Capitolo 6

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Alaska.

Non posso credere di aver accettato. Non posso credere che al tramonto rivedrò i Cullen al completo. Non posso credere che rivedrò Jacob, dopo tutto questo tempo.

Non sono pronto per tutto questo, io sono venuto qui in cerca di informazioni. Non mi aspettavo di dovermi confrontare con Jake, con il senso di perdita che mi ha provocato il suo abbandono, con il vuoto che ha lasciato la nostra amicizia. 

Il dolore che mi ha provocato la nostra separazione è stato straziante, insopportabile ... Tanto che mi sono sempre chiesto se il legame con il branco non avesse intensificato la pena della separazione. Perfino Leah, che non ha mai particolarmente apprezzato Jacob, era affranta.

Ora sono qua su un divano che puzza di succhiasangue che fisso attraverso la vetrata il sole calare con una lentezza estenuante. Sam è venuto da La Push di corsa per poter parlare con i Cullen a nome del branco. Con mio grande sollievo non dovrò essere io a parlare con Jake. 

Al suo arrivo ha portato anche buone notizie, l'odore dolciastro lasciato nel bosco dalla straniera ha risvegliato il lupo di Paul, Jared ed Embry. Fantastico, tre dei migliori si sono di nuovo arruolati al branco. Non ho avuto il cuore di chiedere di Leah, per lei sarebbe tragico tornare a quattro zampe, ma da quel che mi ha detto Sam al momento parrebbe indifferente alla presenza dei vampiri.

<<Seth.>> mi chiama Sam, io continuo a fissare il sole <<Seth, non preoccuparti di Jacob - >>

<<Non sono preoccupato per Jacob.>> la mia voce mi tradisce tremando <<Sono preoccupato per la riserva, per Leah, per mia mamma, per Billy, per i nostri fratelli ... Per tutti loro.>> mi volto di scatto verso di lui <<Non mi preoccupa Jake.>> Sam incupisce un po' lo sguardo ma non aggiunge nulla.

Delle auto rallentano sul vialetto coperto di neve sul retro della casa e sento delle voci familiari in lontananza. Guardo il cielo dipinto di colori caldi e inspiro profondamente: è giunto il momento.

<<Grazie per averci accolto Carmen.>> la ringrazia Esme entrando. Quella donna è l'incarnazione della gentilezza. Non ho mai visto nessun'altra creatura, umana o meno, più cortese e attenta alla sensibilità altrui di lei.

<<Siamo una famiglia Esme, siete sempre i benvenuti in casa nostra.>> risponde lei <<In qualunque momento.>>

Sam mi guarda e si alza. Io lo imito senza dire nulla e mi volto verso i vampiri che entrano con il loro caratteristico incedere elegante. Una ragazza dagli occhi color cioccolato supera tutti con un sorriso smagliante venendomi incontro.

<<Seth! Che bello rivederti!>> si aggrappa al mio collo abbracciandomi, io la sollevo e la faccio volteggiare facendola ridere.

<<Anche per me Reneesme, sei cresciuta moltissimo.>> e rimettendola a terra la bacio in fronte con affetto fraterno. Ho passato molto tempo con lei da Charlie e alla riserva prima che se ne andassero e mi è mancata moltissimo.

<<Anche tu!!>> osserva da capo a piedi quasi non avesse notato il mio cambiamento prima.

Mentre Carlisle offre la sua mano a Sam che la stringe prontamente ringraziandolo per la tempestiva risposta alla nostra richiesta, Edward e Bella mi salutano sorridenti e mi chiedono di Charlie e Sue. Come stanno, se sono andati a pesca di recente, se chiedono di loro molto spesso ... solite domande di repertorio di figli in apprensione per i genitori non più così giovani. 

Le loro domande si disperdono in un brusio di sottofondo, poiché dietro Emmett vedo entrare Jacob che viene verso di me dopo aver dato una pacca sulla spalla a Sam prontamente ricambiata da un suo sorriso. Si avvicina a me, ma prima che possa fare qualsiasi cosa io lo precedo e gli offro la mia mano 

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