Capitolo 38

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PERCY'S POV

Dolore. [do-lò-re].

Stato o motivo di sofferenza, provocata da una realtà ineluttabile che colpisce o condiziona duramente il corso della vita.

Questa è la definizione della parola "dolore" sul vocabolario.

Ma il vocabolario non rende bene l'idea di un mal di testa lancinante, di un pugno nello stomaco o un braccio rotto.

Sinceramente, penso che il vocabolario sbagli nella maggior parte dei casi, o almeno quando si parla di sensazioni.

Ecco la mia versione:

Esistono diversi tipi di dolore, causati da motivi diversi e con intensità diverse.

Esistono i dolori in cui maledici te stesso per esserti tagliato con un pezzo di carta, aver sbattuto il mignolo del piede contro uno spigolo, aver chiuso il dito in un cassetto o in una porta... Li chiamo dolori "momentanei", sono intensi, ma nella maggior parte dei casi se ne vanno dopo qualche minuto e te ne dimentichi subito dopo, ma maledici te stesso in qualsiasi lingua esistente perché è colpa tua se adesso provi quel dolore, perché hai fatto qualcosa di stupido.

Esistono poi i dolori molto forti ed evidenti all'esterno, come la rottura di un osso, un livido, una ferita grave, o cose del genere. Il dolore è insopportabile. Con un solo sguardo anche la più stupida delle persone, può vedere che non stai bene. Questi li chiamo dolori "visibili".

Esistono, poi, anche i dolori "interni". Sono i dolori come il mal di pancia o il mal di testa, che possono essere semplicemente fastidiosi o talmente forti da diventare insopportabili, spingendoti a non aver neanche la forza di alzarti dal letto per un giorno intero. Se si è bravi, questo tipo di dolore lo si può mascherare, sfoggiando un bel sorriso sicuro, quando all'interno vorresti piangere o gridare.


Poi c'è lui. Il tipo di dolore che se sei fortunato non proverai mai nella vita.

Pensate a tutti i tipi di dolore che ho appena elencato. Adesso moltiplicate per cento. Beh, in questo modo avrete una minima idea di come ci si senta.

Con questo tipo di dolore soffri tanto, sia internamente, che esternamente, come se qualcuno ti stesse dando tanti pugni nello stomaco, mentre hai le ossa rotte ad entrambe le braccia, il mal di testa che ti uccide e un maledetto taglietto sul dito che pulsa e dà fastidio più di qualsiasi altra cosa.

Vorresti piangere e urlare allo stesso tempo e non hai nessuna voglia di fare niente, come nei "dolori interni", in più, vorresti maledire te stesso per quello che hai fatto, come nei "dolori momentanei".

Quando stai male per questo tipo di dolore non riesci a mascherarlo: hai le occhiaie, gli occhi iniettati di sangue, il mal di testa e un forte dolore al petto.

Soprattutto, non passa in fretta nel giro di qualche minuto come i "dolori momentanei". Questo tipo di ferita, la più dolorosa, può guarire in qualche giorno se si è fortunati, in qualche settimana o mese, o non guarire per tutta la vita. In qualsiasi versione, però, questo tipo di ferita lascia un segno, una cicatrice. C'è un motivo se si usa un'espressione in particolare per definire questo tipo di ferita, ma ve la dirò dopo.

Con questo tipo di dolore si percepiscono tutte quelle sensazioni che ho citato prima, ma in contemporanea. Il "dolore interno" ti provoca una specie stretta allo stomaco, ma si percepisce più in alto, vicino ai polmoni, a sinistra.

Avete localizzato la zona toccata dal dolore di cui vi sto parlando? Ormai credo che abbiate capito.


I still need you ~ PercabethDove le storie prendono vita. Scoprilo ora