L'Hogwarts Express

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Il giorno della partenza Loki si alzò ancora prima che la madre venisse a svegliarlo.

Si sedette sul letto stropicciandosi gli occhi. Erano le 2 di mattina, e loro dovevano partire alle 3.

Il giorno prima si erano addormentati alle 6 di pomeriggio per essere riposati il giorno dopo, ma Loki aveva avuto problemi a dormire.

Oltre al fatto che gli dava fastidio tutta la luce che penetrava dalle finestre, si aggiungeva l'emozione della partenza.

E se fosse andata male? Se a Hogwarts non si fosse trovato bene?

Guardò l'orologio. Tra un quarto d'ora la madre sarebbe entrata in camera a svegliarlo.

Si alzò, accese la luce e guardò nel suo nuovo baule scolastico. Controllò che non mancasse nulla e il suo sguardo cadde sulla divisa ancora senza stemma. In che casa sarebbe capitato?

Decise di indossare già la divisa: non aveva intenzione di cambiarsi in uno scompartimento del treno.

- 2 minuti alla colazione.

Si stese sul letto. Fuori era ancora buio, l'unica luce era data da un lampione solitario.

- 1 minuto.

Loki indossò le scarpe e si posizionò avanti alla porta, trascinando con sé il baule.

Qualcuno aprì la porta della stanza.

- «Loki? Sei già sveglio?» chiese la madre notando il figlio già vestito.

Loki annuì.

- «non ho ancora finito di preparare la colazione, potresti andare a svegliare Thor?» domandò Frigga. Al cenno di consenso del figlio, la donna scese giù dalle scale.

Loki entrò nella stanza del fratello, accese la luce e lanciò un cuscino sul letto.

- «AIUTO!» urlò Thor alzandosi di scatto e cadendo dal letto.

Loki scoppiò a ridere vedendo il fratello avvolto tra le coperte a terra.

- «sono io, dobbiamo scendere a fare colazione. Oggi si va a Hogwarts» disse Loki lanciandogli un altro cuscino addosso.

- «questa me la paghi» borbottò il ragazzo biondo mentre Loki correva al piano di sotto.

Loki trangugiò in fretta e furia un succo d'arancia, mangiò un toast e si stese sul divano ad aspettare che gli altri finissero.

- «vai di fretta?» domandò Frigga ridendo.

- «no, ho sonno» mugugnò Loki. Era certo che si sarebbe addormentato in aereo.

Pochi minuti dopo tutta la famiglia era in automobile. Loki era vicino al finestrino e guardava fuori, Hela chattava con qualcuno, mentre Thor che era in mezzo ai due lanciava una pallina da una mano all'altra.

Un quarto d'ora dopo arrivarono all'aereoporto dove dopo aver fatto il check-in si sistemarono sui sediolini dell'aereo.

Avevano avuto un po' di problemi nell'imbarcare i bauli: i tizi del check-in non volevano farli passare, dicevano che erano troppo pesanti. Poi per fortuna erano riusciti a convincerli, ed erano saliti a bordo.

Loki si addormentò immediatamente.

Venne svegliato molto tempo dopo dal fratello che gli tirava i capelli.

- «non mi toccare i capelli!» sibilò Loki dandogli uno schiaffo sulla mano.

- «siamo arrivati» disse allegramente Thor.

Sbarcarono ed arrivarono alla stazione di King's Cross. Hela aveva sempre parlato di un muro dal quale si accedeva al binario 9 e 3/4, e Loki non vedeva l'ora di attraversarlo.

𝐓𝐡𝐞 𝐋𝐨𝐬𝐭 𝐒𝐩𝐞𝐥𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora