Natale

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Il giorno di Natale Loki venne svegliato da qualcuno che bussava insistentemente alla porta del dormitorio.

- «Arrivo» sbuffò alzandosi dal letto.

Era da solo nel dormitorio dato che tutti i maschi del primo anno erano tornati a casa per le vacanze, quindi non si preoccupò di poter svegliare qualcuno.

Il bussare si faceva sempre più insistente così Loki si affrettò ad aprire la porta e si ritrovò avanti la faccia arrabbiata di Natasha.

La parola "arrabbiata" e il nome di Natasha nella stessa frase non erano una cosa buona, quindi Loki decise di non fare niente che potesse farla infuriare di più.

- «Cosa succede?» chiese cautamente il ragazzo chiudendosi la porta alle spalle.

- «Succede che i tuoi cari compagni di stanza hanno trovato divertente riempire di Caccabombe il mio dormitorio» sbuffò Nat «Io li ammazzo quelli»

Loki sospirò di sollievo per non essere la causa del nervosismo di Nat e chiese: «Cosa hai intenzione di fare?»

- «Lo scoprirai oggi pomeriggio» sogghignò Natasha.

- «Allora perchè mi hai svegliato?» sospirò Loki.

- «Ti stiamo aspettando tutti, apriamo i regali in Sala Grande»

Loki notò che la compagna era vestita al contrario di lui che era ancora in pigiama, così si vestì e agguantò i regali per poi portarli in Sala Grande.

Non appena entrarono nella Sala vennero accerchiati da tutti gli altri.

- «Auguri fratello!» esclamò Thor dandogli una pacca sulle spalle che gli tolse il fiato.

- «Attento!» esclamò lui cercando di non far cadere la torre di regali.

- «Ce ne hai messo per svegliarti...» sbuffò Steve «Io mi sono svegliato alle 7, ed è anche più tardi del solito»

- «Alle 7?!?» chiese Tony «Io avrei dormito fino alle 10 se Bruce non avesse deciso di provare un incantesimo sulla mia maglietta»

- «Che fine ha fatto?» chiese Clint incuriosito.

- «Meglio che tu non lo sappia» borbottò Tony.

Fecero colazione e si misero a scartare i regali. Loki aveva ricevuto un orologio dai suoi genitori così scoprì che erano le 9 di mattina.

Hela inspiegabilmente gli aveva regalato qualcosa, ovvero un pacchetto di fazzoletti. A Thor la sorella maggiore aveva preso un libro chiamato "I fratelli terribili".

- «Seriamente?» aveva chiesto Loki quando il fratello glie lo aveva mostrato.

- «Io non ci voglio credere...» sbuffò Thor.

- «Io ho avuto un pacchetto di fazzoletti» gli ricordò Loki.

Continuarono a scartare i regali. Loki si ritrovò con parecchi libri nuovi e una felpa di Serpeverde, mentre il regalo più strano - dopo quello di Hela - fu quello di Tony che gli regalò dell'Amortentia.

- «Tony, è proibita» sbuffò Loki appena ebbe aperto il pacchetto.

- «Beh tantro nei guai mica ci vado io» esclamò Tony.

Loki alzò gli occhi al cielo.

Dopo aver posato il tutto nelle rispettive Sale Comuni, i ragazzi tornarono in Sala Grande dove erano apparse le decorazioni.

Sembrava che nevicasse grazie al tetto magico, vari alberi di Natale erano posizionati a intervalli regolari lungo il perimetro della stanza e vari scoppiarelli stanziavano sui tavoli.

Dato che erano in pochi ad essere rimasti ad Hogwarts per Natale, poterono mettersi tutti in un unico tavolo e passarono tutto il pranzo ad aprire gli scoppiarelli che ricomparivano non appena uno li apriva.

Natasha stava guardando con interesse un gavettone che le era uscito dallo scoppiarello, tanto che Loki cominciò a credere che tramava qualcosa.

Tony aveva ricevuto degli occhiali rosa glitterati e li stava indossando tra le risate di Clint e Thor, mentre Bruce era immerso nella lettura di un opuscolo che aveva trovato.

Steve stava disegnando sui fazzoletti la bandiera americana, mentre Natasha continuava ad osservare il gavettone.

Il pranzo passò così e dopo un abbondante abbuffata di tacchino i ragazzi uscirono e ingaggiarono un intrepida battaglia di neve che vinse Natasha poichè non si era bagnata affatto.

- «Perchè hai preso tutta quella neve?» chiese Clint a Natasha che effettivamente stava portando nel castello un enorme palla di neve.

- «Avrò la mia vendetta su Schmidt e Stane» disse risoluta la ragazza.

- «Vuoi una mano?» si propose Clint.

I due ragazzi portarono la neve fino allo sgabuzzino delle scope tra gli sguardi divertiti degli amici. Qui Natasha prese un vecchio calderone e ci infilò tutta la neve.

- «Di preciso cosa stai facendo?» chiese Tony.

- «Un gavettone enorme da spedire a Schmidt e Stane» rispose con soddisfazione Natasha.

- «È Natale!» gemette Bruce «Non puoi evitare almeno per oggi?»

- «No» fu la risposta secca della ragazza «Deve proprio sembrare un regalo di Natale, altrimenti non lo aprono»

I ragazzi si affaccendarono intorno al calderone uscendo ed entrando nello sgabuzzino ad intervalli per andare a recuperare oggetti da mettere nel gavettone.

- «Finito!» esultò Thor qun ora dopo.

Loki annusò il contenuto del calderone e storse il naso: «Puah! Fa schifo!»

- «Deve fare schifo» gli ricordò Natasha.

- «E...» cominciò Steve, ma venne interrotto dal rumore di una porta che si apriva.

- «Che sta succedendo qua dentro?» chiese Peggy Carter.

- «Come fai a sapere che eravamo qui?» chiese a sua volta Tony scrutandola con sospetto.

- «Beh sai, stavate urlando. Siete fortunati che non c'è quasi nessuno al castello altrimenti sareste già in punizione»

Peggy si sedette accanto a loro: «Quindi? Non avete risposto alla mia domanda»

- «Stiamo solo creando un enorme gavettone da spedire a Schmidt e Stane» rispose subito Steve.

- «Interessante» disse Peggy. Poi consegnò una pallina a Natasha. «Con questa esploderà non appena la avranno in mano»

Natasha sogghignò e, aiutata da Clint che aveva preso la situazione sul personale, infilò pallina e intruglio in due gavettoni.

Gli otto ragazzi uscirono dalla stanza, incartarono meglio che poterono i pacchi e li spedirono con due gufi della scuola.

- «Non ci resta altro che goderci il Natale allora!» esclamò Clint lanciando una palla di neve in faccia a Natasha.

La ragazza lo guardò furiosa, poi appallottolò della neve.

- «Ora non mi scappi!» sibilò per poi rincorrerlo nel parco.

Così passò il loro primo Natale ad Hogwarts.

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐩𝐞𝐥𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora