Speciale 10k + NUOVA STORIA

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Prima di iniziare con questo capitolo speciale, volevo avvisarvi che ho pubblicato il prologo della mia nuova storia! Si chiama "Everything about you" ed è una Kooktae.

Seconda cosa, ho aperto un profilo instagram (@_oversizedhoodie), seguitemi tutti e, se volete, condividete il trailer di SYM per aiutarmi a far crescere la mia bimba <3

Detto questo, piuttosto che dirvi un semplice "Grazie" per le 10k visualizzazioni, vi lascio il regalino. Buona lettura ^^

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Capitolo speciale

Taehyung

Riuscivo a percepire quanto Jungkook fosse agitato dalla sua mano, che torturava la mia quasi fino a farla male, mentre i suoi occhioni tondi erano fissi ad osservare il panorama fuori dal finestrino del taxi che girava per le strade di Gwangju. Di tanto in tanto mi voltavo verso la sua direzione e mettevo da parte la mia emozione per concentrarmi su di lui, aveva anche preso a muovere la gamba istericamente per alleviare la tensione.

-Ehi, stai tranquillo.- mi sporsi per sussurrarglielo all'orecchio, lasciandogli poi un veloce bacio sulla guancia. -Dovrei essere io quello in ansia, sai?-

Si girò a guardarmi e arricciò teneramente il naso. -E' vero, però ho un po' di paura.- ammise.

-Andrà tutto bene.- lo rassicurai ancora, strusciandomi per azzerare ogni centimetro di distanza e intrecciare i nostri corpi in un caldo abbraccio che durò per tutto il rimanente tragitto, lui accucciato al mio petto e io col mento poggiato tra i suoi profumati capelli corvini.

Fu questione di chilometri superati in fretta, giungemmo a destinazione e, difronte quel gigantesco palazzo che ci sovrastava, cominciai a innervosirmi. Sentii un nodo nello stomaco, i movimenti si bloccarono e rimasi fermo per qualche secondo, finché il mio ragazzo non intuì dai miei gesti che l'incisione "Istituto Penitenziario di Gwangju" mi aveva fatto uno strano effetto, come già c'era da aspettarsi.

-Tae.- sfiorò il mio mento per costringermi a guardarlo. -Se non te la senti...-

-Certo che me la sento, Kookie, è solo che non li vedo da tanto e sono emozionato.- provai a ricompormi, le mie iridi brillarono nel parlare e pensare a quello che sarebbe successo di lì a poco.

-Allora andiamo, ti staranno aspettando.- cercò nuovamente le mie dita per confonderle tra le sue, schiudendo le labbra rosee e regalandomi uno dei suoi sorrisi che sapevano alla perfezione come farmi sciogliere.

Entrammo all'interno del carcere, ci lasciammo subito condurre verso la stanza per gli incontri con i detenuti. Buttavo l'occhio qua e là, ad ogni metro in meno il mio cuore faceva una capriola, avevo la sensazione di essere in un sogno e a poco a poco un calore si espandeva nel mio petto, un calore che sapeva di una felicità che non provavo da anni, più precisamente da quando i miei genitori erano stati arrestati e mi era stato proibito stare con loro come avrei voluto.

Anche Jungkook era nervoso di incontrarli, o meglio, di conoscerli. Mi aveva chiesto più volte se fossi sicuro rimanesse con me durante quel momento così intimo e io non avevo esitato un istante a dirgli di sì. Essere lì sarebbe stato l'ultimo passo da compiere per entrare a far parte ufficialmente della mia famiglia e io non desideravo altro.

Oltrepassammo la porta indicata e, nonostante mi fossi ripromesso di non piangere, due fiumi strariparono sulla mia faccia non appena vidi le due persone che mi avevano messo al mondo. Erano gli stessi di sempre, solo con qualche ruga in più: i capelli a caschetto di mamma, l'affettuoso sorriso di papà, i loro occhi altrettanto lucidi dalla gioia, i loro dolci sorrisi.

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