Capitolo16-Che disastro

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Vado un attimo al bagno mentre attendiamo il conto ma, al mio ritorno, trovo Charles ad aspettarmi all'ingresso con il mio chiodo di pelle tra le mani.

<< E il conto? >> chiedo conoscendo già la risposta.

<< Ci ho pensato io >> dice ovvio.

<< Charles! >> lo rimprovero << Dovevamo dividere >>

<< Non se ne parla, le donne con me non pagano mai >>.

<< Con me invece gli amici dividono sempre il conto >> dico piccata.

<< Ormai è andata >> mi liquida e si avvia verso destra.

<< Dove sono? >> chiedo.

<< Laggiù, sono quei due che camminano imbarazzati in silenzio >> ridacchia.

Seguo il suo dito e vedo i nostri amici che passeggiano lentamente guardandosi intorno, sono così carini, Andrea sembra in difficoltà, è palese che voglia più contatto fisico ma Anna invia segnali confusi, lo sfiora con la spalla ma non lo guarda in faccia. Che casi persi.

<< Dai Andre avvicinati e mettile un braccio sulle spalle >> sussurra Charles come se il suo preparatore atletico potesse sentirlo.

<< Sarebbe più carino e meno invasivo se le prendesse la mano >> dico non distogliendo gli occhi dalla coppietta.

<< E così ti piacciono le passeggiate mano nella mano >> mi guarda il monegasco con un sorriso furbo sulle labbra.

<< Oh guarda una gelateria! >> cambio discorso.

<< Ma così li perderemo di vista >>

<< Stanno entrando nella gelateria più in là >> gli faccio notare e poi lo prendo per un braccio per trascinarlo all'interno del locale.

Lo batto sul tempo e pago due coni da portare via, nel mio ci metto cookies e nutella, rinuncio al pistacchio, all'estero è difficile che sappiano farlo; Charles opta per vaniglia e cioccolato. Ringraziamo e torniamo al nostro appostamento, dobbiamo aspettare qualche istante prima di rivedere la coppietta uscire dalla loro gelateria e lentamente ci incamminiamo dietro di loro.

<< Guarda che non dimentico >> dice il pilota.

<< Cosa? >> chiedo confusa.

<< Voglio sapere della tua prima sbronza e del tuo ragazzo >>.

<< Maledizione! Non ti sfugge niente eh >> mi lamento.

<< Non le cose importanti >> ridacchia << Dai parlami della sbronza >>.

<< E' imbarazzante >> prendo tempo e mangio un boccone del mio gelato.

<< Segreto imbarazzante per segreto imbarazzante >> propone.

Lo studio guardinga ma decido di accettare, non posso perdermi i segreti imbarazzanti di Charles Leclerc, un giorno potrebbero tornarmi utili.

<< E' successo l'estate del diploma >> dico e sospiro << Era ferragosto e avevamo deciso di passare la notte in spiaggia con il nostro gruppo di amici, ovviamente c'era anche il ragazzo per cui avevo una cotta da anni >>.

<< Ha tutti gli elementi per essere una cosa imbarazzante >> dice soddisfatto.

<< Ti odio >>

<< Dai continua >> mi incita con una lieve spinta con la sua spalla contro la mia.

<< Erano gli ultimi giorni di relax, a breve avrei cominciato la corsa alla laurea anticipata, sarei andata a Stoccolma a farmi in quattro per entrare nel programma giovani talenti della Ferrari, avevo solo diciotto anni e volevo fare le cazzate che si fanno a quell'età almeno per una volta >> gli lancio uno sguardo veloce e mi accorgo che mi sta guardando impaziente << Non so quanta roba io abbia bevuto, so però che anche solo sentire l'odore di vodka alla fragola mi fa rivoltare lo stomaco adesso>> e riesco a strappargli una risata che contagia anche me.

Quanto ti ho aspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora