Capitolo 20~

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I giorni passarono molto in fretta, uno dietro l'altro, uno migliore dell'altro.
A volte avere qualcuno che ti fa veramente stare bene ti riempe di gioia il cuore, riscaldandolo e prendendosi cura di esso.
In questo caso la persona a cui l'ho affidato è lui, quel ragazzo che reputavo così antipatico e arrogante, ma che poi si è dimostrato veramente dolce e premuroso, mostrandomi la sua vera natura.
E io mi sono follemente innamorata di quel ragazzo e non  so perchè, lo faccio e basta,  a volte non c'è bisogno di un perchè, se ami una persona la ami e basta.
Quel ragazzo misterioso e affascinante che in poco tempo di è dimostrato all'altezza di ricostruire pezzo dopo pezzo il mio cuore rotto in passato.

<A: tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri cerbiattaaa, tanti auguri a teeee > canta sussurrando facendomi aprire completamente gli occhi.
<V: buongiorno> dico per poi ricevere un bacio sulla fronte.
<A: auguri piccola mia> mi passa un vassoio con pancake ricoperti di sciroppo d'acero, succo all'arancia, un cioccolatino e un bigliettino con su scritto: "ti amo piccola❤".
<V: quanto sei dolce> dico cominciando a gustare i pancake preparati con amore.
Intanto lui mi sta a fissare sorridendo ogni tanto e questa scena mi intenerisce, mi fa riflettere su quanto io sia così fortunata ad averlo qui con me.
<V: sono così fortunata ad averti>
<A: pure io sono fortunato ad aver incontrato una ragazza così perfetta come te> così gli poso delicatamente le labbra sulle sue.
Finita la colazione scendo lentamente le scale con il vassoio ancora tra le mani con l'intento di andarlo a posare al suo posto.
<E: auguriiiiiiiii> dice abbracciandomi.
<V: grazie mamma> le faccio un sorriso per poi entrare in cucina.
<V: e questo?> avanzo lentamente verso il tavolo trovando un pacco.
<E: è per te apri>
<V: ma adesso? Lo vorrei conservare per la festa>
<E: mah dovresti aprirlo ora>
<V: eh va bene> mentre apro il pacco sento Aidan scendere le scale.
<A:cos'è?> dice entrando in cucina.
<V: non chiederlo a me>
Finalmente riesco ad aprire quel pacco curiosa di vedere cosa contenesse.
Dentro c'è una scatola.
<V: oddio una scatolaaa>
<E: dai Veronica non fare la stupida e apri>
<A: le chiedi l'impossibile>
<V: grazie sei sempre dolce>
<A: si si lo so> dice sorridendomi mentre mia mamma ci guarda mettendomi in imbarazzo.
Dentro la scatola c'è una foto di me e mio papà, un biglietto e un peluche a cui tenevo tanto da piccola.
<V: e questo dove lo avete trovato?>
<E: beh lo avevo conservato ovvio, te lo ha regalato papà ma poi hai cominciato a non usarlo più da grande così ho, anzi ha, deciso di "regalartelo">
<V: grazie>
<E: devi ringraziare tuo padre>
<V: mh mh>
Dico mentre salgo le scale andandomi a vestire.
Tiro fuori dall'armadio quel vestito che avevo preparato da tanto proprio per questa occasione, ovviamente rosa e corto, semplicemente lo adoro.

Dopo averlo infilato con fatica mi comincio a truccare, do una passata su tutto il viso di fondotinta chiaro, mi pettino le sopracciglia con un pettine adatto, passo del blush rosa sulle guance che poi copro con dell'illuminante

