𝐛𝐥𝐚𝐜𝐤.

𝐩𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨

"Il giorno in cui morirò, la notizia
seguirà le solite procedure,
da un ufficio all'altro con precisione
dentro ogni registro verrò cercata.
E là molto lontano, in un paesino
che sta dormendo al sole su in montagna,
sopra il mio nome, in un vecchio registro,
mano che ignoro traccerà una riga."

"Papà, perché non mi leggi delle storie normali?"
"Tua madre non me lo permetterebbe mai."
"Ma la mamma adesso non c'è. Non c'è mai."

"Lo so. Ma sei troppo piccola per capire certe cose."

"Io di più, Xo."

Quelle furono le ultime parole che mi disse, in tono calmo, quella stessa notte fu catturato e portato ad Azkaban, lontano da me e da tutti gli altri.

E così io fui abbandonata a me stessa, costretta ad essere cresciuta da un elfo domestico.

La vita molto spesso è ingiusta, e io ho imparato ad essere ingiusta con lei.

Mi chiamo Xiomara, e tu?