia quella sbagliata>
<V: è doloroso quando una persona si lascia tanti anni alle spalle e come se nulla fosse li usa contro te per distruggerti il cuore>
<V: sono un disastro. Un totale disastro. Vorrei solo poter rimediare, ma è tardi, forse è meglio per tutte e due come ha detto lei>
<A: ti ascolto>

Mi lascia stupita. Perchè ne avevo veramente bisogno, lui sa tutto di me, sa come calmarmi, come ascoltarmi, come consolarmi, come trattarmi, come farmi ridere, come farmi incazzare, sopratutto.

A volte un semplice "ti ascolto" vale più di mille parole, quelle parole quando sei distrutta non servono a nulla perchè non riusciranno a farti sentire meglio, ma sentirsi ascoltata è la sensazione migliore quando si sta male.

<V: io chiedo solo di stare con te per sempre. Chiedo davvero così tanto?>
<V: sono distrutta >
<A:  se potessi ti sposerei in questo momento, ma la vita è ingiusta, perciò mandala a fanculo e invece di lamentarti sta al suo gioco>
<A: mi hai capito?> mi prende le mani, lì in quel momento i nostri occhi si incontrano e solo là noto che anche lui soffre, soffre eccome, ha gli occhi lucidi 👁👄👁

<V: si..>

*intanto la madre era dietro la colonna e avevo sentito tipo tutto il discorso ma facciamo finta di nulla del resto come fa lei👁👄👁. Però resta intenerita hihi, sorride dai ye, okey basta*

<A: probabilmente tua madre non si è accorta che l'abbiamo vista> sussurra facendomi ridere.
<V: è stata qui davvero tutto il tempo? Cavolo>
<A: oop>
<V: ascolta tutto>

<V: quando vai?> dico dopo infiniti minuti di silenzio.
<A: domani> liquida mentre gioca con le sue dita disteso sul letto.
<V: ho paura> mi distendo vicino a lui.
<A: anche io>

Subito dopo mi prende la mano, senza guardarmi, senza parlare, quando in realtà sta dicendo molto.
<V: ti amo>
Non ricevo risposta.

Aidan pov

"sei veramente l'ultima persona con cui ne parlerei"
È l'unica frase che rimbomba nella mia testa da ormai 2 ore.
Perchè la mia Ronnie.
Perchè avrebbe dovuto dire una cosa del genere.

A volte penso di non essere abbastanza per lei, so di poter fare di più, ma quel qualcosa che mi blocca...

Poi sento un "ti amo" uscire dalla sua bocca.
Non so cosa dire, gli unici terribili pensieri che mi rimangono in testa sono "e se stesse mentendo?" "se non mi ama veramente" "se si sente sola e basta?" "se sono una seconda scelta?"

Provo a scacciarli per la testa per quanto possa, perchè so anche io che non dovrei pensare queste cose, ma è più forte di me.

Così resto in silenzio.

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