Capitolo 41~

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Aidan's Pov

<A: cosa?> tutto un gruppo di palesi svitati mi fissa.
È dalle 10.30 di mattina che sono bloccato qui,ora sono le 12.30 e sinceramente sto cominciando ad avvertire un po' di fame ma fortunatamente riesco a controllarla.
Veronica non è ancora venuta a farmi visita e comincio a pensare di aver esagerato (vago pensiero), ma è lei che ha sbagliato comunque ci sarei riuscito anche da solo.
<J: stiamo parlando delle nostre più grandi paure, ora tocca a te>
<A: che cazzata >
<J: scusami Aidan?>
<A: niente.. ehm non lo so non credo di avere una paura>
<J: tutti hanno delle paure>
<A: vediamo..> mi guardo intorno pur sapendo che non aiuti a trovare una risposta.
<A: la mia più grande paura è perdere la persona più speciale che ho>
<J: mh..interessante>
<?: se è una persona speciale non dovresti avere paura di perderl* , perché ti fidi di lui o lei> mi risponde mentre Jenny annota una ragazza alta, con i capelli biondo cenere e degli occhi verde scuro. Ha la pelle bianca come la neve, delle occhiaie scure ma allo stesso tempo affascinanti e un naso leggermente curvato di profilo.
<A: sai le persone litigano>
<?: beh è la stessa cosa>
<J: Corinne lo sai che non accettiamo commenti>
<A: tu invece hai paura dell'oscurità? Chi c'è il mostro che non aspetta altro che rapirti da dentro l'armadio?>
<C: sei spiritoso vedo>
<J: ragazzi per piacere, va bene per oggi abbiamo finito, vado a consegnare i moduli, voi state qua e non muovetevi>
<C: ma dove vai Jenny ha chiaramente detto di non muoverci> mi ferma dal braccio mentre mi alzo dalla mia sedia.
<A: beh non l'ho sentita, vado in camera> prendo le mie ciabatte e mi dirigo verso la piccola stanza buia.
<J: Aidan, avevo detto di non muoverti >
<A: non ho sentito>
<J: va bene, fra poco distribuiamo il pranzo, tu sei vegano no?>
<A: si esatto>
<J: perfetto, oggi mangerai della verdura con per dolce alcuni muffin>
<A: io odio i muffin>
<J: non dovresti sono veramente buoni qua>
<A: si certo, Veronica non è ancora arrivata?>
<J: l'orario delle visite è finito, dovrebbe venire verso le 16:30 di nuovo >
<A: scherzate? L'orario delle visite per così poche ore al giorno?>
<J: sono così le regole, non ho deciso nulla io>
<A: va bene> prendo un book e comincio a disegnare qualcosa, in questi pochi giorni ne avrò disegnati migliaia.
<C: che disegni svitato?>
<C: che bella ma chi è?> sfiora una foto attaccata al muro sopra il mio lettino.
<A: si chiama Veronica, è la mia ragazza>
<C: ah hai una ragazza? Ahha che figo>
<A: tu non sei normale>
<C: qua nessuno è normale svitato > si siede sul letto vicino al mio, sfortunatamente siamo compagni di stanza.
<C: pensa che l'unico ragazzo che ho avuto mi ha tradito con la mia migliore amica >
<A: che sfigata>
<C: per questo odio profondamente i ragazzi, non si capisce mai se fidarsi o meno, non si capisce quando mentali o scherzano, quando ironizzano o quando stanno seri. Inoltre gli importa solo e soltanto di tette e culo>
<A: questo non è vero> le punto il dito contro.
<C: oh si che è vero, è scientificamente provato che provino un attrazione fisica maggiore a quella delle ragazze>
<A: beh se ti innamori di una persona la dovresti amare anche ad occhi chiusi>
<C: che cazzata ti credi un filosofo?> ridacchia sdraiandosi sul lettino, mentre prende una specie di tubicino che attacca al naso.
<A: no ma è vero>
<C: le persone dicono di amarsi, ma amano soltanto riuscire a sentire l'amore per sé stessi>
<A: questo non ha senso, l'amore si prova da migliaia o di più di secoli, e se lo vuoi sapere è scientificamente provato l'amore, almeno sembra sia una sensazione di adrenalina, che ti può scombussolare la testa, le farfalle nello stomaco di cui si parla sono reali, di certo non ci sono delle farfalle, ma quando si prova un sentimento così forte senti un vuoto alla pancia, puoi innamorarti anche in un millesimo di secondo e non si potrà mai stabilire un periodo preciso in cui una persona può innamorarsi, perché sono cavolate>
<C: se ti chiedessi perché ami la tua ragazza la maggior parte delle cose che mi dici sarebbero fisiche, come i suoi occhi, le sue labbra o cose del genere. Se lo chiedo alla tua ragazza sono sicura al 101% che mi dirà cose caratteriali>
<A: io invece non so perchè la amo, quando ami una persona lo fai e basta>
<C: altre cazzateeee, tu sai dire solo cazzate Aidan ti credi un poeta quando sei uno sminchione>
<A: ah ah ah> arriva un signore strano che poggia sulle mie ginocchia un vassoio, sulla quale è presente tutto ciò che mi diceva Jenny.
<A: tu non mangi?>
<C: lo sto già facendo, attraverso il sondino> prende tra le mani quel tubicino strano.
<C: ti distribuisce una pappetta quando non puoi mangiare>
<A: lo daranno anche a me no?>
<C:probabile lo danno a tutti>
<A: che merda>
<C: non è così male non senti nulla>

