Capitolo 9

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Volterra.

Osservo la schiera di ospiti che si apre davanti a me. I vampiri dagli occhi gialli osservano guardinghi i movimenti intorno a loro. È la prima volta che mi trovo davanti a un vampiro che non ha gli occhi rossi, assetati ... Spietati. Incuriosita, faccio maggior attenzione alle loro espressioni e mi rendo conto che i loro volti sono segnati da un'umanità che non credevo possibile.

Tre cuori pulsanti sono entrati con loro nella stanza, non posso fare a meno di osservare la ragazza. È un ibrido come me, come le mie sorelle. La sua mano pallida è intrecciata a quella di un ragazzo dalla pelle più scura, non riesco a comprendere bene cosa sia. Il suo cuore batte molto più velocemente di quello umano, come il nostro del resto, ma è evidente che non può essere un ibrido.

L'altro ragazzo sembra simile a lui, anche se in un certo senso è diverso da chiunque abbia mai incontrato prima. È decisamente alto e ha le spalle tanto grosse da poter competere con Felix; ma mentre la stazza del vampiro mi intimorisce, lo sguardo penetrante degli occhi scuri di questo ragazzo sembra promettere protezione e ispirare fiducia. 

In un primo momento sono spaventata da questa sensazione. Io che mai mi sono fidata di nessuno sembra voglia affidarmi ad un perfetto sconosciuto. Ma quando mi sorride debolmente, quasi di nascosto alle persone presenti in sala, non riesco ad impedire alla mia bocca di fare lo stesso. Non riesco a non fissarlo chiedendomi chi sia questo ospite inatteso, questo bellissimo ragazzo venuto da chissà dove quando Caius prende parola:

<<Mio caro Carlisle, non sai che piacere vederti fare ritorno a Volterra tra le nostre mura.>>

Le parole di mio padre catturano la mia attenzione. Seppur con qualche difficoltà, allontano lo sguardo da lui per osservare meglio Carlisle, un vampiro che ha scelto di abbandonare la Guardia per vivere secondo regole tutte sue. L'invidia si insinua nella mia mente, spero un giorno di poter fare lo stesso.

<<Grazie della vostra ospitalità Caius.>> Risponde educatamente. Sembra che i due si confrontino da pari a pari e questo è sorprendente. Non sono molti i vampiri a cui è concessa questa libertà. Non sono molti i vampiri che hanno il coraggio di alzare la testa di fronte a mio padre.

<<La vostra visita è inattesa, ma senza alcun dubbio gradita.>> Mio padre saetta lo sguardo verso di me per un decimo di secondo e poi torna a parlare ai nostri ospiti. <<Come mai ci avete chiesto udienza?>>

Io fisso gli ospiti scettica: non sembrano venuti per chiedere aiuto o favori, si direbbe che vogliano spiegazioni. Giustificazioni del comportamento dei Volturi. 

Azzardando un'ipotesi, direi che qualcuno tra loro ha un talento che Aro brama da un po' di tempo. I Volturi devono aver toccato qualche nervo scoperto nella speranza di attirare qui questa famiglia. Sono una famiglia. Lo capisco dagli sguardi che si lanciano tra di loro, dal modo in cui si guardano le spalle a vicenda, dal modo in cui Carlisle osserva mio padre pronto ad attaccare se qualcuno toccasse anche solo un membro del suo clan. 

Questo senso di protezione io non l'ho mai provato. L'assoluta certezza che Caius si frapporrebbe tra me e una minaccia non l'ho mai avuta. In molti libri ho letto del calore del nido familiare, ma mai l'avrei ritenuto possibile per esseri come noi. Invece, quella ragazzina ha due genitori pronti a pararsi davanti a lei, al cospetto dei Volturi. Carlisle prende parola:

<<Sono qui per portare alla vostra attenzione un episodio sconcertante.>> Io lo guardo incuriosita, Aro dal suo trono gli sorride malizioso.

<<Parla amico mio.>>

<<Qualche giorno fa, una vampira con indosso il sigillo dei Volturi ha invaso la riserva dei Quileute.>> Mio padre lo interrompe subito:

<<Non siamo noi ad aver stretto un patto con i licantropi.>> Sussulto impercettibilmente, è questo che è il ragazzo? Un licantropo? Mio padre mi ha raccontato che le nostre specie sono nemici naturali dalla notte dei tempi e che molto tempo fa un Figlio della Luna lo attaccò mettendo a repentaglio la sua vita.

<<Non siamo qui per l'invasione in sé, ma per ciò che la creatura ha detto prima di morire.>>

<<È dunque morta?>>  Chiede Aro fingendosi triste, Carlisle si limita ad annuire. <<Cosa ha detto?>>

<<Demetri sulla mia scia li condurrà e per la vostra specie la fine sarà>> Cita testualmente, cala il silenzio nella sala.

Demetri, il segugio più strabiliante dei Volturi è stato nominato dalla ribelle. Il significato dell'avvertimento non è fraintendibile: la mia famiglia vuole la morte di questi licantropi. Per quanto i racconti di mio padre siano vividi e i suoi avvertimenti rimbombino nella mia mente, non posso fare a meno di provare inquietudine nei confronti di quel ragazzo.

Sensibile alle mie emozioni, Rea si avvicina a me guardandomi con gli occhi lucidi.

<<Tranquilla, non è niente.>> La rassicuro, sforzandomi di tenere a freno le mie emozioni affinché si tranquillizzi.

<<Aro, come tuo amico>> Dice ad un tratto Carlisle, parlando a cuore aperto <<sono qui per chiederti di abbandonare questa follia, i Quileute non rappresentano un pericolo per voi.>>

<<Mio caro Carlisle,>> Interviene Aro <<loro uccidono vampiri.>>

<<Solo quelli che invadono il loro territorio.>> Precisa l'ospite.

<<Sono dunque sacrificabili?>> chiede Caius indispettito, come se gli importasse della vita altrui.

<<Assolutamente no,>> Risponde educatamente <<ma fa parte del cerchio della vita. I vampiri uccidono gli umani. Gli umani sono protetti dai mutaforma.>>

Mutaforma? Non erano licantropi? Sono sempre più confusa. 

<<Voi conoscete meglio di chiunque altro quanto sia importante mantenere un equilibrio tra noi e gli umani. Il ruolo che rivestite è atto proprio a questo. RIMANERE NELL'OMBRA, SEMPRE. Non significa forse mantenere l'equilibrio tra il nostro mondo e gli umani? Senza di esso, le devastazioni rivelerebbero al mondo la nostra identità. Perché molto tempo fa proibiste la generazione di bambini immortali?>> Osserva negli occhi i tre troni, <<La loro sete non poteva essere dominata, sterminavano interi villaggi in pochi giorni ...>> un velo di tristezza attraversa gli occhi gialli dell'oratore <<Occorreva ristabilire l'equilibrio>>.

Mi volto verso mio padre che pensieroso osserva Carlisle, restiamo tutti in attesa.

--- fine ---

Commento dell'autrice:

Ehi G&Gs 🌹! 

In questo nuovo capitolo ritroviamo Carlisle che ci dà la sua visione delle cose. Con un approccio diplomatico e ben ragionato riuscirà a far cambiare idea ai Volturi?

Keep In Touch, intanto commentate e votate con le magiche stelline se vi va!!

Grazie

Parolealvento26

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