La Push, giorno del Ringraziamento.<<Seth! Dai sveglia cucciolo!>>
La voce di Leah mi chiama da fuori casa e invade la mia mente ancora assopita, impreco nascondendo la faccia nel cuscino e mi butto giù dal letto rotolandomi poco elegantemente. Mi trascino in bagno in uno stato di semi coscienza e mi faccio una doccia per ricaricarmi. Esco dopo pochi minuti e mi soffermo sul riflesso che intravedo sullo specchio appannato. Sono cambiato dall'ultima volta che mi sono specchiato in questa casa: sono più alto e più grosso, ho un velo di barba che sta ricrescendo sulle mie mascelle. Sono cresciuto. Sono cresciuto perché i Cullen hanno lasciato lo Stato di Washington e io, a pezzi per la partenza di Jacob, mi sono trasferito a Honolulu per studiare ingegneria meccanica. Volevo studiare i motori, una passione scoperta da ragazzino giocando a sostituire pezzi di rottami con un amico, che poi è sparito nella nebbia per restare accanto al suo sole.
Ricordo ancora quando Jake sosteneva di non voler avere l'imprinting con nessuna perché non voleva perdere la facoltà di decidere chi amare, ma nessuno decide chi amare.
Se gli umani avessero potuto scegliere, Romeo avrebbe fatto a meno di amare proprio la figlia dei Capuleti causando solo un maledetto massacro.
Se i vampiri avessero potuto scegliere, Edward probabilmente non avrebbe amato la sua cantante.
Se i licantropi potessero scegliere, sarei riuscito ad amare almeno una delle ragazze con cui sono uscito durante questi quattro anni di college.
Invece ogni volta che la mia ragazza mi confessava il suo amore, io non riuscivo a dire altro che "Grazie" tutto imbarazzato. Allora la luce dei loro occhi si spegneva lentamente e a volte una lacrima rigava silenziosa una guancia. Mi odiavo per la sofferenza che infliggevo, tanto che per qualche tempo non mi permettevo di uscire con nessun'altra. Cercavo l'amore, un amore così intenso come lo avevo osservato a La Push, in disparte: la linea diretta con le menti dei miei compagni mi aveva dato un'idea chiara di cosa fosse l'imprinting, di cosa dovrebbe sentire un lupo innamorato e di ciò che invece io non sentivo, neanche lontanamente.
Quando sono tornato a casa, per qualche tempo spuntavano fuori amiche di amici o lontane parenti venute a trovare qualche membro anziano, ma sapevo che erano venute a trovare me. Sembrava quasi che la missione della tribù fosse far scattare il mio imprinting, assurdo.
Mi dispiaceva per le ragazze che si facevano chissà quanta strada solo per trovarsi davanti qualcuno che a stento ascoltava ciò che dicevano. Ogni tanto mi lasciavo convincere da una ragazza particolarmente bella. Così la portavo fuori a cena e poi a passeggiare sulla spiaggia, poi finivamo a letto insieme. Loro si dicevano sicure dei loro sentimenti e io allora mi tiravo indietro. Mentre Paul mi dava pacche sulle spalle orgoglioso del cucciolo del branco, gli anziani mi bastonavano imbarazzati dal mio comportamento. Così mi dispiacevo per le ragazze, per gli anziani che non sapevano cosa dire loro vedendole in lacrime, per mamma che arrabbiata tuonava che non mi aveva insegnato a trattare le donne come fazzolettini usa e getta.
Alla fine dell'estate sono scoppiato, ho urlato a tutti di lasciarmi in pace e sono scappato nel bosco. Quanto avrei voluto trovarmi a quattro zampe e fuggire dalla società civile per qualche tempo, non sopportavo più vivere così, mi sembrava di affogare. La sensazione era così vivida che spesso sognavo due occhi blu come l'oceano che mi inghiottivano trascinandomi negli abissi, una sensazione spaventosa di cui riuscivo a liberarmi solo con un urlo e un bagno di sudore. Rallentai senza rendermene conto e mi trovai in una piccola radura, il mio respiro era meno profondo e sempre più regolare ... Bene, mi stavo calmando. Sentii un fruscio dietro di me e mi voltai di scatto, era Sam, abbandonai all'istante la posizione di difesa.
<<Seth, va tutto bene?>> mi domandò preoccupato, lo fulminai con lo sguardo
<<Sam, non sono più il cucciolo del branco.>>
<<Lo so, non lo sei mai stato.>> mi disse solo per farmi sentire meglio
<<Cosa vuoi Sam?>>
<<Solo dirti che mi dispiace.>>
<<E per cosa?>> chiesi perplesso
<<Per la tutta questa storia, ho pensato che se avessi avuto l'imprinting ti saresti sentito meno solo.>>
<<Non mi sento solo.>>
<<Ti mancano e ti manca Jacob, lo so mancano anche - >>
<<Non provare a dire che mancano anche a te, perché so che non è vero.>> lo trafissi con lo sguardo disturbato dalla sua ipocrisia
<<Jacob era anche mio fratello.>>
<<Jacob non era solo mio fratello, era il MIO Alfa!>> ringhiai contro di lui, sul suo viso qualcosa si spezzò <<Scusa Sam, non intendevo - >>
<<Cosa vuoi che ti dica Seth?! Che Jacob è il legittimo Alfa del nostro branco?! Sì, lo è ... Ma lui non è più qui con noi, e mancare di rispetto a me non lo riporterà alla riserva.>>
<<Lo so.>> mormorai guardandomi i piedi rosso di vergogna. Ero ancora il cucciolo del branco dopotutto, mi comportavo come un adolescente arrabbiato incapace di combattere i propri demoni.
Per un momento non fui certo di aver pronunciato quelle due sillabe abbastanza forte perché lui potesse sentirmi, ma quando alzai lo sguardo Sam era di fronte a me e mi strinse in un abbraccio fraterno, come solo Jake era in grado di fare.
--- fine ---
Commento dell'autrice:
Ehi Guys&Girls🌹 (G&Gs 🌹)!
Vi è piaciuto il primo capitolo della mia storia1️⃣?
Seth è cresciuto ed è diventato uomo, ma sembra tormentato da un senso di incompletezza. A voi è mai capitato?
lasciate un commento e votate con le magiche stelline se vi va!!
grazie
Parolealvento26
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Sunrise: l'alba di un nuovo inizio.
VampireUna volta un saggio disse: "Consulta il padre quando è vivo, segui il suo esempio quando non c'è più", ma quando si è figlia di Caius Volturi seguire le orme del proprio padre è un invito alle tenebre. Seth Clearwater torna alla riserva dei Quileute...