"La cosa più bella è che quando canta davanti a milioni di persone so che ogni parola e ogni nota sono per me. E' come se gridasse al mondo intero il suo amore per me.
Louis"
2010 -LOUIS
Non era vero. Non era successo. Non avevo baciato un ragazzo, un maschio.
Ero esattamente dove mi trovavo prima di andare a cercare un luogo più appartato per provare la canzone. I ragazzi erano gli stessi, gli stessi volti agitati, stessi indumenti; anche il palco era lo stesso, stesse luci, stesse assi di legno, stessi oggetti di scena... eppure mi sembrava tutto completamente diverso.
Era una mia impressione o mentre ciondolavo sul posto tutti avevano gli occhi puntati su di me? Feci mente locale e pensai a quale aspetto potessi avere in quel momento: guance arrossate, febbricitante, occhi vispi e la mano destra a sfiorarmi le labbra ancora leggermente arrossate.
Che cosa diamine era successo? Era successo tutto così velocemente e intensamente che riuscivo a malapena a ricostruire il bacio in ordine cronologico. Sapevo solo che mi ero ritrovato con le mani tra i suoi capelli ricci che desideravo toccare da giorni, le labbra incollate alle sue, le lingue intrecciate e il respiro rapido.
Perchè me ne ero andato? Come? Stavo letteralmente impazzendo.
Io non baciavo ragazzi. A Doncaster c'era Hannah che mi aspettava fiera di quello che avevo realizzato. Sarei dovuto tornare da lei in quel preciso momento, abbracciarla e baciarla dolcemente... e invece mi ritrovavo lì a pensare al bacio più bello che avessi mai ricevuto, non da lei o da qualiasi altra ragazza.Da un ragazzo.
Non baciavo ragazzi, non ero attratto da altri maschi! Mi ripetevo come un mantra...
Mentre ripetevo quella frase nella mia mente per autoconvincermi che quel momento era solo stato dettato dall'empatia che si era creata, vidi Harry raggiungere un gruppetto di ragazzi nell'angolo destro del palco. Non ci parlò neppure, vi si accostò e basta. Il suo aspetto non era migliore del mio: i capelli erano ancora scompigliati e le gote arrossate mi rimandavano immagini della nostra vicinanza di poco prima. Il suo mugolio mi era arrivato dritto in gola e al ricordo ancora vivo sentivo qualcosa agitarsi nello stomaco e un po' più in basso... deglutii rumorosamente.
Ero etero al 100 per cento e Hannah era adorabile e mi piaceva. Non mi piacevano i ragazzi, non baciavo altri maschi... ma ero attratto irrimediabilmente da Harry Styles.
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Avevo deciso che, per la mia salute mentale e per riuscire al meglio nel provino, avrei dimenticato tutto.
Avrei accantonato Harry Styles, i suoi riccioli e le sue labbra, in una zona remota della mia testa.
Fortunatamente non risultó così difficile dato che l'ansia pre- palco aveva cominciato a montare nel petto. Ormai ero il prossimo della lista.
Mi ero avvicinato al backstage solo per il mio turno: non avevo voluto vedere e sentire nessun provino. Ero rimasto in un corridoio semibuio per tutto il tempo. La musica e le voci arrivavano ovattate attraverso le pareti.
Mia madre e mia sorella erano venute per supportarmi nell'ultima fase di bootcamp, ma le avevo scaricate all'entrata. Non ero stato entusiasta di vederle e riabbriaciarle come pensavo. Avevo giustificato la mia aria un po' cupa con la mia ansia crescente... in realtà mi sentivo sporco.
Mi sembrava che mia madre abbracciasse, in quel momento, un figlio diverso. Avevo anche pensato di chiamare Hannah per lenire il senso di colpa, ma avevo lasciato perdere l'idea per esercitarmi ancora sulla canzone.
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Alwaysinmyheart - Larry Stylinson
Fanfiction2010 - The X Factor - La vera storia di Harry Styles e Louis Tomlinson Il tempo non esiste, il tempo è soggettivo. L'attimo si dilata in base all'osservatore. Il tempo è interconnesso all'evento e al soggetto che lo vive. Questa è la versione fi...