Capitolo 46~

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Lei.

Lei che mi ha sempre sostenuto, lei che mi ha fatto sentire come se fossi l'unico ragazzo in questo momento, che ogni giorno mi fa sorridere anche semplicemente con un messaggio, una risata, una foto, un sorriso, il suo sorriso.
Lei è così speciale.
Lei è casa.
Non ho mai capito come una persona possa sentire così tanto amore verso un'altra, un'altra su 7 milioni, com'è possibile proprio quella persona?
Invece ora sto vivendo in prima persona ciò che non ho mai capito.
Ho sempre pensato che fosse una cosa irreale, come se fosse tutto finto, come se prima o poi tutto sarebbe finito.
Lei con i suoi occhi riesce a trasmettere più di mille parole, sa come consolarti, come farti sentire bene, come farti perdere la testa.
Perchè è lei è così bella? Ma una bellezza disumana che poche persone hanno il privilegio di vedere, una bellezza così misteriosa, che non riesce a vedere, ma se solo potessi donarle i miei occhi..
Amo tutto ciò che ha a che fare con lei, semplicemente perchè è lei e nessun altro.
Forse è tutto un sogno così reale, solo il pensiero di averla qui con me, mi fa sentire così fortunato nonostante tutto ciò che ho dovuto affrontare.

<F: ma che fai?> chiudo subito il computer girandomi verso di lui come se nulla fosse successo.
<A: di che parli?>
<F: stavi scrivendo qualcosa,ora sei anche scrittore?>
<A: ma no..>
<F: dai fammi leggere>
<A: no smettila ti ho detto di no>
<F: oh va bene scusami sir>
<F: quando conoscerò questa famosa ragazza?>
<A: la vuoi conoscere per Jessica no?>
<F: ma no cioè più o meno, però ci tengo a conoscerla, è la ragazza del mio migliore amico dai>
<A: va bene, dovrebbe arrivare oggi>
<F: ah me lo dici così? Boh totalmente a caso>
<A: cosa dovrei dirti>
<F: non lo so.."sai amico domani viene la mia ragazza si quella di cui ti parlo 24/7!" oppure "fra poco arriverà Veronica, sono felice!" >
<A: che simpatico che sei, la prossima volta ti avviso 5 giorni prima ti va bene?>
<F: e dobbiamo andarla a prendere in aeroporto?>
<A: manca ancora 1 ora>
<F: vestiti cazzone, non ti fai bello?>
<A:lo sono già>
<F: onesto>

Dopo le prediche di Finn mi metto una tuta grigia con una maglia bianca, totalmente normale, spruzzo del profumo e prendo le mie amate airpods prima di uscire.
<F: si ci porti in aeroporto> entriamo nel primo taxi che ci capita, anche se l'abbiamo rubato ad un signore, ma è per giusta causa, particolari.
Parte la mia playlist di Spotify, la mia playlist preferita:D

<F: è quella?> indica l'ennesima ragazza e per l'ennesima volta alzo gli occhi dal telefono.
<A: no Finn non è lei>
<F: ma amico sembro più agitato di te>
<A: infatti sono tranquillissimo>
<F: okeeeey>
<A: che dovrei fare? Saltellare?>
<F: no vabbè lascia stare, ah è quella?>
<A: Finn- oh cazzo si è lei>
<A: t-tieni il telefono> gli butto addosso il mio telefono per poi correre verso di lei, appena mi vede gli si illuminano gli occhi come sempre così in aeroporto si vedono correre come due idioti dei ragazzi uno verso l'altra.

<V: mi sei mancato> sorride mentre la sollevo.
<A: anche te mi sei mancata V>
<V: ehm..lui chi sarebbe?>
<A: oh lui è Finn il mio migliore amico, Finn lei è Veronica>
<V: piacere di conoscerti>
<F: oh si anche per me è un piacere, Aidan mi ha parlato tanto, forse troppo, di te>
<V: mh si me l'aspettavo da lui> dice appoggiandosi alla mia spalla.
<A: vuoi darmi la valigia?>
<V: no Aid sai che ce la faccio da sola, ma grazie lo stesso, sei stranamente gentile>
<F: che simpaticona >
<V: si sono molto conosciuta per questo>
<A: si ma basta che non cadi con quella roba> la osservo mentre cerca di portare quella valigia che mi sa tanto pesi quanto 64 mattoni messi insieme.
<V: se solo mi aiutassi magari>
<A:ma hai appena detto che non vuoi aiuto!>
<V: si ma era una risposta reciproca, lascia stare,non rompere le palle e aiutami grazie>
<A: voi donne siete talmente strane che non riesco nemmeno a capire se scherzate o meno>
<V: non siamo strane siete voi poco intelligenti da capire>
<A: sei scazzata oggi per caso?>
<V: si tu?>
<A: mh va bene vipera, ti aiuto con la valigia>
<F: la prendo io va bene? Almeno state zitti > la poggia nel baule di quel taxi.
<A: quindi com'è andato il viaggio?>
<V: tutto bene, c'era soltanto un tizio strano che russava e un bambino che non smetteva di urlare, avrei potuto buttarlo dall'aereo con le mie stesse mani Dio Santo, ma era talmente fastidioso >
<F: è per questo che odio i bambini >
<V: vedi? Noi ci capiamo>
<A: ma cosa vi hanno fatto di male>
👁👄👁
<F: lascia stare non capisci>
<V: vedi è stupido>
<A: questo è bullismo>
Povero taxista.
<F: è un dato di fatto>
<A: espongo denuncia verso entrambi._.>
<V: che paura>
<F: mi piace questa ragazza>
<V: grazie amo> lo fulmino con lo sguardo e lui fa un sorriso isterico
(👁👄👁)
<V: comunque ho fame, sapete qualche posto dove mangiare qualcosa di buono gentilmente?>
<A: non chiedere a me sono stupido>
<V: non ti offendere bambino>
<A: ah ah ah>
<F: potremmo andare a mangiare al mc no?>
<A: mh ..fa cagare quella roba>
<V: come osi il mc è sacro>
<A: si ma te mangi come una scrofa>
<V: allora andiamo a mangiare del sushi? Là sei tu a mangiarlo come un porco >
<A: mh può darsi, sempre meglio del mc>
<F: io non lo conosco>

Entriamo nel locale con tutti giapponesi o cinesi, non riesco ancora a capire la differenza scusate 👁👄👁🤚🏻.
Ordiamo e dopodiché la osservo guardare il panorama con occhi semi tristi, o non so cosa, semplicemente non riesco a capirla, prima era felice, ora ha cambiato totalmente umore.
<A: ehy tutto bene?>
<V: si> mi sorride per poi girarsi di nuovo.
<A: sei strana oggi>
<V: lo sono sempre, tranquillo>
<A: ..va bene, vuoi altro da mangiare?>
<V: sono a posto così, Finn?>
<F: mhh in realtà volevo altro ma se voi  non prendete nulla non prendo nulla nemmeno io>
<F: comunque mi sento il terzo incomodo>
<A: ma Mary? Non doveva venire anche lei?>
<V: verrà tra un paio di giorni>
<A: ah lol avevo preparato la camera anche per lei>
<V: va be' lavoro in anticipo >
<F: quindi..tu sei qui per andare alla Redmond? Fammi capire>
<V: yes>
<F: e viene anche questa Mary>
<V: esatto, è la mia migliore amica>
<F: conosci Jessica Cooper per caso?> dice ad un tratto quando cala il silenzio.
<A: Finn->
<V: si la conosco, siamo ancora in contatto è una mia amica perchè?>
<F: ah siete tanto amiche? >
<V: non tanto, siamo amiche e basta, non ci vediamo comunque da tanto>
<F: oh capisco, ma..non è che potresti farmela conoscere?>
<V: ahahaha ti interessa non è così?>
<A: io te l'avevo detto che capisce tutto>
<F: se ti dicessi di si?>
<V: vedrò che posso fare>
<F: sei seria? Grazie ti adoro>
<V: sii sono seria, comunque di niente>
<A: okeeey la situazione sta diventando un po' imbarazzante>
<F: esatto andiamo> si alza velocemente dalla sedia facendo sorridere Veronica e prende in fretta la giacca.
<A: si ma calmati> prendo per mano Veronica ed usciamo dal locale dopo aver pagato, piuttosto cari come costo._.

Noto sempre di più che è strana, solitamente in questo momento starebbe già parlando di tutto e di più, invece ora si guarda intorno muta, più silenziosa del solito, se non per qualche "si" o "no" come risposta o una risata..

<A: non voglio stressarti lo sai, ma..sei sicura vada tutto bene?> mi butto sul divano scavalcandolo da dietro per poi sistemarmi appoggiato alla sua spalla.
<V: mio padre ci ha lasciate di nuovo>
<A: che intendi?>
<V: erano tutte cazzate, quelle risate, quei abbracci, quelle carezze, quei "ti voglio bene" inutili, perchè mi ha presa in giro un'altra volta, mi ha abbandonata di nuovo come fanno sempre tutti, ora è sparito di nuovo.>
Non so cosa dire così mi limito a consolarla.
<V: ma io so qual è il problema, sono io a fidarmi troppo presto delle persone ed è per questo che sono fredda, perchè ho paura di affezionarmi troppo, dato che so che prima o poi mi lascerete tutti, tu, Mary o magari Hero>
<A: perchè dici questo? Insomma vuoi goderti il momento o pensare a quando e se ci lasceremo? Se fai così non riuscirai mai ad essere felice>
<V: si ma ho paura tutto qua>
<A: smettila di preoccuparti troppo Veronica è questo il tuo problema, dai troppo peso a tutto, la vita deve essere vissuta con leggerezza>
<V: do peso alle cose a cui tengo >
<A: e questo lo posso capire ma smettila di pensare troppo ok?>
<V: va bene>
<A: e sorridi un po' di più che stai meglio>
<A: veramente devi goderti i momenti che consideri più inutili e inoltre se hai bisogno puoi contare su di me no?>
<V: grazie.. veramente>
<V: probabilmente sei l'unica persona di cui mi fido di più>
<A: e tu la mia>

Finiamo per stare abbracciati tutto il giorno senza dire nulla, con la musica in sottofondo e ogni tanto un piccolo accenno ad un canto.

Questo è un inutile momento felice.

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