Capitolo 28

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La Push.

Il tramonto ha sempre dato alla riserva una nota di mistero e magia. Micordo quando da bambino osservavo affascinato i colori caldi rifrangersi sullo specchio d'acqua che bagna le nostre coste come se fosse un incantesimo. Allora non comprendevo fino a che punto la magia fosse presente nella nostra casa.

Essere tornato e respirare ancora quest'aria salmastra mi fa comprendere fino a che punto tutto questo mi fosse mancato. E vedere Jacob sorridente con le sue sorelle e con suo padre mi fa capire che forse anche lui non vedeva l'ora di tornare, anche se per pochi giorni. Ci sono molte cose che mi mancheranno di casa mia, ma ormai so che per me è impossibile tornare a vivere qua.

Dafne, come Renesmee, non invecchierà mai. Pertanto, come i Cullen, sono destinato a vivere da nomade cambiando dopo pochi anni paese, continente ... Identità.

Non ho rimpianti. Tutto quello che voglio è Dafne e se decidessi di rinunciare a lei, avrei un rimorso tale da corrodermi l'anima. 

Troverò un modo di stare vicino alla mia famiglia. Ho la fortuna di avere mia sorella e mia madre che sanno tutto per cui a loro non dovrò giustificare la mia eterna giovinezza. Questa è una cosa che non mi dispiace. Il lupo che vive dentro di me è sempre stata una parte fondamentale ed importante per me. Per mia sorella era maledetta, per Jacob talvolta ingombrante. Prima di Renesmee, ovviamente.

<<Vieni con me Dafne.>> Leah prende per mano il mio angelo che sorridente la accontenta.

<<Dove andate?>> Mi intrometto.

<<Non cominciare Seth.>> Mi liquida con poco Leah, ma Dafne si avvicina a me e mi abbraccia.

<<Andiamo a prendere un caffè al bar qua dietro.>>

<<L'unico della riserva.>> Osserva Leah incenerendomi con lo sguardo. Sono contento che sia entusiasta di Dafne, ma deve capire che lei è mia.

<<Vuoi venire con noi?>> Dafne legge i miei desideri senza il minimo sforzo.

<<No, non vuole.>> Si intromette Leah che trascina fuori Dafne. Lei mi lancia un bacio e io sorrido come un bambino di fronte alla sua prima nevicata.

Mi avvicino alla finestra e osservo le due mie meravigliose ragazze passeggiare sotto i fiocchi di neve illuminate dalla luce dei lampioni che ormai hanno sostituito il sole, nella sera. Leah prende sottobraccio Dafne che le si avvicina forse per cercare un po' di calore vista l'aria fredda. Anche in Alaska cerca sempre un contatto con me per il freddo. Vorrei che mi toccasse per un altro tipo di calore. Nella mia mente appaiono subito immagini di me e Dafne a letto e subito il mio respiro si fa irregolare e pesante. Mi sembra di sentire le sue gambe lisce intrecciate alle mie. Quando riposa con la testa sul mio petto colgo l'occasione di stringerla a me per inebriarmi del suo profumo. Mi sembra di sentirlo anche ora sui miei vestiti. Ok, Devo darmi una calmata.

Dopo un tempo indefinito, il cellulare squilla e mi distrae dai miei pensieri indecenti

<<Ehi Jake.>> Rispondo prontamente.

<<Le ragazze sono al bar.>> Mi informa.

<<Lo so.>>

<<Quella stronza di tua sorella ha fatto irruzione in casa mia e mi ha strappato Nessie dalle braccia ... Letteralmente!>> Inveisce.

<<Dai Jake, dalle tregua! Non vedeva Nessie da un sacco di tempo. Lasciale divertire senza star loro tra i piedi per una volta.>>

<<Vabbè, lasciamo stare che è meglio.>> Cambia argomento <<Gli altri ci aspettano a casa di Sam e Emily.>> Aggrotto le sopracciglia preoccupato.

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