CAPITOLO 36

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Questa notte avendo dormito solo qualche ora, sono fuori dal letto già alle otto del mattino. Riuscendo ad avere maggior tempo mi preparo una spremuta d'arancia e dei pancake alla marmellata. Mi perdo a guardare il PC per poter finire gli ultimi dieci minuti della quinta puntata della serie " The Vampire Diaries".
Appena finisco la colazione, vado in bagno per farmi una doccia calda, indossare un jeans chiaro ed una canotta nera sopra. Lascio i capelli sciolti lunghi dietro la schiena e riesco perfino a truccarmi in maniera più accurata. Metto del correttore sotto gli occhi per coprire le occhiaie dovute alle poche ore di sonno, del mascara sulle ciglia superiori e del rossetto rosato sulle labbra. Appena finisco, lascio dei pancake sul tavolo per mia madre e mi dirigo fuori casa.
Mentre avanzo verso l'entrata noto Grace e Tailer parlare tra di loro. Io e Grace non ci sentiamo ormai da giorni e nonostante mi manchi non ho alcuna intenzione di fare il primo passo. Dopo avermi notata, si girano entrambi verso di me, Tailer sembra volermi dire con lo sguardo di avvicinarmi, mentre Grace tiene gli occhi bassi.
La prima lezione è quella di immagini digitali, per la prima volta da quando sono qui, mi ritrovo ad essere seduta qualche posto più lontano da loro e nonostante non li abbia vicini, costretta ad ascoltare i loro continui battibecchi e discorsi inutili, mi ritrovo comunque a seguire a stento la lezione.
Ogni volta che uno dei due si gira verso la mia direzione, abbasso lo sguardo velocemente fingendo di non averli fissati per tutto questo tempo. La lezione sembra essere durata davvero poco e mentre ci spostiamo tutti verso l'uscita, Grace e Tailer mi si avvicinano.
< Alice...> sento la sua voce dietro di me < ti va se dopo l'università andiamo sul tetto? > mi volto verso di lei che sembra essere arrossita ed estremamente a disagio.
< Si, d'accordo > annuisco

Siamo sopra il tetto, l'una di fianco all'altra ad osservare in silenzio il cielo completamente azzurro, gli unici suoni presenti in questo momento sono quelli di qualche uccellino poco più distanti da noi.
< Un giorno scopriremo ciò che il nostro occhio non riesce a vedere, laggiù > dice lei, indicando l’orizzonte e dopo minuti di silenzio.
< Si, sarebbe bello...> osservo la fine come per riuscire a scorgere anche un minimo dettaglio
< Mi dispiace > si volta verso di me < davvero...non volevo farti del male > riesco a poter intuire dal suo tono di voce e dal suo sguardo quanto sia sincera.
< Lo so...> abbasso lo sguardo < sei scusata >
< Mi sei mancata così tanto! > sorride saltandomi addosso per potermi abbracciare, ricambio la forte stretta e finalmente riesco a sentirmi meglio.
< Ti ho mentito...> si stacca da me, con sguardo serio < Non era vero quando ti ho raccontato del mio ragazzo estivo e non è vero che ti ho mentito perché mi sarei sentita una sfigata a dirti che non mi sentivo ormai con qualcuno da più di due anni > sbotta velocemente
< Okay...> corrugando la fronte < di cosa si tratta allora >
< Due anni fa, in terza superiore, conobbi un ragazzo...si chiamava Andrea > penso a quando Edoardo era intenzionato a voler raccontare una certa storia su Grace e lui. < Faceva quinta, due anni in più di me > ha lo sguardo basso e continua a fare disegni insensati col dito sui mattoni su cui siamo sedute < Tailer non faceva altro che dirmi che non dovevo fidarmi di lui...> sorride
< Il solito > rido alzando gli occhi al cielo
< Si, vero...solo che questa volta aveva ragione...ci rimasi insieme per tre mesi ero davvero innamorata di lui, mi faceva sentire protetta, unica, riusciva a farmi sentire davvero bene e poi...> si ferma
< Se vuoi puoi parlarmene qualche altro giorno >
< No, no > mi sorride tristemente < poi... rimasi incinta > posa lo sguardo su di me < avevo solo sedici anni io...> le scendono le lacrime dagli occhi
< Grace...> mi avvicino per poterla abbracciare < mi dispiace così tanto > pronuncio il più sinceramente possibile
Restiamo immobili in quella posizione per minuti, fino a quando con la testa non si accascia sulle mie gambe distese e proprio come fa una mamma quando cerca di consolare la propria figlia, le accarezzo i capelli.
< Lui non volle più vedermi...> prosegue < si arrabbiò e mi disse che dovevo abortire o avrebbe detto a tutti che ero solo una stupida bambina in cerca di attenzioni > ascolto quella confessione con le lacrime agli occhi.
< Si allontanò da me e io rimasi sola...completamente sola, Andrea cominciò a dire cose orrende sul mio conto a tutta la scuola, Edoardo era il suo migliore amico e ha incominciato a propormi di uscire con lui pensando fossi una ragazza facile. Mi hanno fatto passare anni infernali e Andrea continua a ricordarmi tutto ciò che io vorrei dimenticare... >
< Come è andata a finire poi? > domando
< Ho abortito...> il respiro mi si mozza in gola, posso solo immaginare ciò che ha dovuto passare quella piccola ragazza dal viso di bambola di porcellana. <...ho poi raccontato tutto a Tailer, dopo che le cose sembravano essersi calmate >. Penso a quanto io sia davvero fortunata ad averli incontrati, si aiutano a vicenda e ci sono sempre l'uno per l'altro. < Iniziai ad avere reazioni sempre più aggressive per ogni ragazzo che osava anche solo avvicinarsi a me...i miei mi mandarono da uno psicologo, probabilmente ho una specie di rifiuto verso il genere maschile e mi iscrissi a taybox per sfogare tutta la mia rabbia.
< Si...> sorride < non lo faccio a posta Ali > si alza per posare il suo sguardo sul mio < non riesco a fidarmi più di nessuno, non voglio rivivere quel momento...non voglio più stare così male >
< Grace > gli afferro la mano < nella mia vita ho avuto la possibilità di conoscere una ragazza davvero forte, lei e la sua famiglia hanno dovuto superare l'impossibile...e tu, tu sei esattamente come lei, sei forte...tanto ed io ti ammiro davvero, proprio come ammiro Recel>
< È la tua migliore amica vero? > domanda
< Si...> abbasso lo sguardo < io non so cosa avrei fatto nella tua situazione, posso solo immaginare e ogni cosa che dico, in questo momento, non sarà in grado di cambiare come ti senti ma...> le stringo la mano < io ci sono...hai me e Tailer e di noi puoi fidarti >
< Lo so > mi sorride
< Devi provare a cambiare le cose, fallo per te...non meriti di vivere nell'odio, nel senso di colpa e nella diffidenza >
< È davvero difficile...non saprei da dove iniziare, sono più di due anni che ci provo >
< Potresti iniziare con l'essere meno aggressiva coi ragazzi > sorrido < se non hai voglia di uscirci basta dire di no...ma non sono tutti come lui Grace...guarda Tailer, lui è magnifico e magari un giorno incontrerai una persona proprio buona come lui, non ti ostinare a credere che siano tutti sbagliati...prosegui a piccoli passi e vedrai che sono sicura che incontrerai una persona che ti amerà tanto e che sarà disposta a condividere tutto con te > le alzo il mento per poterla guardare < d'accordo? >
< D'accordo > sorride

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