CAPITOLO 18

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Siamo tutte e quattro in macchina, Brandon alla guida con Recel accanto, mentre io e Thom dietro nei sedili posteriori. Siamo in viaggio da circa un' ora, lo stereo della musica  è  alzato quasi al massimo, cantiamo e ci dimeniamo tutti e quattro, ma io e Recel sembriamo essere le più prese dal momento. Alziamo le braccia, muoviamo il busto e la testa facendoci ricadere i capelli, più volte, sul viso, le nostre voci si sentono a stento fino a quando Brandon non abbassa quasi del tutto la musica.
< Ah ma state cantando!! > esordisce Brandon appena sente le nostre urla poco dopo aver abbassato la musica. Indossa una semplice maglia a maniche corte bianca che lascia intravedere la pelle scolpita sotto, un jeans strappato scuro e delle semplici scarpe bianche, i capelli li porta sempre abbastanza lunghi tenuti in maniera casuale, qualche ciocca ribelle gli ricade sui quegli occhi verdi-grigiastri, per poi spostarla con un colpo di testa, rendendolo davvero attraente. Non biasimo il fatto che Recel si sia innamorata di lui ma d'altro canto lei è bella quanto lui: i suoi occhi leggermente a mandorla, le labbra rosate molto carnose, le lentiggini posizionate sul viso, la sua pelle biancastra...vederli insieme, nonostante i caratteri molto diversi, sembrano essere fatti l'uno per l'altro.
< Cosa vorresti dire, non sono mica stonata! > lo fulmina, con tono scherzoso, Recel
< Tu dici? > si volta per guardarla qualche secondo accigliato, con mezzo sorriso sulla faccia
Lei non dice nulla ma tiene il suo sguardo, iniziando così una gara di sguardi che termina con una sua fragorosa risata  
< Non è giusto! > esordisce lei, guardando irritata fuori dal finestrino
< Non ti arrabbiare Girl...sei sicuramente portata per altro > sorride senza distogliere lo sguardo dalla strada.
< Ti ringrazio! > gli ringhia contro
< Sono proprio tremendi quei due > mi sussurra Thom all'orecchio
 Recel ha la testa poggiata al finestrino e Brandon allunga una mano verso di lei, per poggiarla nell'interno coscia, alla fine lei si volta concedendogli un sorriso, che ricambia anche lui.
< Si, lo sono > sorrido, guardandoli.

Appena arriviamo alla casa sul mare, presa in affitto a poca distanza dalla spiaggia, prendiamo posto nelle varie stanze. L'entrata si apre con un piccolo soggiorno, alla nostra destra un piccolo cucinino e un tavolino a quattro posti. Esattamente parallela alla porta d'entrata si trova un piccolo bagno e ai lati della casa le due stanze da letto, io e Recel prendiamo immediatamente posto in quella più grande mentre Thom e Brandon in quella leggermente più piccola.  
< Sapete...finalmente anche questa parte del mio coma si sta avverando > dice Recel mentre siamo tutte e quattro seduti al tavolo a mangiare pizza e birre.
< Che intendi? > domanda Thom accigliato
< Brandon mi promise che avrebbe reso reale tutto ciò che io mi immaginai durante il coma, e questo...ancora non era successo >  
< Recel nel suo coma ha sognato noi al mare > dico, pulendomi la bocca col tovagliolo.
< Hey Girl! > Brandon attira l'attenzione su di se <  racconta la parte più interessante...> lei lo guarda con sguardo interrogativo < la parte in cui ci sono io! Quando siamo restati chiusi in bagno >
< Che egocentrico > alza gli occhi al cielo < si...ci avete chiuso in bagno insieme > si rivolge a me e Thom < lui mi ha praticamente spinta contro il lavandino e ha cercato di baciarmi...>
< No! La tua prima versione non è stata questa...mi hai raccontato che stavo prendendo il dentifricio, che trovandosi proprio dietro di te mi sono avvicinato a te solo per afferrarlo....poi hai iniziato a cambiare versione ostinandoti a dire che ti volessi baciare >
< Si, perché volevi farlo > lo fissa con sguardo provocatorio
< No invece >
< Ero io in coma ed era mio il sogno...so quello che è successo > si imbroncia lei
< D'accordo voi due! Smettetela > intervengo
< Come ero io nel tuo sogno? > si intromette Thom
< L'aspetto completamente diverso, questo perché non ti avevo mai visto prima dell'incidente e perciò percependoti solo con  i discorsi di Alice ...ti ho immaginato ma seguendo un mio schema  
< Che figata! >
< Ah e le andavi dietro > aggiunge Brandon
< Davvero? > si mette a ridere lui < non ci posso credere...è assurdo > sembra pensarci < e...abbiamo mai fatto...cioè è successo qualcosa tra di noi o...>
< Se non la smetti di blaterare succederà qualcosa tra me e te > lo scruta Brandon in cagnesco
< D'accordo d'accordo > sorride lui alzando le mani in segno di difesa

L'ARTE DI UNA PROMESSA (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora