𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟏

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31 ottobre 1993
Hogsmeade

Fred's pov

Oggi è Halloween, è la festa preferita di Y/n. Ci ha raccontato una cosa divertente che faceva con sua madre quando era piccola, spaventare passanti trasformandosi in mostri grazie ad una pozione.

Ovviamente io e George non potevamo non farlo quest'anno. Così abbiamo colto l'occasione di andare ad Hogsmeade a prendere gli ingredienti per la pozione "mostrusus". Y/n non ne sa niente, sarà una grande sorpresa.

Gli ingredienti stranamente sono facili da reperire, sono per lo più dolci e caramelle, e qualche ingrediente strano che abbiamo già preso in prestito dalla scorta di Piton.
Perciò ho mandato George a comprare le caramelle e tutte le altre schifezze necessarie, perché io invece, voglio comprare, o prendere in prestito insomma, un bel regalo per la nostra, o meglio, mia, Y/n.

Perché Y/n c'è sempre, per me, per George, per i miei fratelli, anche per Ginny. Certo, ammetto che vorrei essere io il centro della sua attenzione, però la sua natura è quella di aiutare tutti, è semplicemente incredibile.

Non so bene che cosa potrei prenderle, anche perché le mie tasche non sono proprio piene come quelle di Malfoy.

Y/n è sicuramente la ragazza più speciale per me, e non ha i capelli rossi, anche se le starebbero bene secondo me.

Comunque ho chiesto ad Angelina cosa fa piacere ricevere alle ragazze, e lei mi fece un lungo elenco di cose che piacciono alle giocatrici di quidditch. Scartai i boccini, le pluffe e le mazze da battitore, con anche le scope e le ginocchiere che mi aveva proposto.

"Beh allora prendi dei fiori no?"

Fiori, in effetti non ci avevo pensato, sono il regalo perfetto, forse così Y/n si accorgerà di me, tra tutti gli altri.

Non sono mai stato un romanticone, mi sarebbe piaciuto, ma ho sempre avuto il terrore di essere scambiato per mio fratello, nessuno riesce a distinguere me da mio fratello, tranne lei. Non so esattamente da cosa l'abbia capito, le uniche differenze tra me e George sono il neo sul collo e la voce, anche se di solito, subconsciamente, cerchiamo di parlare con lo stesso tono e la stessa altezza.

La cosa strana è che ne io ne George abbiamo mai parlato di queste differenze con altri.

Ad Hogsmeade c'è un negozio che vende piante, e quindi sicuramente anche fiori, poco lontano da dove mi trovo io ora, credo che mi porterò dietro Paciock, lui almeno ne capisce qualcosa di fiori.

"Se, se sono per, insomma una ragazza, ti consiglierei, sempre che tu sia d'accordo ecco, delle, delle rose insomma."
"Beh si in effetti, ma non credi che siano un po' cliché?"
"Se posso, George, a chi sono destinati i fiori?"
"Neville sono Fred, e i fiori sono per Y/n."
"Y/n?"
"Y/n Black. Esattamente."

"E perché mai dovresti comprarle dei fiori? Sta complottando con un criminale!"
"Lei è molto più spaventata di tutti noi a riguardo, secondo te come si sente adesso, quando suo padre è fuori da Azkaban? E poi, tu sei solo invidiosa, ammettilo, hai solo aspettato un momento per accollarti a Harry e Ron, ha aspettato pazientemente per poi prendere il suo posto e rimpiazzarla."
"Hermione, è, è vero?"

"No, no Neville cosa vai a pensare, smettila Fred! Harry e Ron sono miei amici perché senza di me si caccerebbero sempre in un sacco di guai e poi io sono la strega più brillante del mio anno e poi-"

"Granger tu non ti avvicini neanche lontanamente al suo livello."

Detto questo presi le rose rosse, pagai con quel poco che avevo e me ne andai. Quella so-tutto-io non la sopporto proprio a volte.

Proprio in quel momento mi venne in mente una notte di un po' di tempo fa.

Eravamo in giro a zonzo durante la partita di quidditch, mi ricordo che Y/n si era seduta vicino a tantissime ceste nere, piene di rose rosse comuni che sarebbero state lanciate per il campo dopo la partita, era bellissima.

Eravamo in giro a zonzo durante la partita di quidditch, mi ricordo che Y/n si era seduta vicino a tantissime ceste nere, piene di rose rosse comuni che sarebbero state lanciate per il campo dopo la partita, era bellissima

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Mi ricordo che presi la sua macchina fotografica e le scattai una foto, lei mi chiede perché l'avessi fatto. La sua voce, e quella domanda mi presero alla sprovvista, in tutta sincerità le risposi con "perché sei davvero bellissima." o qualcosa del genere.

Lei sorrise, un leggero velo rosa le si posò sulle sue guance candide, dopo chiuse gli occhi e guardò in basso, il pavimento dove era seduta per l'esattezza. Mi ricordo ancora chiaramente la sua voce che disse qualcosa che mi scioccò.

"Come fai a dirlo? Ogni giorno vedi ragazze di gran lunga più belle, intelligenti, talentuose e addirittura più divertenti di me."

Non l'avevo mai vista così, in quel momento era vulnerabile, lei mi è sempre sembrata la ragazza più forte e speciale di Hogwarts, o che avessi mai conosciuto in generale. E non scherzo quando dico che si meriterebbe il mondo, perché è vero. Sono rimasto un attimo paralizzato, ero quasi arrabbiato per ciò che mi aveva appena detto.

"Dimmene una allora."

Lei rialzò lo sguardo, avevo di nuovo i suoi bellissimi occhi su di me.

"Di cosa? Di ragazza?"
"Sì. 10 galeoni che non riesci a trovarla."
"Hermione. Ora dammi i miei 10 galeoni."

Mi avvicinai a lei e mi sedetti di fianco alla sua figura, alla sua destra. Il mio braccio sinistro si allungò fino a raggiungere l'altezza della sua vita, ma non la toccai, non volevo farla sentire a disagio, perciò lo lasciai per terra, dietro di lei. Con l'altra mano però, misi dietro il suo orecchio una ciocca di capelli, un gesto che le fece girare la testa verso di me, che aspettavo solo di vedere i suoi occhi, brillanti come le stelle nel cielo.

Quando sono con lei sono smielato lo so, ma non posso farci niente.

"Y/n, la sai la differenza fra te ed Hermione?"

Lei non rispose, mi guardò e basta, ma i suoi occhi mi dissero di continuare.

"La differenza è che lei si sforza per essere la prima della classe, una so-tutto-io e tutto il resto. Tu invece riesci ad essere perfetta senza sforzi. Riesci a rendermi felice solo voltando la testa verso di me e guardandomi negli occhi. Tu sei speciale Y/n."

Per fortuna in quel momento mi sono fermato, stavo per spiattellarle tutto quello che provavo per lei.

Dopodiché lei appoggiò semplicemente la testa sulla mia spalla, e restammo così per un po', in silenzio, uno di quei silenzi stupendi, che contengono moltissime parole.

Non so perché lei mi faccia questo effetto, lo fa e basta. Ma a me sta bene così, mi fa sentire bene, e diverso, per una volta.

Poi ovviamente arrivò Baston a rovinare il momento.

Ero così immerso nei miei ricordi che non ricordo nemmeno cosa devo fare. Y/n stai giocando troppo con il mio cervello, prima o poi si scioglierà per colpa tua.

Devo sbrigarmi a raggiungere George, che sicuramente avrà preso gli ingredienti sbagliati. Ma perché proprio a me?

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