L'ARTE DI UNA PROMESSA (Completa)

CAPITOLO 4

Finita la prima giornata di università mi ritrovo ad un bar seduta tra Grace e Tailer, mi intrometto davvero poco nel discorso lasciando che chiariscano la cosa da soli
< Come ti chiami? > mi domanda poi Grace
< Come scusa? > ribatto io, che ormai avevo smesso di seguire il discorso da un pezzo e le tocca ripetere la domanda.
< Alice > rispondo io
< Alice...ci dispiace davvero tanto per oggi, non volevamo immischiarti in questa faccenda >
< E tanto meno darti fastidio tesoro > sorride Tailer
< Si...non importa, avete chiarito? > li guardo attentamente
Grace ha i capelli che le arrivano poco sotto le spalle di un castano molto chiaro quasi biondo, occhi molto grandi marroni a forma di cerbiatto e indossa una maglia rosa dentro ad una gonna celeste, facendola sembrare più piccola di qualche anno.
Tailer ha i capelli molto corti, un colore di pelle più olivastro rispetto a quello di Grace e al mio bianco cadavere, indossa una camicia rosa sbottonata sul davanti e un paio di jeans...non vorrei dare conclusioni affrettate, ma sembra essere gay.
< Sì dai, tutto risolto > risponde Grace
< Hai qualche amico all'università? ...Oltre noi! > sorride, è carino da parte sua considerarmi già una loro amica.
< No...voi vi conoscete da tanto? > domando
< Si, ci sopportiamo dalle medie >
< Inseparabili da all'ora! > sorride Grace
A primo impatto sembrano essere molto diversi tra loro, Grace appare più introversa, sulle sue, Tailer invece sembra essere molto più espansivo, ma  sembrano volersi molto bene.
< Wow...anche io ho una migliore amica, si chiama Recel > sorrido pensando a lei
< Università diverse? > chiede Tailer
< Si...> abbasso lo sguardo
< Bene perché adesso non ci andiamo a fare un giro tutte e tre? > si alza Grace
< Io veramente dovrei..>
< Andiamo Alice, ti abbiamo costretto a fare da arbitro, come minimo vieni a divertirti un po’ con noi > mi porge la mano Tailer per farmi alzare dalla sedia
< D'accordo > sorrido < e dove andiamo? >
< In un posto mozzafiato > sorride Grace

Camminiamo e camminiamo per quelle che mi sembrano ore, Tailer tiene il passo molto svelto mentre io e Grace gli stiamo dietro, nessuno dice niente a parte qualche mia lamentela e qualche battutina tra Grace e Tailer. Siamo circondati da grandi prati e odore di cavalli, non c'è nessuno in giro, qualche bambino che passa di tanto in tanto con la bici, il sole è davvero forte e io inizio a sudare.
< Non avete intenzione di uccidermi vero? > chiedo abbastanza seria
< No tranquilla > ride Tailer < siamo arrivati > ci fermiamo davanti ad una casa, io mi guardo intorno siamo ai margini di una strada da cui passano pochissime macchine.
 Alla nostra sinistra ci sono alberi, e pochissime case sparse qua e là con recinti e cani che corrono, alla nostra destra invece una schiera di case tutte uguali disposte l' una affianco all' altra.
< Siamo a casa tua? > domando guardando una di queste case
< No >
< E allora cosa siamo venuti a fare qui > domando
< La risposta si trova oltre queste case > sorride Grace
< Ok...mi fate paura >

Le case non sono molto alte e Tailer inizia ad arrampicarsi poggiando un piede su una pietra, scavalca così una sottile ringhiera che fa da recinto intorno alla casa, sale su delle scale che portano a quello che sembra essere un terrazzo, fa un lungo salto alla sua destra e  atterra su un tetto piatto...tutto in un millesimo di secondo
< Voi siete pazzi! > dico ridendo
< Allora ci stai? > mi domanda Grace sorridendomi.
< Certo! > in un attimo io e Grace raggiungiamo Tailer e proprio come mi avevano anticipato,
 mi si mozza il respiro. Ci sediamo tutti e tre per ammirare il sole che lentamente cala, provocando l'arrivo di quel leggero e fresco vento , davanti a noi una distesa di prato con fiori rossi si estende senza che l'occhio possa vederne la fine. Quanto mi sarebbe piaciuto avere la mia macchina fotografica adesso. < È bellissimo! > dico
< Lo sappiamo, veniamo qui spesso!  > dice Grace non staccando gli occhi da ciò che ha davanti
< Ma...è abitata la casa? > domando, loro si guardano e scoppiano a ridere...fantastico!