Capitolo 56~

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"Sono incinta" magari fosse così facile da dire, eppure resto a fissare nervosamente il pavimento per 10 minuti.
<A: mi prendi in giro? ahahah>
<V: io- non so come dirtelo>
<A: dillo e bastaaa>
Mi faccio prendere dal panico come sempre e COME SEMPRE mi metto a piangere dal nervoso sbuffando.
<A: no scusa ..non volevo..>
<A: amore scusa>
<V: non riesco a dirtelo..> cerco di non mantenere un contatto visivo, altrimenti non potrei proprio farcela nemmeno a pronunciare una parola.
<A: con calma, tranquilla, lo sai che mi puoi dire tutto>
<A: aspetto qui, non mi muovo, quando sei pronta mi dici> si appoggia al divano guardandosi intorno mentre nella mia testa penso a tutto il discorso da fare.
Così piuttosto di dirglielo decido di farglielo capire in altri modi, come con il test.
<V: aspetta> mi alzo e vado in bagno, cerco dappertutto e dopo un po' riesco a trovarlo.
<A: mh>

Lo tiro fuori passandoglielo, lo afferra prima con una e poi con due mani, cercando di capire con la fronte arricciata.
Dopo aver capito, finalmente, spalanca gli occhi e resta così, impalato, mentre io sto in piedi davanti a lui con le gambe tremolanti e qualche lacrima ogni tanto che esce dagli occhi rossi e stanchi.
<A: Veronica...sei..>
<A: non è uno scherzo?..vero?>
<V: non ti prendo per il culo>
Silenzio.
<A: cazzo > sussurra.
Là mi si spezza il cuore, così mi giro e ricomincio a piangere.
Però come non mi aspettavo mi sorride, si alza e mi abbraccia, forte, mentre le nostre lacrime, alcune di gioia e altre di preoccupazione si mischiano insieme.
<A: amore sono così felice> mi prende il viso tra le mani per poi poggiarmi un bacio sulla fronte.
<V: come facciamo>
<A: come abbiamo sempre fatto>
<A: ti amo, tanto Veronica >
<V: anche io...>
<A: non vuoi...giusto?>
<V: no..Aidan, credo che costruire una famiglia con te sia la cosa che desidero di più, di certo non mi aspettavo così presto ma..>
<V: la prossima volta ricorda il preservativo>
<A: giusto > ride, (cazzo ridi ao)
<A: avevi paura di dirmi questo?>
<V:si..>
<A: ma noo, mica ti mangio,non è colpa tua, inoltre è una cosa bellissima>
<V: si ma come faccio? Ora come lo diciamo a tutti?>
<A: chi lo sa?>
<V:poche persone, mia madre non lo sa, i tuoi nemmeno, non credo la prenderanno molto bene>
<A: chi se ne frega, a me basta che tu sia felice > gli sorrido per poi appoggiare la mia fronte sulla sua.
<A: passeremo anche questa>

Insieme.

A few days later

<V: sono in ansia, molto in ansia>
<A: non dirlo a me>
<V: ma quando arrivano?> mi giro verso l'orologio che segna le 16:30 precise, quando dovevano essere qui esattamente 10 minuti fa.
Suona il campanello.
Mi salta il cuore in gola.
<V: v-vado io>
<A: vai>

<E: Veronicaa> mi abbraccia fortissimo, in questo momento ho ancora più ansia di prima, sembra facile parlare con la propria madre, ma non lo è per niente quando le devi dire una cosa importante come questa.
A volte non riesci a parlare anche con la persona di cui ti fidi di più.

<E: Aidan! Ciao!> abbraccia anche lui, che intanto mi guarda piuttosto preoccupato ma comunque con il sorriso attaccato in faccia.
<E: allora..come va?>
<V: c'è una cosa importante che abbiamo da dirti>
<E: sono appena arrivata e già parliamo di cose importanti?>
<V: mamma sono ..seria>
<E: oh..okey> si siede sul divano aspettando che parli.
<A: ehm..>
<V: mamma..>
<E: cosa c'è che non va Veronica?>
<V: no..non c'è nulla che non va, forse>
<E: sei sicura?>
<V: io...>
<V: sono incinta..> sussurro abbassando lo sguardo.
<E: tu sei cosa?>
<V: eh già>
<E: no non ho proprio capito che hai detto ho sentito "shsnnshdan">
<V: sono incinta!>
<E: ...cosa!?> spalanca letteralmente gli occhi alzandosi dal divano, sposta lo sguardo su Aidan che per sdrammatizzare sorride nervosamente.
<E: tu sei incinta Veronica? Tu?>
<E: siete proprio irresistibili>
<V: eh..>
<E: vieni qui> spalanca le braccia e dopo un minuto di esitazione la abbraccio, ringrazio Dio che l'abbia presa così.
<E: non sono arrabbiata..è solo..una notizia pesante da sentire >
<V: si lo capisco..>
<E: ma sei forte ce la farai no?>
<V: si..certo>
<E: poi guarda chi hai al tuo fianco>
<A: beh modestamente >
<E: dai Veronica, sono felice per te, felicissima>
<A: ora manca solo dirlo ai miei, la vedo difficile>
<E: devono venire oggi?>
<A: già>
<E: oh..beh avete fatto bene a dirlo prima a me>
<A: si lo so appunto>
<V: come faccio a dirlo, mi prendono a morsi>
<A: ma vaaaa V tranquilla non farti sempre prendere dal panico, stai tranquilla >
<V: si, ci volevano separare, pensa solo se dico che mi hai messo incinta Aidan>
<A: beh anche te hai ragione>
<E: detta così ha più effetto>
<V: lol non parliamo di questo per piacere >
<A: eheh esatto grazie>
<E: beh c'è da parlarne in teoria, sei andata da un ginecologo per dire questa cosa o ti sei fidata di un test?>
<A: cazz è vero dove sei andata?>
<A: ops scus->
<E: ahahah onesto>
<V: si sono andata da un ginecologo con Mary>
<A: Veronica ma perchè non mi dici nullaaaaaaa>
<V: scusaaa(?)>
<E: okey quindi è confermato.>
<V: si>
<V: uh mannaggia> salto in aria sentendo il citofono suonare.

<V: vai tu ti prego Aidan ti prego>
<A: calma calma va bene >
<V:non mi resta che prendere il volo >
<A: Veronica zitta e calma>
<A: ciao>
<L: Aidan..cosa c'è di importante >
<R: ehy!>
<L: oh ci siete anche voi ciao> si siede sul divano con la sua borsa nera poggiata sulle gambe.
<A: abbiamo una cosa da dirvi>
<R: mh..>
<V: dillo tu> sussurro al suo orecchio.
<A: come io?>
<V: non lo so si incavolano se lo dico io>
<A: cosa dico? sono incinto?>
<V: no->
<L: quindi?!>
<A: Veronica è incinta> si gira di scatto interrompendo il silenzio, in questo momento c'è mia madre che sorride, Aidan che guarda sua madre, sua madre che guarda lui, e il padre che guarda me.
<A: yee(?)>
<L: cosa?!>
<V: eh..>
<L: devo prenotare io per l'operazione?>
<E: scusi ma come si permette?>
<L: mio figlio dovrebbe diventare padre a 18 anni?>
<A: chi ti ha detto che non voglia esserlo?>
<L: ma ti prego non sei pronto e nemmeno lei lo è>
<V:non ucciderò il mio bambino nemmeno se mi paga>
<L: non ucciderai nessuno, ancora si deve formare>
<V:non mi interessa, non ci penso nemmeno>
<L: e come dovremmo fare con le spese?>
<A: andrò a lavorare>
<L: a lavorare? Con che laurea? Eh?>
<E: noi siamo responsabili di un intera fabbrica di successo, c'è abbastanza per tutti>
<V: grazie> sussurro sorridendole.
<L: hai 17 anni Veronica..>
<V: lo so >
<A: sei qui solo per saperlo, non te l'avrei nemmeno detto se fosse per me>
<A: se non hai altro da dire puoi anche andartene via>
<L: ve la caverete da soli, non voglio sentire altro..>
<R: sono felice per voi> sussurra prima di uscire dalla porta.
<L: andiamo >
<A: addio>
<L: ..ciao Aidan >

<V: breve ma intenso >
<A: non credo ci sia da scherzare..>
<V: scusa..(?)>
<A: va be'..è fatta..no?>
<V: è fatta> non resisto ad abbracciarlo dopo aver trascorso i momenti più difficili di questa giornata e lui stranamente ricambia dolcemente appoggiando il suo mento sulla mia spalla, sprofondandoci completamente.

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