Stranamente io e Corinne parliamo per tutto il pomeriggio, ci siamo rifiutati di andare a fare quelle stupide attività di gruppo, inoltre ci hanno ritirato il telefono , fanno sempre così.
<J: Aidan è arrivata Veronica> ad un certo punto mi si colma il cuore di gioia.
<C: oh così conoscerò la sfortunata>
<J: mi raccomando stai calmo, non agitarti troppo e sopratutto sappi che non ha torto> dice scandendo bene le ultime parole.
<A: va bene>
<C: ma perchè che è successo?>
<A: nulla non sono affari tuoi Corinne>
<C: è davvero così bella come nella foto>
<A: forse più bella>
<C: oh beh sei fortunato proprio>
<A: si lo so > guardo continuamente la porta sperando apparga.

<V: ehy> sorride appoggiandosi allo stipite della porta.
<A: ehy> le sorrido, mi dispiace soltanto per tutto ciò che le ho detto ma ero solo incazzato credo.
<C: tu sei Veronica?>
<V: si sono io>
<C: beh si, io sono Corinne, la sua compagna di stanza rompipalle> si alza saltellando e le stringe la mano.
<V: piacere di conoscerti Corinne>
<A: ti dispiace> indico il lettino a Corinne sperando mi faccia almeno salutare la mai ragazza.
<V: come stai..?> mi poggia un piccolo bacio a stampo per poi sedersi vicino.
<A: di merda te?>
<V: anche io di merda che bello vero?>
<A: senti mi dispiace per l'altra volta ero a dir poco incazzato ma capiscimi>
<V: si è capito, ma non fa niente, avrei reagito più o meno allo stesso modo, anche se mi hai spaventata >
<A: scusa>
<V: va be' l'importante è che tu stia bene>
<A: che hai fatto in questi giorni?>
<V: mah nulla di che, studiato, netflix e sono uscita un po' con Mary, ma senza un rompipalle come te cosa dovrei fare?>
<A: anche tu non scherzi eh>
<V: almeno sono una rompipalle piacevole >
<A: mh..un pochino >
<V: hai già mangiato?>
<A: si..>
<V: bene, tutto?>
<A: quasi tutto>
<V: sono orgogliosa di te>
<V: Jenny?>
<A: a dire il vero mi sta antipatica, non per una ragione>
<V: ma smettila è la persona più buona in questo mondo>
<A: si ma le attività sono inutili, mi sa che potrei intraprendere la carriera da artista per tutto ciò che ho disegnato, non so fa altro >
<V: poi mi fai vedere tutto ciò che hai fatto no?>
<A: se prometti di non ridere>
<V: queste quando le hai messe?> si alza sfiorando tutte le foto.
<A: poco dopo che sono arrivato qua>
<V: sembra come nei film americani, quando il ragazzo deve partire per il college così la ragazza le dà una foto da appendere al muro>
<A: giusto>
<V: sono belle>
<A: perchè ci sei tu>
<V: si lo so di essere bella ma anche tu lo sei più di quanto pensi>
<A: ma smettila>
<V: te lo giuro Aidan, non riesci a vedere con i miei occhi>

Discutiamo del più e del meno, ridiamo qualche volta e guardiamo qualcosa alla tv fin quando non arriva il momento di lasciarsi, 2 ore al giorno non credo siano sufficienti, prima passavamo intere giornate insieme .
<V: io devo andare ok? Mi raccomando comportati bene, mangia tutto ciò che ti danno, perchè è così che deve andare altrimenti scombini tutti i piani, apriti con il gruppo e con Jenny, riuscirai a superare tutto ne sono certa>
<A: va bene, dopo se posso ti scrivo>
<V: certo, a domani, ti amo>
<A: anche io ti amo, notte>
<V: notte> sussurra prima di andarsene.
Già mi manca.

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