POV PERCY
Io ed Annabeth avevamo deciso di continuare a fingere di aver litigato fino al ballo, che sarebbe stato quattro giorni dopo.
Era il secondo giorno di finzione, quando a mensa, Piper interruppe il silenzio imbarazzante, sussurrando ad Annabeth: "Ehi, lo sai che piaci a Trevis Stoll? Mi ha chiesto aiuto per invitarti al ballo...". Le parlò sussurrando, ma con un tono di voce abbastanza alto da farmelo sentire, come se volesse che io ascoltassi. Non ne capivo il motivo, ma ero curioso e lieto di poter sentire la conversazione. Volevo sapere cosa avrebbe risposto la mia ragazza...
"Piper, non voglio andare a quel maledetto ballo con nessuno" le rispose, senza guardarla.
"Ma andare al ballo ti aiuterebbe a distrarti..."
Sapevo che stesse alludendo a me, ma perché sembrava che volesse renderlo evidente? Ai suoi occhi dovevo apparire depresso, perché voleva rendermi ancora più depresso?
"Piper, non lo so..."
"Dai, Annabeth... Ti farà bene..."
Sbuffai, per far capire che la mia rabbia stesse salendo sempre più, ma non contro Annabeth, perché sapevo che non avrebbe accettato, contro Piper: lei era una dei pochi amici che mi ero fatto in quei mesi di scuola e mi stava palesemente facendo soffrire di proposito.
Come si mi avesse letto nel pensiero, Annabeth mi guardò, cercando di tranquillizzarmi. Ci riuscì. Lei riusciva a cambiarmi umore con un solo sguardo.
"Piper, ti ho già detto che non ho molta voglia di andarci, non insistere..." rispose.
"Ah, va bene..." si rassegnò lei.
Finita la giornata, mi stavo dirigendo al luogo dove io e Annabeth avremmo potuto camminare insieme senza essere visti, ma sentii qualcuno tirarmi per il polso, quindi mi girai per capire chi fosse e vidi Rachel.
"Rachel, che c'è?" chiesi.
"Percy, ti volevo chiedere una cosa..."
"Sì, dimmi"
"Volevo chiederti se vuoi venire al ballo con me" disse diretta e senza giri di parole.
Perché Rachel mi stava chiedendo di andare al ballo con lei? Le piacevo e non me lo aveva mai detto? Perché voleva chiederlo al "Percy depresso per essere stato rifiutato da Annabeth"? Perché non ci aveva provato prima?
Tante domande senza risposta vagavano nella mia mente, mentre anche Rachel aspettava una risposta, quindi mi concentrai sulla sua domanda, invece che sulle mie.
Non volevo ferirla perché era mia amica, quindi cercai di essere gentile quando le risposi: "Rachel... Io non posso venire al ballo con te... Mi dispiace"
Lei cambiò espressione, diventando confusa. "Ah, perché?" mi chiese.
"È che a me piace un'altra ragazza e non vorrei illuderti..."
"Va bene... Ma devi dirmi chi è, altrimenti la prenderò come una stupida scusa per non venire al ballo con me" disse incrociando le braccia.
"Ehm, la ragazza che mi piace è Annabeth..." ammisi.
"Me lo aspettavo Jackson, sei così prevedibile" mi disse dura, come se improvvisamente fossi diventato la persona peggiore del mondo. Evidentemente si stava un po' arrabbiando.
"Mi dispiace, Rachel... Non era mia intenzione ferirti, ma non sapevo neanche di piacerti..." tentai di giustificarmi.
"Ah sì, Jackson? Come puoi non averlo capito? Ti ho dato dei segnali evidenti da settembre, ma a quanto pare dovevo essere più diretta per fare in modo che mi parlassi..."
Se prima mi sentivo abbastanza "giustificato" per quello che le stavo facendo, adesso non più e mi sentivo un completo idiota: Rachel mi aveva dato dei segnali per farmi capire che le piacessi e ai suoi occhi era sembrato che li avessi notati ma ignorati completamente di proposito... Come avrei potuto farle una cosa simile? Se li avessi notati gliene avrei parlato, e le avrei detto che la vedevo solo come un'amica.
