L'importanza di un attimo, secondo o ora che sia, la comprendi dopo.Quando sei indeciso se riviverlo o scoprire come continua.
La domanda è 'Gli dai più valore nel primo o nel secondo caso?'
Louis non la pensa nè in un modo, nè nell'altro.
Louis capisce di aver dato importanza all'attimo, quando cerca di riviverlo ancora, dopo.
Louis cerca ancora gli occhi di Harry.
2010 - Manchester Central - LOUIS
Quella maledetta cravatta mi stava strozzando.
Perchè mi ero lasciato convincere ad indossare quella cosa infernale invece di mettere una delle mie semplici magliette a righe?
Mi sarei sentito più a mio agio.
E invece ero lì, su uno dei palchi più ambiti di tutto il mondo, con gli occhi dei giudici puntati addosso, davanti a migliaia di persone a guardarmi, mentre tentavo di fare profondi respiri per non rimanere soffocato dalla cravatta.
Sicuramente anche il giudice che aveva il mio stesso nome l'aveva notato perchè mi sorrise con fare amichevole prima di giudicare la mia performance e sentenziare il mio futuro.
Mi tremava un po' il labbro inferiore: sapevo di non aver dato il meglio di me, che non avrei dovuto trascinare le parole alla fine, che avrei dovuto smorzare il tono sul me, che avrei dovuto indossare la mia fottuta maglietta a righe.
Maledizione.
Me ne stavo lì, in piedi, pensando a come far entrare la giusta quantità di ossigeno nei polmoni mentre i giudici snocciolavano frasi di circostanza, più tra di loro rivolti a me.
Ne captavo solo la metà in realtà: era come se seguissi la scena da una delle telecamere sopraelevate.
Guardai il pubblico: centinaia di ragazzi, uomini e donne strepitanti. Come si faceva ad essere naturali davanti a così tante persone? era davvero necessario dover rimanere lì in piedi, aspettando un giudizio inevitabile, pubblicamente?
Improvvisamente non mi piacque più essere al centro dell'attenzione, volevo scomparire e mi chiusi nelle spalle, aspettando l'inevitabile 'Per me è no'.
"Per me è sì."
Era stato il giudice col mio stesso nome a parlare, e io non lo sentii bene, perchè non volevo crederci.
"Anche per me è sì." Ripetette la voce femminile; non riuscivo neppure a scontornare i volti tanto era agitato, perchè erano già due risposte affermative e quindi ce l'avevo fatta.
"Hai tre sì, Louis."
Confermò Simon Cowell, sconvolgendo per sempre il mio mondo.
Il suo era un sì diverso. Era il sì che mi avrebbe cambiato la vita, ma lui non lo sapeva.
E non lo sapevo neppure io che quel sì era l'inizio, per me, di qualcosa di più grande di un percorso ad The X Factor.
Era il sì che mi avrebbe portato in alto con la testa alta, e poi me l'avrebbe fatta abbassare tante volte, pur di continuare a riceverlo.
Pensavo di star immaginando il boato della folla e il sorriso sul volto di Nicole Scherzinger, le ero davvero così vicino?
Ripresi in un attimo cognizione di quello che mi stava accadendo intorno.
STAI LEGGENDO
Alwaysinmyheart - Larry Stylinson
Fanfiction2010 - The X Factor - La vera storia di Harry Styles e Louis Tomlinson Il tempo non esiste, il tempo è soggettivo. L'attimo si dilata in base all'osservatore. Il tempo è interconnesso all'evento e al soggetto che lo vive. Questa è la versione fi...