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Dopo averlo infilato con fatica mi comincio a truccare, do una passata su tutto il viso di fondotinta chiaro, mi pettino le sopracciglia con un pettine adatto, passo del blush rosa sulle guance che poi copro con dell'illuminante. Infine passo del mascara sulle mie ciglia e spruzzo un fissante su tutto il viso.
<V: pronta > dico uscendo dal bagno per dirigermi verso la mia camera, al suo interno trovo Aidan sdraiato sul letto a guardare il telefono.
Alza lo sguardo, guardandomi con gli occhi spalancati.
<A: sei stupenda> mi sorride.
<V: grazie>
<E: Veronica vieni ci sono visite>
<V: ecco che comincia >
Aidan scende con me per le scale, sono curiosa di vedere chi c'è che mi è venuto a trovare.
<V: nonna!> dico correndo ad abbracciarla.
Mia nonna è una delle persone più importanti della mia vita, è come una sorella, mi ha sempre portato con lei dappertutto, visto che viaggia molto per tutto il mondo e abbiamo sempre visto insieme posti meravigliosi.
<K: ciao tesoro buon compleanno > dice porgendomi un sacchetto della Pandora.
<V: grazie non dovevi> lo poggio sul divano volendolo aprire di sera alla festa.
<A: ciao Veronica>
<V: Allison? Cosa..>
<A: che c'è non sei felice di vedermi?>
Poco convinta la vado ad abbracciare ancora confusa ed Aidan mi rivolge uno sguardo dubbioso come se volesse spiegazioni.
<V: che ci fai qua?>
<A: mi dispiace per come mi sono comportata ho bisogno di spiegarti tante cos-..chi è lui?> indica con l'indice Aidan.
<V: lui è Aidan..il mio ragazzo>
<A: davvero? Sono felice per te sorellina>
<A: sorellina??> dice rivolgendomi a me.
<V: lascia che ti spieghi > sussurro al suo orecchio,  ma lui non mi sembra tanto convinto, visto che continua a fissarmi con una specie di broncio.
<A: allora..mi ,anzi,..ci fai entrare?> dice tirando fuori un piccolo fagottino.
<V: Allison..> dico sorridendo guardando la meravigliosa creatura che ho davanti.
<A: si chiama Noah> dice intenta ad accarezzargli il viso.
<V: perchè non mi hai detto nulla? Insomma ti presenti dopo tanto con..un bambino>
<A: non ho voluto dire nulla a nessuno tranne che a mamma, quindi oggi ,visto anche che è il tuo compleanno, ho deciso di farti questa sorpresa e inoltre sarai la madrina> mi passa il bambino tra le braccia.
<A: probabilmente mi odierai, ti ho lasciata da sola, ma devi capire che per me è stato difficile, inoltre avere un bambino senza..un padre> d'improvviso cambio espressione.
<V: Allison non posso odiarti.. sei mia sorella..ma ...che intendi?>
<A: lunga storia..non è importante > sorride e io le ricambio.
<A: ok..allora io devo andare da una parte con la nonna, torno dopo ok?> mi abbraccia stringendomi forte.
<E: vengo anche io?>
<A: si mamma se vuoi>
<E: certo, Veronica torniamo fra poco ok? Ciao> chiude la porta.
Aidan segue con lo sguardo la porta chiudersi poi cambia espressione e rivolge lo sguardo verso di me alzando le sopracciglia.
<V: ok può sembrare tutto strano ma..era difficile da spiegare insomma..>
<A: era difficile da spiegare pure la questione su tuo padre, quella sugli attacchi di panico, quella del bullismo che hai subito e..ah si quella anche del..hai capito> dice riferendosi a quello che mi ha fatto Josh tempo fa.
<V: mi dispiace..è difficile per me, è tutto difficile> dico cercando di non piangere.
<A: non possiamo andare avanti così se mi nascondi tutto, tra poco verrà fuori che sei nipote di Lady Gaga non so>
<V: ..che vuoi dire?> dico chiudendo gli occhi e abbassando la testa.
<A:perchè Veronica? Perchè mi tieni nascosto tutto..a me?>
<V: perchè cerco di dimenticare e non posso se lo racconto ad altre persone, sono chiusa in me stessa e mi sa che non posso farci nulla. Posso capirti ma tu dovresti capire me>
<A: Veronica io non riesco a capirti in questo momento non ti fidi di me?>
<V: no..Aidan..no, non l'ho detto a nessuno, non è perché sei tu>
<A: mi tieni altre cose nascoste?>
<V: ..no..nient'altro giuro>
Scuote la testa quasi deluso.
<A: non me l'aspettavo da te V..>
<V: ti prego Aid mettiti nei miei panni, ascoltami e capiscimi, tutta la mia vita è stata un incubo quasi da non crederci e non te l'ho detto per questo,  avevo paura di passare tutta la tristezza che ho io su di te, sfogandomi, io non voglio questo, volevo sembrare la ragazzina felice e spensierata con un passato altrettanto felice >
<A: ok ma ascoltami > dice interrompendo il mio discorso.
<A: se dobbiamo stare insieme non puoi nascondermi tutto,  non so come aiutarti, come sostenerti e io sono qui per te. Non mi interessa che passato hai perchè sei e rimani comunque una splendida persona. Devi parlarmi però V>
Annuisco in silenzio.
<A: me lo prometti?> dice allungando il mignolo verso di me.
<V: te lo prometto> lo stringo.
Poi si avvicina a me e mi abbraccia.
<V: scusami> poggio la testa sulla sua spalla dopo aver ricevuto un bacio sulla fronte.
Ci stacchiamo e mi tiene la testa fra le mani.
<A: ti amo>
<V: anche io..non sai quanta paura ho avuto>
<A: di che?> dice alzando un sopracciglio.
<V: di perderti..sei la cosa più preziosa che ho>
Abbassa la testa e sorride scuotendo la testa.
<V: che ho detto?> dico accennando un sorriso.
<A: è che..non lo so...nessuno me lo aveva mai detto così>
<V: così come?>
<A: lascia stare>
<V: Aidan ora mi fai morire dalla voglia di saperlo dai> dico prendendogli la mano e scuotendola lamentandomi.
<A: ho detto di lasciare stare V>
Sbuffo roteando gli occhi mentre faccio una smorfia.
<A: anche tu sei la cosa più bella che ho> dice dopo minuti di silenzio.
Dopo queste parole sorrido abbassando lo sguardo quando puoi sento bussare facendomi venire mezzo infarto.
<V: oddio> sobbalzo in aria per poi dirigermi verso la porta e aprirla tirandola verso di me.
<A: ehilà > dice sorridendomi seguita da mamma e nonna Katie.
<A: mi tieni un attimo Noah? Devo urgentemente andare in bagno>
<V: ma certo> dico mentre me lo posa delicatamente tra le braccia.
Mi siedo  sul divano e do un colpetto sul posto vicino a me invitando Aidan a sedersi.
<V: ma ciao piccolino> dico toccando il piccolo nasino di Noah.
<V: quanto sei bello> gli sorrido giocando con le sue manine.
Guardo Aidan per poi passargli Noah fra le braccia.
<A: perché.. > dice mentre gli poggio il bambino tra le braccia.
<V: perché si> dico a dir poco divertita.
<A: ciao piccolino> dice facendogli una smorfia provocandogli una dolce risata.
Mi metto a sorridere guardando Aidan giocare con Noah, è una scena troppo tenera per me.
<A: Veronica scusa se te lo chiedo ma potresti tenere Noah? Io vado a dormire sono troppo stanca e non mi reggo più in piedi, quando è pronto il pranzo chiamatemi ok?>
<V: certo All>
<A: grazie mille > dice salendo le scale stanca morta.

