𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟕

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1 settembre 1991
Hogwarts

Sono seduta al tavolo della casa a cui sono stata assegnata, sono ancora un po' scossa per la scelta del cappello parlante. Grifondoro, sono con Harry e Ron.

Il mio volto verrà cancellato dal muro. Ma spero se non altro che papà sia fiero di me. Almeno mi divertirò un po' qui. Sono seduta di fronte ai due carotini identici, si chiamano Fred e George, stiamo già stringendo amicizia, poi c'è un altro carotino, è più noioso, e severo.

Dopo aver mangiato tutto quel ben di Dio che è stato cucinato probabilmente da elfi domestici, Percy, il carotino severo che a quanto pare è un prefetto, ci porta nel nostro dormitorio.

Saluto Harry, Ron e i gemelli.

Mi avvicinai a Harry e gli diedi un bacio sulla guancia destra, Harry rise e arrossì leggermente, per poi intercettare i miei occhi con le sue iridi verdi smeraldo. Mi rivolse un caloroso sorriso.

"Buonanotte Y/n."
"Notte, Harry."

Ron non fece in tempo ad alzare gli occhi al cielo. Mi diressi verso di lui e gli sussurrai un piccolo "Grazie per prima." all'orecchio, poi stampai anche a lui un leggero bacio sulla guancia sinistra.

Il suo volto rotondo e ricoperto di lentiggini diventò rosso come le tende della sala comune e anche lui come Harry fece un leggero sorrisetto.

"Beh non era niente di che insomma ehm quando vuoi! Miseriaccia."
"Buonanotte Ron."

Dissi io ridacchiando, mentre Fred e George si avvicinarono a me.

"Y/n e il nostro bacio?"
"Esatto Y/n. Sai, noi non riusciamo a dormire senza il nostro bacio della buonanotte."

"Ah piantatela, sarei passata anche da voi!"
"Beh e noi volevamo esserne davvero sicuri! Giusto Fred?"
"Esatto George."

I gemelli si misero ai miei lati in modo che io dovessi solo girare la testa di 180 gradi per arrivare alle loro guance. Quei due sono davvero senza speranza.

"Buonanotte!"
"Buonanotte anche a te Y/n!"
"Buonanotte anche a te Y/n!"

Entrai nel dormitorio che mi era stato assegnato, era una stanza davvero enorme, con cinque o sei letti stile principessa messi in cerchio con coperte color rosso scuro e dorate.

Da parte ad ogni letto c'era una scrivania con uno specchio e un armadio, e su ogni letto c'erano i bauli e le gabbie delle varie studentesse assegnate.

Esaminai i vari letti, cercando di scorgere le mie cose, e sul terzo letto sul quale posai lo sguardo per ultimo, vidi il mio povero Begart rinchiuso nella sua piccola gabbietta.

E insieme a lui c'era anche Lucia, la gatta che presi a Diagon Alley poco tempo fa, è incredibile che me li abbiano lasciati portare entrambi.

In questo ultimo mese, Lucia è sempre riuscita a calmarmi e a tranquillizzarmi per tutte le volte in cui ero angosciata o spaventata all'idea di andare ad Hogwarts.

Si, una parte di me era più che felice di andarmene finalmente da quella casa che ormai era una prigione, però, se qualcuno mi avesse giudicato male per mio padre, non so esattamente se me la sarei davvero cavata.

So che mio padre non è responsabile della morte dei Potter, e che il colpevole in realtà è Minus, però il resto del mondo della magia no. È come essere perennemente soli.

Accarezzai Lucia mentre pensai a mio padre, quando penso a lui è come se cadessi in un limbo, un limbo da cui Begart mi fece uscire picchiando il becco sul metallo della sua gabbia.

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