Incendio

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Loki ebbe modo di constatare che i suoi amici se la stavano cavando abbastanza bene, contando che stavano combattendo contro un colosso alto due metri con tanto di armatura.

C'era Natasha che sfrecciava ovunque con in mano la Gemma di Fuoco, Tony che fuggiva da Thanos che lo inseguiva brandendo una bacchetta rotta, e Thor che frugava in un cassetto.

Loki si avvicinò al fratello, che sembrava molto concentrato nella sua opera.

- «Thor? Che stai cercando?» domandò il Serpeverde toccando il fratello sulla spalla.

Tony passò urlando accanto a loro seguito da Thanos, che aveva deciso di buttare l'ormai inutile bacchetta.

Thor si voltò, e appena vide chi era che lo aveva chiamato, spalancò gli occhi. «Loki! Ma allora sei vivo!» esclamò poi, stritolandolo in un abbraccio.

- «Non mi sembra il caso» borbottò Loki, ma Thor non lo lasciò andare.

Quando finalmente lo mollò, Tony aveva completato cinque giri completi per il perimetro della sala, sempre con Thanos dietro.

- «Ma dov'eri?» domandò il Grifondoro apprensivo.

Loki guardò lo specchio. Ebbe l'impressione che il ragazzo-specchio lo stesse osservando da dentro. «Nello specchio con lo specchio» rispose sogghignando.

Thor lo guardò male.

- «Sul serio!» esclamò Loki. Poi osservò Thor che aveva ricominciato a frugare nel cassetto. «Che cerchi?»

- «L'incantesimo per attivare la Gemma di Fuoco. Thanos deve averlo nascosto da qualche parte» spiegò Thor rovistando tra una serie di oggetti. Loki tra quelli notò un temperino, una penna d'oca, dei biscotti e un peluche.

Un sasso passò sfrecciando in mezzo a loro. Si girarono e videro un enorme buco nel muro. A quanto pareva, Tony si era avvicinato al muro e Thanos aveva indirizzato un pugno verso di lui, mancandolo.

Natasha si avvicinò ai due fratelli. Non sembrò sorpresa del fatto che Loki fosse sbucato dal nulla. «Ragazzi, smettetela di fare salotto e pensiamo a Tony. Credo si stia un po' stancando»

Loki osservò il Corvonero che sembrava stesse morendo. «Giusto»

Thor chiuse di scatto il cassetto. «Che si fa?»

- «Ora faccio vedere a Thanos che ho io la Gemma, così insegue me. Ora pensa che ce l'abbia Tony» rispose Natasha.

Loki storse il naso. «Non mi sembra una buona idea»

- «A me si» tagliò corto Natasha. Si mise al centro della sala e urlò, sventolando la Gemma di Fuoco: «Ehi, brutto scemo con la faccia viola, vieni a prendermi se ci riesci!»

Non fu una buona idea. Si voltò per fuggire, ma inciampò in un sasso di quelli che aveva fatto volare Thanos sfondando il muro.

Il mago oscuro le saltò addosso e la bloccò. Natasha fece in tempo a lanciare la Gemma addosso a Tony, che Thanos le rubò la bacchetta. «Bene» disse ansimando, puntandole la bacchetta che le aveva appena sottratto addosso. «Il gioco è finito. Se voi non mi consegnate quella Gemma, lei passerà un brutto guaio»

Natasha sembrava tutt'altro che terrorizzata: guardava Thanos come a decidere il modo migliore per ucciderlo. Forse stava pensando proprio a quello.

Ma Tony non sembrava fidarsi delle capacità omicide dell'amica, soprattutto perché Thanos la stava tenendo immobile e con una bacchetta puntata alla gola.

Quindi, dopo un occhiata rassegnata a Thor e Loki, Tony prese la Gemma e avanzò lentamente porgendola a Thanos, mentre la Serpeverde emetteva dei suoni strani della serie "non farlo o ti ammazzo".

Poi accaddero una serie di cose contemporaneamente: lo specchio dietro di Thanos esplose, purtroppo non ferendolo poiché aveva l'armatura, ma lo distrasse abbastanza da consentire a Natasha di dare un calcio sullo stinco al mago oscuro.

Natasha si liberò, diede un altro calcio a Thanos, poi si allontanò di corsa. «CHE ASPETTATE? LANCIATE UN INCANTESIMO!» urlò quando fu a distanza di sicurezza.

Tony aveva ancora la Gemma in mano e guardava imbambolato lo specchio esploso, mentre Thor e Loki si riscossero.

Insieme alzarono le bacchette e all'unisono pronunciarono lo stesso incantesimo: «INCENDIO!»

La potenza dell'incantesimo generò un esplosione che scaraventò via i ragazzi. Loki fece un volo di un paio di metri, poi atterrò sui pezzi di specchio ancora a terra.

Loki rimase ad aspettare, mentre il muro dietro di lui tremava pericolosamente. O forse era lui a tremare.

- «Wow, bravi!» esclamò Tony rialzandosi e massaggiandosi la schiena.

Thor tossì. «Che è successo?»

- «Credo sia morto» osservò Natasha. Loki vide che era caduta in piedi e non si era fatta nulla.

Tentò di rialzarsi, cercando di togliersi i pezzi di specchio dalla manica, ma ebbe l'impressione di essersi già tagliato in numerosi punti. Decise di non indagare.

Guardò al centro della sala. L'armatura di Thanos, ma senza il proprietario, troneggiava al centro della stanza, emettendo fumo nero.

Thor si stiracchiò. Era caduto sul cuscino. Evidentemente Loki era l'unico sfortunato ad essere finito sulla miriade di pezzi di specchio.

Poi realizzò.

Se lo specchio era distrutto, che fine aveva fatto il ragazzo-specchio?

Prese un pezzo di specchio, il più grande che trovò, e ci guardò dentro. Il suo occhio verde smeraldo ricambiò lo sguardo.

- «Ehi, Loki, cosa succed-» iniziò Thor, ma un rumore di passi lo interruppe.

Stane e Schmidt fecero il loro ingresso nella sala. «Cosa-» esclamarono non appena videro la scena che gli si parò avanti.

Tony li guardò furibondo. «Cosa lo dico io! Voi due, maledetti-»

- «Okay, Tony, abbiamo capito» lo fermò Natasha. Poi fissò Stane e Schmidt come a domandarsi in che modo ucciderli.

I due Serpeverde parvero decidere che non tirava una buona aria e dopo essersi scambiati uno sguardo corsero via a gambe levate.

I quattro ragazzi li guardarono allontanarsi.

- «Perchè non li abbiamo fermati?» domandò Thor dopo un po'.

Natasha sbadigliò. «Racconteremo tutto al preside, non ti preoccupare»

Loki continuava a guardare lo specchio. Il ragazzo-specchio, per quanto potesse essere irritante, li aveva salvati e si era sacrificato per lui. Loki decise che il suo sacrificio non sarebbe stato dimenticato.

- «Ehi, ragazzi! Vi ho raccontato cosa è successo nello specchio?»

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐩𝐞𝐥𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora