Capitolo 37- Ellie puzza

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Giovedì. Questo vuol dire media day, track walk e serata bowling con gli altri. Il bello di essere in ferie è non dover rispettare gli orari della squadra, solitamente al giovedì ci presentiamo al circuito all'apertura, alle otto, ci chiudiamo nel motorhome per discutere alcuni dettagli e, dopo la track walk, passiamo dal garage prima della riunione con i piloti. Per oggi la mia sveglia suona ad un orario ragionevole, siamo in piedi per le nove, Javi è già vestito e su di giri.

<< Da quanto sei in piedi? >> domando stiracchiandomi

<< Un'oretta più o meno >>.

<< Perché non mi hai svegliata? >>

<< Ci ho provato ma mi hai tirato un pugno >> ridacchia.

<<Oh...Scusa >> sorrido colpevole.

Faccio più in fretta che posso, mi vesto in modo casual, indosso un jeans mom high waist con le sneakers e una maglietta semplicissima, voglio stare comoda.

<< Casual sexy >> nota il moro << Lo vuoi proprio uccidere >>.

<< Non so di cosa tu stia parlando >> fingo.

Da quando domenica sera Charles ed io ci siamo baciati di nuovo le cose sono state un po' strane, lui ovviamente era impegnato con l'Alfa ed io ho fatto la turista con Javi, abbiamo avuto poche occasioni per rivederci ma non sono mancati gli sguardi e i sorrisi da quattordicenni innamorati.

<< Hai preso il pass? >> chiede lo spagnolo.

<< Ecco perché sei il mio migliore amico, se non ci fossi tu perderei anche la testa >> lo ringrazio baciandogli la guancia per poi tirare fuori dalla valigia il mio pass.

Arrivati nella hall Javier fa per andare verso il ristorante ma gli afferro il braccio e lo trascino verso la nostra auto.

<< Ma io ho fame >> piagnucola allacciandosi la cintura.

<< Hai detto di voler vivere l'esperienza completa e questo comprende consumare i pasti nella hospitality con il resto della squadra >>.

<< Potrei riconsiderare la mia domanda alla NASA e farla per un team di F1 >> sospira.

<< Non dire sciocchezze, la NASA è il tuo sogno da quando portavi il pannolino >>.

<< Vero ma mi piace anche andare in giro per il mondo su aerei di lusso e fare colazione con gente famosa >> si lamenta.

<< Prometto di farti avere un pass ogni volta che vorrai quando sarò un membro effettivo della Scuderia Ferrari >>.

<< Sarà meglio per te >> mi fa una linguaccia.

Il nostro autista si ferma proprio nel parcheggio del circuito di Melbourne, ci sono diverse auto di lusso, un paio di moto e scorgo la Ferrari di Seb nel suo parcheggio dedicato. Guido il mio amico che si guarda intorno come un bambino farebbe in un negozio di giocattoli e mi fermo per farlo passare per primo davanti ai tornelli, come sempre ci sono quei secondi di panico in cui non trovo il mio pass ma tutto si risolve quando ricordo di averlo infilato nella tasca interna della mia borsetta. È una bellissima giornata qui in Australia, il sole riscalda al punto giusto illuminando il paddock come se fossimo in piena estate. Ci sono moltissime persone, molti fotografi immortalano l'ingresso delle squadre e dei piloti ai tornelli, poi ci sono gli ospiti che fingono di essere pienamente a loro agio mentre di nascosto fanno foto anche ai sassi e infine ci sono quei poveri giornalisti costretti a rincorrere i piloti per ottenere un'intervista anche breve. Uno dei piloti sfuggevoli è proprio Daniel che noto impegnato in una conversazione con Sky Italia, Laura è accanto a lui a monitorare l'intervista e mi lancia un sorriso di saluto vedendomi passare a braccetto con Javi dietro Mara, la donna che conduce l'intervista. La stessa cortesia non mi viene riservata da Dan che interrompe la sua risposta per urlare un: " Ellie puzza! " in diretta mondiale, da persona adulta e matura avrei dovuto lasciar correre ma non sono riuscita a trattenere il mio:" Daniel è stupido".

Quanto ti ho aspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora