31 ottobre 1991
HogwartsIl tempo passò in fretta ad Hogwarts, era Halloween, sempre stata la mia festa preferita. Soprattutto perché mia madre ed io in questo giorno andavamo sempre nel centro di Londra, bevevamo una pozione che lei preparava sempre, ci rendeva orribili e spaventose, e quindi ci mettevamo a spaventare i poveri passanti, era talmente divertente.
Erano anni che non ridevo più così tanto ormai.
Ero nella sala grande insieme a Fred, George era andato in biblioteca a cercare un libro sugli scherzi migliori da fare ad Halloween. Eravamo diventati grandi amici, io e i due carotini.
Mio padre in una lettera mi aveva parlato di una mappa, che lui e i suoi amici avevano fatto quando erano studenti ad Hogwarts, si trovava nello studio di Gazza, allora avevo chiesto aiuto ai gemelli; quella mappa è stata la svolta.
Quasi ogni giorno facevamo scherzi a tutti, e volevamo rimettere in sesto la stamberga strillante, per renderla il nostro covo super-segreto-e-misterioso-dove-malfoy-non-può-entrare.
Ah sì, Malfoy.
In quei due mesi aveva continuato a cercare di farmi entrare nella sua cerchia disgustosa di valletti purosangue, continuava a parlare male di Harry e di Ron, soprattutto di Ron, e anche degli altri Weasley.Era talmente patetico con le sue letterine. Le letterine chiuse in una busta color argenteo con un piccolo cuoricino di cera rosso magenta, dove c'erano scritti poemi romantici, dichiarazioni e complimenti, anonimi.
Come se non lo avessi visto ogni singolo giorno consegnare la lettera e poi camminare via ondeggiando allegramente. Che cosa patetica. Mi fa venire il vomito.
Ero immersa nei miei pensieri mentre Fred continuava a mangiare, quando una mano si appoggiò sulla mia testa.
"Y/n!"
"Ho lavato i capelli oggi e ho fatto un incantesimo per mantenerli belli e boccolosi, quindi faresti meglio a levare quella mano, prima che te la mozzi, Baston.""Ma dai Y/n, volevo solo dirti che sei molto carina oggi, non serve rovinare la mia carriera di portiere e non che capitano della squadra di quidditch del grifondoro."
Disse lui vantandosi della sua posizione con uno dei suoi soliti sorrisetti che usava sempre per prendermi in giro.
"Mi fai spazio pluffetta?"
"Ti ho già detto di evitare di chiamare così, parapluffa."
"Un punto per Y/n."Disse Fred, nell'unico secondo in cui la sua bocca era libera da tutte quelle schifezze portacarie che stava ingurgitando.
Oliver si mise una mano sul cuore, fingendosi affranto.
"Dai vieni."
"Oh guarda, la mia piccola pluffetta è gentile con me."Disse lui con tono stupito.
"Non è vero! E poi sei tu quello che mi prende sempre in giro."
In quel periodo avevo legato con un altra persona del grifondoro in particolare, Oliver Baston. Era il portiere della squadra di quidditch del grifondoro, era davvero molto bravo; stava allenando Harry per la squadra di quidditch, lui avrebbe fatto il cercatore, è un ruolo molto importante, anche se Harry era praticamente cieco.
"Ciao George! O Fred!"
"Sono George."Disse Fred che aveva appena mandato giù un bicchierone di succo di zucca.
"Okay Fred, dov'è tuo fratello?"
"È in biblioteca, lo stiamo aspettando."
"Vi state allenando per la partita vero? Non ho intenzione di perdere."
"Certo capitano."
"E mi raccomando, trattate bene pluffetta."
"Certo capitano, per chi ci hai preso scusa?""Per dei disadattati!"
"Vattene, Malfoy.""Hey Malfoy, la tua mucca purosangue ti ha leccato la testa più aggressivamente o ti sei solo fatto bello per Y/n?"
George.
Solo lui poteva dire una cosa del genere, e poi mi chiedevano perché li adoravo.
Mi avevano letteralmente fatto un regalo di non-compleanno. Era una collanina di perline colorate, con un ciondolo a forma di fungo. Probabilmente era stata rubata a qualcuno del tassorosso.
Ero obbligata a indossarla sempre ormai, benché detestassi profondamente i funghi.
Lo sfregiato e il carotino fecero il loro ingresso all'interno della sala grande, Fred e George stavano architettando qualcosa mentre mangiavano una qualche porcheria magica, io stavo chiacchierando con Oliver e Neville si era appena seduto al tavolo dei grifondoro.
I due si sedettero in faccia a me e Oliver.
"Bene! Harry. Ciao, ti sei allenato questa settimana?"
"Ehm- io- volevo solo cominciare dicendo che ehm-"Lui non aveva colpe, la colpa era mia e di Ron se non si era allenato abbastanza, avevamo passato i giorni a girovagare per l'enorme castello.
Io e Ron ci guardammo per un attimo, e decidemmo di intervenire.
"Sì, si è allenato, sarà pronto, stai tranquillo."
"Sei sicura pluffetta?"
"Sono sicura."
"Beh, allora io vi lascio, vado a prepararmi per stasera. Ciao a tutti. Non mangiate troppo.""Ciao Baston!"
"Cerca di trovare una ragazza carina per stasera!"
"Ah lo farò. Statene certi!"Oliver rispecchiava esattamente il mio tipo di ragazzo ideale: era alto, sportivo, gentile e carino. Mi dava tantissime attenzioni, però era più come il fratello maggiore che non ho mai avuto, e anche per lui io sono come una sorella minore.
E inoltre la differenza d'età allora era troppa, però, speravo con tutta ne stessa di trovare un ragazzo come lui un giorno.
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𝐛𝐥𝐚𝐜𝐤.
FanfictionHogwarts, 1991-1997 Disclaimer: Harry Potter e i suoi personaggi appartengono alla loro legittima proprietaria! Nessuna foto o video che uso in questa storia è mio, a meno che non dichiari diversamente!