Capitolo 43

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Nota: Ricordatevi di lasciare un vostro parere nella sezione/capitolo Supernova! Grazie e buona lettura!

La Push.

«Allora, come sto?» Chiede Renesmee facendo una giravolta su se stessa.

È il sesto outfit che prova nel giro di pochi minuti, e le stanno tutti divinamente.

Nessie ha un fisico slanciato e molto esile, le sue curve sono proporzionate al suo corpo e per niente eccessive. Tutto questo rende la sua silhouette molto aggraziata ed elegante, con una vestibilità praticamente perfetta.

Il top color pesca, con lo scollo all'americana, sposa perfettamente la sua carnagione ed esalta i riflessi ramati dei suoi capelli. I jeans bianchi che spuntano da sotto l'orlo della camicetta sono semplici, e avvolgono le sue gambe in modo semplicemente perfetto.

Non che le altre opzioni fossero da meno, ma di tanto in tanto emerge questo lato insicuro di Renesmee che io trovo assolutamente ingiustificato.

«Stai divinamente Renesmee. Jacob non riuscirà a toglierti gli occhi di dosso.» La rassicuro maliziosa. Lei abbassa lo sguardo un po' imbarazzata, ma sta al gioco e mi risponde per le rime.

«Non temere Dafne, i tuoi sforzi saranno ben ripagati. Seth di strapperà quei vestiti, letteralmente!» Esclama ridacchiando.

Mi ha lasciata senza parole. In primo luogo, perché Nessie difficilmente è così esplicita riguardo a certi argomenti. In secondo luogo, perché io e Seth non abbiamo ancora fatto quel passo.

Sono passati mesi, ed io apprezzo che lui abbia aspettato che io mi prendessi i miei tempi. Ultimamente, però, quando le cose prendono una piega inaspettata, lui si allontana per riprendere il controllo. Il suo comportamento mi lascia un po' interdetta.

Sono stata più volte sul punto di chiederglielo, poi mi è mancato il coraggio. Così ho lasciato perdere.

Io, però, sono pronta. Io sono sua, da sempre.

«Ti ho lasciata senza parole?» Mi chiede divertita Nessie, riportandomi alla realtà.

«Beh, direi! Da quando sei così disinibita riguardo a certi argomenti?» Le chiedo curiosa.

«Da quando mio padre è abbastanza lontano da non sentire i miei pensieri.» Mi risponde risoluta.

Hai capito la piccola Nessie?! Essere figlia di Edward, per certi versi, deve essere sfiancante.

«Se vuoi posso proteggerti con il mio dono. In questo modo, potrai scatenare la tua fantasia!» La guardo arrossire, ma non contenta continuo «Oppure, Didi potrebbe indurlo a non leggerti più la mente!» Esclamo, come se avessi avuto l'idea migliore del secolo.

Ci voltiamo verso mia cugina divertite, in attesa di una risposta che non arriva.

La noto sul letto pensierosa, con in mano un giacchetto di jeans che liscia come se fosse un gatto. Il suo sguardo è perso, la sua mente in viaggio chissà dove. Sembra che qualcosa la preoccupi, non poco.

«Ehi Didi, sei con noi?» Le chiedo gentilmente, per non spaventarla.

Lei si rianima e si volta verso Renesmee, facendole mille complimenti per il suo abbigliamento e perdendosi in discorsi assurdi sull'armocromia.

Io e Nessie ci guardiamo e scoppiamo a ridere in faccia a Didi, che ovviamente si fa cupa in volto tutta offesa.

Mi avvicino a lei e le circondo le spalle con le braccia, mentre la nostra amica fa lo stesso dall'altra parte avvolgendole i fianchi.

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