"Rachel... Io non avevo proprio capito... e credimi se ti dico che mi sento uno stronzo per come ti ho fatto sentire"
Aveva ancora le braccia incrociate e lo sguardo arrabbiato, ma sembrava che fossi quasi riuscito a convincerla.
Infatti, rispose: "Sei proprio un idiota, Jackson..." però dal tono avevo capito che non fosse più arrabbiata quanto lo era poco prima. "Comunque, sei fortunato ad essere ricambiato dalla persona che ti piace..." continuò. Questo mi fece sentire in colpa, ma non potevo fare niente per rimediare e il che mi fece sentire ancora peggio.
Arrivò Annabeth e non sapevo più come comportarmi. Erano abbastanza amiche, ma era evidente che entrambe portavano rancore per l'altra e questa cosa rese il tutto molto imbarazzante.
"Ciao, Annabeth" disse Rachel, ancora arrabbiata con lei, come se quella situazione fosse colpa sua.
"Ciao, Rachel... Perché mi guardi così?"
"Oh, niente" rispose, mostrando un sorriso abbastanza finto. Aggiunse un "Ciao, ragazzi" ancora più finto e se ne andò.
"Di che parlavate?" mi chiese Annabeth.
Dovevo dirle che Rachel mi aveva appena invitato al ballo? Mi risposi di sì, perché tanto avevo rifiutato.
"Ehm... mi ha chiesto di accompagnarla al ballo, ma ovviamente ho rifiutato..."
Annabeth fece una strana espressione che non riuscii a decifrare e rimanemmo in silenzio per qualche secondo.
"Cosa le hai detto per rifiutarla?"
"Le ho detto che mi piaci tu, ma senza dirle che in realtà stiamo insieme"
Mi venne in mente che Piper avesse proposto ad Annabeth di andare al ballo con Travis Stoll, quindi c'erano due persone che volevano andare al ballo con uno di noi due, ed entrambi avevamo rifiutato. Sembrava che il mondo non volesse che io ed Annabeth stessimo insieme.
"Ah, va bene..." rispose Annabeth, in maniera fredda.
Perché quel giorno avevo tutte le ragazze contro di me? Prima Piper, che propone alla mia ragazza di andare al ballo con un altro, poi Rachel che si arrabbia con me perché non provo i suoi stessi sentimenti... Infine Annabeth che sembra arrabbiata, anche se ho appena rifiutato un'altra ragazza dicendo esplicitamente che mi piacesse lei... Cosa avevo fatto di male?
"Ehi, perché ti comporti così? Perché sei arrabbiata con me? Non ho fatto niente di male!" risposi dopo qualche secondo in cui camminavamo in silenzio.
"No, Percy... Tu non hai fatto niente, solo che stavo riflettendo sul fatto che Piper mi ha chiesto di andare al ballo con Travis e Rachel l'ha chiesto a te... Non ti sembra un po' strano?"
"Ah, ma quindi non sei arrabbiata con me..." dissi sorridendo, poi continuai: "Comunque anche a me sembra strano, ma agli occhi degli altri siamo due persone che hanno appena litigato, penso sia normale che qualcuno provi a invitarci al ballo..."
"Forse hai ragione..."
"Wow! Annabeth Chase dice che qualcuno che non sia lei abbia ragione... Che cosa strana" scherzai io.
Lei rise e poi ricominciammo a camminare parlando di altro.
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I still need you ~ Percabeth
Fiksi PenggemarLe giornate della mia vita erano tutte uguali e si svolgevano quasi sempre allo stesso modo, ma a me piaceva, non volevo che cambiasse una sola virgola. Ma nella mia vita, a cambiare, non fu solo una semplice virgola. Mi chiamo Annabeth Chase e vi r...