Capitolo 17

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ANNABETH'S POV

Non potevo dire a Percy che lo stavo evitando per paura che non sarei più riuscita al trattenermi dal piangere...

Baciarlo era stato meraviglioso, ma avevo troppa paura che a lui non fosse piaciuto e che adesso volesse parlarmi della questione "solo amici"... Lo sapevo! Avevo rovinato la mia amicizia con Percy, che in quel momento era una delle poche cose reali della mia vita, per colpa di una stupida cotta da liceale che andava avanti dall'infanzia...

L'amicizia con Percy, una delle poche cose reali della mia vita in quel momento, rovinata da un'illusione irreale di una bambina di otto anni fissa nella mente di una ragazza di diciassette...

Quel giorno ero uscita dieci minuti prima di casa per evitare di incontrare Percy e di evitare di stare da sola con lui...

Mentii a mio padre, dicendo che avrei dovuto incontrare Piper per parlarle di una cosa fuori scuola e che quindi sarei dovuta uscire prima. Odiavo mentirgli, ma dirgli la verità sarebbe stato peggio.

Ovviamente non avevo avvisato Percy perché altrimenti mi avrebbe detto che sarebbe venuto comunque ad accompagnarmi.

Nel cortile fuori scuola non c'era ancora nessuno quando arrivai, perché mancavano ancora venti minuti circa, quindi mi misi in un angolo a ripetere le cose da studiare.

Dopo un po' arrivarono Jason e Piper, ma non si accorsero subito di me, quindi rimisi il libro nello zaino e li raggiunsi.

"... Non vedo l'ora che succeda! Secondo te come glielo chiederà? Cosa ha detto che vuole fare?" chiedeva Piper al suo fidanzato, ma io non avevo capito di cosa parlassero.

"Non lo so... Non mi ha detto molto... Ma secondo me si comporterà con il suo solito modo, cioè impazzire alla presenza di An..."

Jason smise di parlare quando mi vide arrivare e sembrò paralizzarsi, ma poi disse: "Ciao Annabeth! Come va?" dal suo tono sembrava preoccupato che avessi sentito qualcosa di troppo, ma io non avevo capito molto in realtà.

"Bene..." dissi squadrandolo con gli occhi, poi continuai: "Di cosa parlavate?"

"Oh, niente di importante..."

Avevo capito che parlassero di qualcosa che riguardava me, ma in quel momento non ero molto in vena di capire che segreti avessero quei due e lasciai perdere.

Chiacchierai con i miei amici fuori alla porta di ingresso di scuola per un po', ma notai che un uragano stava venendo nella nostra direzione e quando si avvicinò di più notai che fosse Percy... Non potevo vederlo, perché mi sarei comportata come una stupida, probabilmente cominciando a piangere per tutto quello che era successo...

"Ciao!"

Cercai di sembrare fredda e distaccata salutandolo con un cenno.

Il mio sguardo ricadde sulle sue labbra e pensai al momento in cui le mie le avevano toccate... Dopo un giorno intero passato a pensarci, ancora non riuscivo a realizzare di averlo baciato.

"Allora... perché sei uscita prima oggi e non mi hai avvisato? Sai... esistono i telefoni e i messaggi, che sono una cosa molto utile..."

"Ehm, forse perché non volevo che lo sapessi?" avrei voluto rispondere.

Come dici al tuo migliore-amico-per-cui-hai-una-cotta-da-quando-sei-piccola-e-che-hai- baciato-ad-una-festa che sai che ti sta per fare il "discorso da friendzone" e vorresti semplicemente negare tutto? Semplice. Non glielo dici e lo eviti.

"Cavolo! Mi sono dimenticata di avvisarti che oggi... oggi... avevo chiesto a Piper di incontrarci dieci minuti prima fuori scuola, perché le dovevo parlare di una cosa..." inventai una scusa, e guardai Piper disperata, sperando che sostenesse il gioco.

I still need you ~ PercabethDove le storie prendono vita. Scoprilo ora