<V: lo hai fatto addormentare?> dico girandomi verso il tenero bambino.
<A: a quanto pare..non l'ho fatto nemmeno di proposito pensa te>
<V: l'importante è che si è addormentato>
<A: nelle mie braccia ma particolari> sorride guardando Noah.
<V: è bellissimo >
<A: ma chi sarebbe il padre?>
<V: credo sia un suo vecchio compagno del liceo, All dopo aver scoperto che era incinta a 19 anni è andata in crisi oltre al fatto che il futuro padre l'ha abbandonata, ed è scappata per paura di dirlo a tutti. Non l'ho visto per tanto tempo...e ora si presenta con un fagottino tra le mani..>
<V: ma non mi interessa..l'importante è che ora so che sta bene..> dico sorridendo.
<A: tutto bene?> dice accorgendosi che sono pensierosa.
<V: si...comunque oggi la festa è la 19:30, preparati in tempo eh>
<A: ci puoi scommettere>
<A: devo tenere Noah in braccio ancora per tanto?>
<V: dammi> dico prendendolo delicatamente dalle sue braccia evitando di farlo svegliare.
<V: vado a metterlo sul letto vieni?>
Saliamo le scale lentamente e riusciamo ad entrare in camera senza che Noah si svegli.
Lo poso sul letto mettendogli una copertina addosso, poi gli accarezzo delicatamente il viso morbido e delicato.

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(vi faccio vedere come sono Allison e Noah regaz)

(vi faccio vedere come sono Allison e Noah regaz)

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Noah🥺🥺

Allison:) (ha 20 anni)

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Allison:) (ha 20 anni)

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<V: che tenero> dico togliendo la mano dal suo visino e allontanandomi dalla camera.
Poi Aidan pone due dita sotto il mento facendomi girare la testa, poi poggia le sue labbra sulle mie delicatamente.
Gli sorrido per poi cominciare a scendere le scale.
<E: Veronica vieni un attimo per piacere >
<V: arrivo> prendo la mano di Aidan e mi dirigo verso la cucina.
<E: senti ma quindi verranno tutti alla festa?>
<V: Van non viene ma tutti gli altri si>
<E: perchè Vanessa non viene?>
<V: che ne so, mi ha detto che aveva già impegni, ci sarà papà?>
<E: si certo> dice accarezzandomi la guancia.
<K: la mia bambina sta crescendo, 16 anni...è un età importante lo sai?>
<V: mh mh> la abbraccio e poi le sorrido.
<V: quanto sei bella..aspetta tu sei Aid..an?> dice guardandolo.
<A: si piacere di conoscerla>
<K: per piacere Aidan dammi pure del tu, non mi piace quando mi danno del lei mi fa sentire superiore e non credo lo sia>
<V: beh mamma ecco svelato da chi hai preso> dico ridendo.
<K: Aidan..da quanto state insieme voi due?>
<A: 3 mesi..> dice voltandosi verso di me per poi dedicarmi un dolce sorriso.
<K: wow mi fa piacere, state benissimo insieme> dice sorridendomi.
<V/A: grazie> diciamo all'unisono.
Ci voltiamo uno verso l'altra e poi scoppiamo in una risata.
<A: che fai mi copi per caso?>
<V: no no sei tu che mi copi> dico puntandogli il dito contro.
<V: o forse semplicemente ti leggo nella mente>
<A: ah sì?> dice sorridendomi.
<V: non sottovalutarmi Gallagher posso fare tante cose>
<A: lo so ma leggere nella mente, wow non me lo aspettavo> ironizza.

Continua....

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