Prologo

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La vera storia di Louis William Tomlinson e Harry Edward Styles.

Mi piace pensare di essere stato suo fin dall'inizio, e che lui sia stato mio.

Ma dovremmo essere in una condizione privilegiata per farlo, e non lo siamo.

E non ci siamo mai appartenuti veramente, perchè qualcos'altro rivendicava la nostra persona; ma allo stesso tempo nessun'altro potrebbe ambire al possesso dell'anima di Harry, né al possesso della mia.

La mia anima è sua, perchè la mia anima è Harry.

E la sua anima è mia, perchè c'è un filo rosso che ci lega, ed inspiegabilmente, anch'io sono la sua anima.

Nessuno può ambire al possesso di qualcosa che appartiene uno all'altro.

Nessuno.

Non quelli che pensano di conoscerci, né quelli che pensano di averci salvato, né quelli che l'hanno fatto veramente.

E neppure coloro che pensano di essersi arricchiti di Harry Styles, di essersi appropriati di qualcosa che appartiene e apparterà sempre a lui.

Che non sanno quei mendicanti di vita cosa vuol dire essere amati da Harry Styles.

Questa è la mia condizione privilegiata.

"Mentre passa il nostro tempo

Le nostre vite dominate dalla tradizione, superstizione, falsa religione

Per il dolore che impregna il nostro splendore

Se c'è un punto fermo

se c'è una ragione per vivere o morire

Se c'è una risposta alle domande che ci sentiamo obbligati a porci

Mostrati, distruggi le tue paure, togli la maschera

Oh sì continueremo a provarci

A percorrere quel sottile confine

Fino alla fine dei tempi"

-Innuendo, Queen


2013 - LOUIS

Stavo camminando avanti e indietro nella stanza da più di venti minuti. Mi ero fermato davanti allo specchio per scostarmi i capelli dagli occhi.

Dov'era il mio stupido cappello?

Ricominciai dall'inizio, in modo meccanico.

Avanti e indietro. Destra. Sinistra. Finestra. Specchio. Tavolo.

Sul ripiano in legno era posato un foglio stropicciato e una matita. Qualche parola sulla carta e in mente una melodia con la quale non riuscivo a farle coincidere.

Tenevo il ritmo con la matita e il piede...tum, tum, tum...you,and,I...

A quel punto mi alzavo e andavo a sedermi davanti alla tastiera.

Suonavo la melodia e con l'altra mano leggevo le parole abbozzate sul foglio sgualcito tentando di intonarle. "You and I..." Sussurravo con la musica "...want to be forever, want last forever."

Mi bloccai.

La canzone era l'inno.

L'inno all'amore che vorrebbe essere illimitato, ma che è costretto da qualcosa di più grande.

Alwaysinmyheart - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora